Vangelo del giorno – 27 ottobre 2017 – Robert Cheaib

 A una lettura superficiale di questo vangelo, potrebbe sembrare che Gesù faccia un dispetto a chi gli chiede un segno. Ma c’è un versetto che mette nella giusta luce la presa di posizione di Gesù: «Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione».

Gesù non rifiuta il segno ma lo ha già dato. Il segno è la sua stessa persona, il suo insegnamento, l’esempio dei suoi gesti. Il Padre in Gesù ci ha detto e dato tutto, e san Giovanni della Croce avverte che chi chiede segni e parole ulteriori offende Dio. Ascoltiamo Gesù, lui è la chiave del Mistero di Dio. Lui è la chiave del criptogramma umano.

Robert Cheaib (Fonte)

Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 12, 54-59
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù diceva alle folle:
«Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?
Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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