Vangelo del Giorno – 23 marzo 2018 – don Luigi Maria Epicoco

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L’aria รจ divenuta tesissima nel vangelo. Si intuisce che siamo ormai alle soglie della settimana santa. Anche oggi il vangelo racconta di come ormai gli animi sono esasperati e i Giudei si convincono sempre di piรน che Gesรน vada eliminato. Qui il problema non รจ piรน avere o non avere ragione.

Qui il problema รจ che Gesรน ha messo completamente in discussione lo schema che essi hanno nel credere, e si sa che a volte diventa piรน importante lo schema della fede stessa, perchรฉ lo schema ci rassicura, lo schema ci dร  una certezza umana. Mettere in discussione uno schema significa un po’ mettere in discussione una certezza, e preferiamo uccidere la Veritร  pur di non toccare lo schema umano che ci siamo creati.

I Giudei contemporanei a Gesรน non sono nรฉ meglio nรฉ peggio di noi. Anche noi da credenti, e da discepoli di Cristo, corriamo il medesimo rischio dei Giudei. Anche per noi puรฒ capitare di considerare piรน importante lo schema che la Veritร  stessa. E si sa che la Veritร  รจ un fatto, mentre lo schema a volte รจ solo una costruzione dentro la nostra testa. Cosรฌ arriviamo a negare i fatti pur di salvare “quello di cui siamo convinti”.

รˆ in un clima cosรฌ che si prepara l’idea finale di uccidere Gesรน, e noi magari ci troviamo alle stesse condizioni e alle stesse decisioni: farLo fuori perchรฉ mette in discussione i nostri schemi. “Se non credete a me, credete almeno alle opere che io compio”. รˆ cosรฌ che Gesรน cerca di riportare tutti a una ragionevolezza di fondo, e sembra paradossale che debba essere proprio Gesรน a dover difendere la ragionevolezza delle cose.

Ma a pensarci bene non รจ strano perchรฉ un’autentica fede non รจ la contraddizione della ragione, ma il suo uso piรน alto e piรน vertiginoso. Una ragione funziona davvero perรฒ solo a patto che parta dai fatti, diversamente si fa sempre una brutta fine. “Tornare ai fatti”, sembra questo l’invito di Gesรน, perchรฉ sa bene che “contro i fatti non valgono gli argomenti”. Ma sappiamo bene che l’unico fatto che fu preso sul serio era quello della sua morte.

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Il Vangelo del giorno
Gv 10, 31-42
Dal Vangelo secondoย Giovanni

In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesรน. Gesรน disse loro: ยซVi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?ยป. Gli risposero i Giudei: ยซNon ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perchรฉ tu, che sei uomo, ti fai Dioยป.
Disse loro Gesรน: ยซNon รจ forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dรจi”? Ora, se essa ha chiamato dรจi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non puรฒ essere annullata โ€“, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perchรฉ ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perchรฉ sappiate e conosciate che il Padre รจ in me, e io nel Padreยป. Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggรฌ dalle loro mani.
Ritornรฒ quindi nuovamente al di lร  del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: ยซGiovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era veroยป. E in quel luogo molti credettero in lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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