“Se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete affatto nel regno dei cieli “.
C’รจ un di piรน che come cristiani dobbiamo portare. Non possiamo limitarci a stare solo alle regole. Il di piรน nostro non puรฒ fermarsi al formalismo, รจ una questione di cuore. Metterci cuore e vivere le scelte come conseguenze del cuore e non solo per statuto etico.
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La morale che Gesรน ci insegna non รจ quella di salvare la faccia, ma di fare pulizia appunto nel cuore. Per questo dice che dobbiamo superare la giustizia dei farisei. Il nostro problema รจ che quasi mai pensiamo a quello che ci portiamo nel cuore, dando invece piรน importanza al giudizio della gente.
Dio guarda le nostre intenzioni innanzitutto. A questo serve anche una vita spirituale, a tornare a guardare in un posto dove per tanto tempo (forse troppo) siamo rimasti assenti: il cuore. Ma il vangelo di oggi si conclude come una veritร grande: “Se dunque tu presenti la tua offerta allโaltare e lรฌ ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lรฌ il tuo dono davanti allโaltare, vaโ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono”.
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Dio apre l’audio nei nostri confronti quando siamo disposti a perdonare e a cercare la comunione con chi ci sta intorno. L’unica cosa che ci rende credibili davanti a Dio รจ la ricerca sincera della comunione con chi ci sta intorno. Ecco perchรฉ i nostri fratelli solo la nostra piรน grande occasione di vita spirituale. Perchรฉ la nostra preghiera se non si forgia nella fatica delle relazioni allora รจ solo fumo senza arrosto.
Quando invece passa attraverso la fatica di scegliere di amare, di voler bene anche quando chi hai di fronte non lo merita o non te ne dร nessuno contraccambio, allora la nostra preghiera buca i cieli.
โFa’ presto amichevole accordo con il tuo avversario mentre sei ancora per via con lui, affinchรฉ il tuo avversario non ti consegni in mano al giudice e il giudice in mano alle guardie, e tu non venga messo in prigioneโ.
don Luigi Epicoco su Facebook
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 5, 20-26
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซSe la vostra giustizia non supererร quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrร ucciso dovrร essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrร essere sottoposto al sinรจdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarร destinato al fuoco della Geรจnna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lรฌ ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lรฌ il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perchรฉ l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In veritร io ti dico: non uscirai di lร finchรฉ non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!ยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
