La parabola di oggi, con i lavoratori presi a lavorare in orari piรน disparati, ci interroga su una cosa che non รจ di poco conto: fino a che punto possiamo sperare di dare una svolta all nostra vita? al nostro matrimonio? al nostro lavoro? alle nostre relazioni? Non รจ forse vero che a volte certe cose ormai sono senza ritorno, senza possibilitร di cambiamento? Questo รจ quello che pensiamo noi: ‘siamo irrimediabilmente in ritardo per poter fare qualunque cosa di decisivo’.
Ma Gesรน nel Vangelo di oggi ci dice che “ogni momento รจ quello giusto” (rubando la battuta a una nota pubblicitร ). Non รจ mai troppo tardi! Non siamo mai irreversibilmente nella condizione di poter svoltare la qualitร della nostra vita. Davanti a Dio non รจ mai la quantitร che conta ma la qualitร . A volte bastano 10 minuti di vita vissuti bene a salvare un’intera vita dissipata e carica di errori. Agli occhi nostri, come a quella dei servi della parabola, ciรฒ puรฒ sembrare poco giusto.
Agli occhi di Dio non c’รจ torto ma passione per ciascuno di noi e per le nostre storie. E per amore di questo non ha paura di esporsi alle critiche sindacali dei servi, ben sapendo che non toglie a qualcun’altro per far preferenze, ma al contrario toglie a se stesso per non lasciare nessuno senza il necessario. Nella logica del mondo Dio sarebbe stato un imprenditore fallimentare, ma a quanto pare nonostante le nostre previsioni la sua impresa รจ riuscita contro ogni prognostico. Forse perchรจ la nostra giustizia parte da presupposti diversi dei suoi.
E forse perchรจ l’economia di Dio ruota attorno le persone e non al mero profitto personale. Il profitto di Dio รจ vederci felici.
don Luigi Epicoco su Facebook
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 20, 1-16
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli questa parabola:
ยซIl regno dei cieli รจ simile a un padrone di casa che uscรฌ all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordรฒ con loro per un denaro al giorno e li mandรฒ nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che รจ giusto ve lo darรฒ”. Ed essi andarono. Uscรฌ di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lรฌ e disse loro: “Perchรฉ ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perchรฉ nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di piรน. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, perรฒ, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perchรฉ io sono buono?”.
Cosรฌ gli ultimi saranno primi e i primi, ultimiยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
