Vangelo del giorno – 22 maggio 2017 – don Antonello Iapicca

- Pubblicitร  -

LO SPIRITO DI VERITA’ CI TESTIMONIA L’AMORE DI CRISTO PER NOI RENDENDOCENE TESTIMONI

Esiste una certa forma di intendere e vivere la religione tipica di chi non ha mai conosciuto Dio e il suo Figlio Gesรน Cristo, e “lo vuole uccidere, credendo cosรฌ di rendere culto a Dio”.ย San Paolo scrive: “chi non ha lo Spirito di Cristo non gli appartiene”. Non conta essere circonciso e appartenere al Popolo eletto, come non basta essere battezzato. Appartenere a qualcuno implica la sua conoscenza, che, secondo la Scrittura, significa una rapporto esistenziale profondo, quale รจ lโ€™amore sponsale: una conoscenza che coinvolge l’intero essere. Lo Spirito Santo Consolatore inviato da Cristo dischiude la soglia di questa conoscenza e rivela cosรฌ la Veritร : uno Spirito, una Veritร . Conoscere la Veritร  significa essere ricolmi del Consolatore e permanere nell’intimitร  divina. Si tratta di un’esperienza esistenziale, una conoscenza da cui sgorgano, “naturalmente”, una visione delle cose, un discernimento e un agire conseguenti. Chiย non ha lo Spirito di Cristo, ovvero non ha la sua vita dentro, non vive da figlio di Dio. Non assomiglia a suo Padre perchรฉ “non lo conosce”. Anche se profondamente religioso, anche se teologo o impegnato come nessun altro nel sociale. Anche se anima le messe parrocchiali e fa catechismo ai bambini. Anche se รจ onesto e paga le tasse, e rispetta il codice della strada. Anche se รจ fedele a sua moglie e dialoga con i suoi figli. Conoscere il Padre e il Figlio implica aver ricevuto dall’alto lo Spirito Consolatore e vivere nella Veritร , la piรน assurda, quella sulla quale tutti inciampano e si scandalizzano: la Veritร  che risplende sulla Croce dove Gesรน ha rivelato suo Padre. Chi “ha conosciuto” il Figlioย “รจ stato con Lui sin dal principio” della propria vita nuova che ha avuto inizio sulla Croce ne riconosce le sembianze d’amore nei fatti della storia.ย La Croce, infatti, disegna la vita di Cristo, e chi gli appartiene vive con Lui crocifisso, come un morto in questo mondo perchรฉ la sua vita รจ nascosta con il Signore in Dio. Chi รจ di Cristoย “conosce”ย intimamente la Veritร  della Croce, il segreto di un’intimitร  che ogni istante vince la morte, che fa vivere ogni situazione, anche le piรน terribili, dolorose e fallimentari, come un passo verso il Cielo. Chi appartiene a Cristo ripete nel suo intimo in piena confidenza il grido dello Spirito Santo sgorgato all’apice dell’angoscia del Getsemani: “Abbร , Papร ”.ย Lo Spirito ha condotto la sua natura umana a compiere la volontร  del Padre, custodendo in essa la Veritร  che prevedeva la Croce.ย 

Si tratta di una conoscenza reale, esistenziale, che si realizza sull’aspro terreno del Giardino degli Ulivi, il crinale decisivo, la soglia fondamentale che Gesรน ha attraversato con la sua carne, introducendola nell’obbedienza alla volontร  di Dio, diversa e in antitesi a quella umana, pienezza dell’intimitร  di amore con suo Padre:ย “Questo entrare nella volontร  di Dio non รจ unโ€™opposizione a sรฉ, non รจ una schiavitรน che violenta la mia volontร , ma รจ entrare nella veritร  e nell’amore, nel bene. E Gesรน “tira” la nostra volontร , che si oppone alla volontร  di Dio, che cerca l’autonomia…ย Gesรน “tira” in alto la nostra volontร , tutta la nostra avversione contro la volontร  di Dio e la nostra avversione contro la morte e il peccato, e la unisce con la volontร  del Padre: โ€œNon la mia volontร  ma la tuaโ€. In questa trasformazione del โ€œnoโ€ in โ€œsรฌโ€, in questo inserimento della volontร  creaturale nella volontร  del Padre, Egli trasforma l’umanitร  e ci redime. E ci invita a entrare in questo suo movimento: uscire dal nostro โ€œnoโ€ ed entrare nel โ€œsรฌโ€ del Figlio. La mia volontร  c’รจ, ma decisiva รจ la volontร  del Padre, perchรฉ questa รจ la veritร  e l’amore” (Benedetto XVI).ย Coraggio fratelli, possiamo oggi entrare finalmente nella Veritร , e abbandonare ogni ipocrisia nel matrimonio come in qualunque altro frangente della nostra vita. Nella Chiesa, infatti, possiamo entrare in questo “movimento” del Signore e passare dal nostro “no” al “sรฌ” libero del Figlio alla volontร  del Padre. Perchรฉ la Veritร  si incarna sempre nella libertร  di chi ha “conosciuto” l’amore di Dio, e lo sa riconoscere nella persecuzione di chi, arroccato sugli schemi religiosamente corretti, si “scandalizza” di fronte alla Croce. Anche a noi accadrร  come a Gesรน: ci insulteranno, rifiuteranno, emargineranno perchรฉ non potranno accettare che l’amore accetti l’ingiustizia,ย paghi e senza giudicare, si lasci rubare lo stipendio, perdoni le ingiurie e non si difenda dalle calunnie. Anche oggi incontreremo qualcuno che, anche in parrocchia, darร  voce alla tentazione del demonio cheย cercherร  di dissuaderci dal nostroย modo vivere mettendo Dio al di sopra di tutto, del lavoro, della scuola, degli stessi affetti; non vi “scandalizzate”, per la religiositร  mondana i “cristiani” sono eretici come Gesรน! Ci “scacceranno dalle sinagoghe”, insinuandoci il dubbio che con la nostra vita non stiamo “dando culto a Dio”. E’ molto sottile questa tentazione, con cui il demonio cerca di rubarci la primogenitura.ย Coraggio, perchรฉ il Signore ce lo annuncia e profetizza “prima che avvenga” perchรฉ ci abbandoniamo a Lui, aprendo il nostro cuore allo Spirito Santo che, proprio sulla Croce, “renderร  testimonianza” dell’amore di Dio a tutti.

don Antonello Iapicca

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 15, 26 – 16,4
Dal Vangelo secondo Giovanni

- Pubblicitร  -

In quel tempo, disse Gesรน ai suoi discepoli:
ยซQuando verrร  il Parร clito, che io vi manderรฒ dal Padre, lo Spirito della veritร  che procede dal Padre, egli darร  testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perchรฉ siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perchรฉ non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderร  crederร  di rendere culto a Dio. E faranno ciรฒ, perchรฉ non hanno conosciuto nรฉ il Padre nรฉ me. Ma vi ho detto queste cose affinchรฉ, quando verrร  la loro ora, ve ne ricordiate, perchรฉ io ve l’ho dettoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Altri Articoli
Related

Liturgia della Parola in LIS di giovedรฌ 25 dicembre 2025

Le letture della Notte di Natale in LIS (Lingua...

Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2025 โ€“ Sussidio Avvento CEI – Messa della Notte

ยซUn bambino รจ nato per noiยป (Is 9,1-6) Tutta la...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

padre Ezio Lorenzo Bono – Commento al Vangelo di lunedรฌ 22 dicembre 2025

UN CANTO NEL GREMBO I. Cosa succede quando una donna...