“FUORI DI SE'” PER ESSERE AMORE “DENTRO” LA CARNE E LA VITA DI TUTTI NOIย
Gesรน eraย “fuori di sรฉ”. Si, non viveva in se stesso, per se stesso, la sua era una vita totalmente consegnata.ย L’amore che lo rendeva pane gli impediva di prender pane. Gesรน si nutriva di un cibo che nรฉ i suoi parenti piรน stretti, nรฉ ciascuno di noi conosce: il cibo della volontร di Dio che consiste, secondo le stesse parole di Gesรน, nel suo desiderio che nessun uomo vada perduto, che tutti possano essere salvati.ย La carne รจ incapace di comprendere le ragioni del cuore e dello Spirito, anzi, vi muove guerra. Per questo “i suoi” secondo la carne, quelli che avevano visto Gesรน bambino, e poi adolescente, e poi giovane nella bottega del padre, non potevano accettare la follia di un amore che lo sospingeva ben oltre i limiti della carne, al punto da dare la sua da mangiare nei luoghi che tutti evitavano, per le persone che tutti ritenevano ormai spacciate.ย
Gesรน era la gratuitร totale, qualcosa di sconosciuto, mai visto prima in un uomo. Al punto che penseranno di Gesรน cose malvagie, addirittura che fosse il principe stesso dei demoni. L’amore,ย quell’amoreย smisurato, abbaglia, ubriaca, scandalizza. I cuori induriti e con le soluzioni e le interpretazioni preconfezionate ne restano tramortiti. L’amore di Dio, non essendo di questo mondo, รจ un segno di contraddizione per svelare i pensieri del cuore; per questo cosรฌ spesso viene preso per il suo esatto contrario. Non รจ possibile che sia reale un amore cosรฌ, il nostro cuore non lo ha conosciuto. Ci deve essere qualcosa sotto, non si puรฒ vivere e amare cosรฌ. Ma รจ normale, come potrebbe essere diversamente? Per amare occorre uscire “fuori” da se stessi, essere passati oltre il mare che ci inchioda in Egitto schiavi del faraone.
Ama solo chi vive ogni evento nella Pasqua di Cristo! Come ci si puรฒ aprire alla vita che Dio ha pensato di trascrivere eternamente nel Cielo attraverso la nostra carne se questa รจ rinchiusa nella paura perchรฉ l’unica esperienza che ha รจ la morte? Sรฌ la morte che si nasconde quando uno prova ad uscire da se stesso: l’altro ti sbrana, la societร non ti aiuta anzi. Come fai a perdere la tua vita se essa รจ solo un pugno di giorni amari da difendere con i denti? Cercherai di renderla meno dolorosa, รจ normale, finendo con il prostrarti al lavoro, al denaro, alle vacanze, alla macchina e alla casa, all’ultimo smartphone e alla messimpiega. Per questo quando appare l’amore di Cristo fatto carne in persone identiche a noi pensiamo che sia follia, esaltazione o fondamentalismo.ย
Non siamo preparati, la carne da sola non sa dilatarsi e accogliere la gratuitร . E’ ferita e avvelenata dal peccato e dall’inganno del demonio, vede il male ovunque, pensa sempre male, non รจ semplice e limpida. Il demonio che la soggioga distorce tutto e scambia il bene in male, la libertร per schiavitรน, l’amore per follia.ย Ma il Vangelo di oggi รจ una luce per tutti quelli che, come i parenti di Gesรน, non sanno cosa fare dinanzi all’amore infinito di Cristo e decidono di “prenderlo”, rinchiuderlo in un ghetto come accade da sempre alla Chiesa, per renderlo innocuo e non contraddica le coscienze. E spesso accade che i nemici dei cristiani siano proprio quelli della propria casa, i familiari piรน stretti. Quante madri si adirano con le figlie incinta del quinto o del sesto figlio!
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Quanti preti si scandalizzano dell’amore alla Parola di alcuni fedeli a loro affidati, ritenendo che sia un’esagerazione, un alimento troppo forte e non adatto a tutti, finendo con il “prenderli” perchรฉ rinuncino alla sovrabbondanza della vita di Cristo. Ma nel breve brano di oggi appare evidente che chi รจ davveroย fuoriย e lontano dalla veritร sono “i suoi” secondo la carne.ย Mentre Gesรน รจ ben dentro la volontร del Padre, il Cielo che plana sulla terra, l’amore che sazia il vuoto e la solitudine. E’ questa la vita vera, alla quale siamo tutti chiamati. Coraggio allora, non importa se sino ad oggi siamo stati anche noi tra i parenti di Gesรน, se nelle nostre parrocchie e comunitร , nei nostri gruppi, nel volontariato e nella Caritas, tra le mamme catechiste e al coro abbiamo conosciuto il Signore superficialmente, impermeabili alla chiamata a conversione del suo amore. Non importa neanche se in Chiesa รจ un secolo che non mettiamo piede, se anzi l’abbiamo contestata e combattuta come San Paolo. Non importa se oggi siamo ancora schiavi del peccato.
Oggi possiamo accogliere semplicemente e umilmente il folle amore di Dio perย uscire dalla morte e dall’egoismo con Cristoย per dilatare il cuore, e le ore, e ogni passo e imparare a perdere la vita. Uscire da se stessi per offrirla in dono รจ l’unica via per ritrovarla vera ed eterna.ย Farsi cibo per saziarci, il paradosso divino, il segreto dell’amore di Dio, incarnato in Gesรน e nei suoi santi. Come San Francesco Saverio ad esempio, che in una lettera scritta a Sant’Ignazio di Loyola dalla terra di missione scriveva la sua esperienza, identica a quella di Gesรน: “Quando sbarcai in questi luoghi, battezzai tutti i fanciulli che ancora non erano stati battezzati, e quindi un gran numero di ragazzi, che non sapevano neppure distinguere la destra dalla sinistraโฆ Mi assediava una folla di giovani,ย tanto che non riuscivo piรน a trovare il tempo per dire lโUfficio, nรฉ per mangiare, nรฉ per dormire; chiedevano insistentemente che insegnassi loro nuove preghiere. Cominciai a capire che a loro appartiene il regno dei cieli”. Che Dio ci conceda l’umiltร per accogliere l’amore, e che esso trasformi la nostra vita in un’unica, gioiosa, oblazione.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mc 3, 20-21
Dal Vangelo secondoย Marco
In quel tempo, Gesรน entrรฒ in una casa e di nuovo si radunรฒ una folla, tanto che non potevano neppure mangiare.
Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: ยซร fuori di sรฉยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
