Vangelo del Giorno – 2 gennaio 2018 – don Luigi Maria Epicoco

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รˆ sempre molto forte la predicazione di Giovanni Battista. Ma la sua forza non รจ tanto nellโ€™argomentazioni, nelle parole, nelle dissertazioni teologiche. La forza del Battista รจ nella capacitร  sempre puntuale di ricollocarsi nella realtร  al posto giusto. Sembra una banalitร  ma di fatto รจ forse il problema piรน grosso che noi abbiamo nella vita. Non di rado, ad esempio, amare qualcuno per noi significa metterci a salvarlo.

Ma noi non siamo Cristo! Oppure ricoprire una posizione di responsabilitร  per noi significa pensare che senza di noi tutto crollerร . Ma noi non siamo Cristo! Vivere รจ imparare a smettere di fare Dio e a riprenderci tutta lโ€™adrenalina e la sfida di tornare ad essere semplicemente, totalmente e fondamentalmente umani, esattamente come Giovanni Battista. E cosa significa ciรฒ? Capire che noi siamo solo โ€œpreparatoriโ€ a ciรฒ che compie, ma non siamo il compimento.

Esattamente come un buon trailer di un film: non ti toglie il bello di vederlo, non ti racconta come va a finire, ma ti fa venir voglia di andare a vederlo. Essere umani, e ricollocarci come tali di fronte agli altri e alla realtร , significa diventare una provocazione per gli altri a vivere e non a sostituirsi alla loro vita, alle loro scelte, alla loro esperienza, alla loro vocazione. ยซIo sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaiaยป. Questo siamo noi, una voce che fa tornare la voglia di vivere agli altri, di cercare un motivo, di vivere per questo motivo. Una voce che sa farsi spazio e chiede spazio.

Una voce che indica, non una voce che ferma il cammino. Tutti siamo Giovanni Battista, cioรจ non siamo Cristo ma siamo coloro che dovrebbero piรน ricordarlo. Essere cristiani significa saper suscitare una nostalgia di Dio nel cuore dellโ€™uomo, ma mai fingere di essere noi stessi Dio. ยซIo battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, uno che viene dopo di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio del sandaloยป.

don Luigi Epicoco su Facebook

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 1, 19-28
Dal Vangelo secondoย Giovanni

Questa รจ la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levรฌti a interrogarlo: ยซTu, chi sei?ยป. Egli confessรฒ e non negรฒ. Confessรฒ: ยซIo non sono il Cristoยป. Allora gli chiesero: ยซChi sei, dunque? Sei tu Elรฌa?ยป. ยซNon lo sonoยป, disse. ยซSei tu il profeta?ยป. ยซNoยป, rispose. Gli dissero allora: ยซChi sei? Perchรฉ possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?ยป. Rispose: ยซIo sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaรฌaยป.
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: ยซPerchรฉ dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, nรฉ Elรฌa, nรฉ il profeta?ยป. Giovanni rispose loro: ยซIo battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandaloยป.
Questo avvenne in Betร nia, al di lร  del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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