Vangelo del Giorno – 19 marzo 2018 – don Luigi Maria Epicoco

- Pubblicitร  -

Oggi la liturgia ci fa festeggiare una delle figure piรน defilate ma piรน significative e importanti del Vangelo: Giuseppe. Di lui ci sarebbe tantissimo da dire e da scrivere e questo paradossalmente sarebbe in contrasto con il protagonismo che ha avuto nel Vangelo, dove non รจ riportata nemmeno una sua parola.

Infatti proprio nel Vangelo di oggi salta subito all’orecchio il silenzio dei due protagonisti. Giuseppe e Maria non parlano. Agiscono, scelgono, seguono, rischiano, dubitano, soffrono ma il racconto registra un lungo silenzio. E’ il silenzio di chi รจ davvero umile.

Gli umili non si perdono dietro le parole, dietro quegli interminabili racconti dei “perchรจ”, ma prendono la realtร  sulle loro spalle senza troppo storie, con una mansuetudine coraggiosa non umiliante. Eppure Dio guarda nei loro cuori, scorge, ad esempio, in quello di Giuseppe una profonda paura. E’ la paura che forse le cose non stanno come ha capito, che forse i suoi sogni sono finiti, che forse non sarร  mai veramente felice cosรฌ come aveva immaginato. Cosรฌ Dio manda angeli nei suoi sogni.

Manda risposte che giungono dritte a quel cuore impaurito, senza togliergli perรฒ la “facoltร  di scelta”. Giuseppe davanti a quel sogno deve rischiare se crederci o meno. Non ha certezze ma suggerimenti, intuizioni. Senza il rischio della libertร  niente varrebbe la pena, sarebbe solo tutto da copione. E’ questo rischio di fidarci di ciรฒ che si mostra certo solo in regioni non verificabili del nostro cuore che ci fa essere liberi.

E’ cosรฌ per ogni cosa, quando si ama qualcuno, quando si sceglie di fare quel lavoro, o di fidarsi di quell’amico. E’ un rischio che esige la nostra scelta. “Quando si destรฒ dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sรฉ la sua sposa”.

- Pubblicitร  -

Da quel momento in poi Giuseppe diviene infinitamente responsabile di Gesรน e di Maria. Diviene il custode delle cose che di piรน prezioso Dio ha. Cosa dovrebbe essere il nostro cristianesimo se non la stessa cosa?

Cosa dovrebbe essere se non sentirci infinitamente responsabili di Gesรน e di Maria?

don Luigi Epicoco su Facebook

[better-ads type=”banner” banner=”84722″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”right” show-caption=”1″][/better-ads]

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 1, 16.18-21.24
Dal Vangelo secondoย Matteo

Giacobbe generรฒ Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale รจ nato Gesรน, chiamato Cristo.
Cosรฌ fu generato Gesรน Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovรฒ incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poichรฉ era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensรฒ di ripudiarla in segreto.
Mentre perรฒ stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: ยซGiuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che รจ generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darร  alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesรน: egli infatti salverร  il suo popolo dai suoi peccatiยป.
Quando si destรฒ dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Altri Articoli
Related

Liturgia della Parola in LIS di giovedรฌ 25 dicembre 2025

Le letture della Notte di Natale in LIS (Lingua...

Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2025 โ€“ Sussidio Avvento CEI – Messa della Notte

ยซUn bambino รจ nato per noiยป (Is 9,1-6) Tutta la...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

padre Ezio Lorenzo Bono – Commento al Vangelo di lunedรฌ 22 dicembre 2025

UN CANTO NEL GREMBO I. Cosa succede quando una donna...