CAMMINANDO CON CRISTO NELLA VOLONTA’ DEL PADRE ATTENDIAMO IL COMPIMENTO DELLA BEATA SPERANZA
Il Vangelo รจ una Buona Notizia, l’unica che salva, quella che ogni uomo, di ogni tempi e latitudine, attende nel segreto del suo cuore. La Chiesa esiste per annunciare al mondo il Vangelo. Pietro รจ chiamato a seguire il Signore sulla via della Croce, vertice di comunione che conferma nella fede la Chiesa intera. Essa รจ unita a Pietro come a Cristo, segno visibile qui sulla terra della vittoria definitiva del Signore sul peccato e sulla morte.
Pietro guida la Chiesa nella fedeltร alla sua vocazione, la conferma attraverso le generazioni, nel compimento del Mistero Pasquale. Per questo l’essenza della Chiesa รจ la testimonianza, il martirio che fa presente nel mondo la veritร e la veridicitร della salvezza. Non puรฒ esistere Chiesa senza martirio. Pietro ne รจ la garanzia, pur nella debolezza e nella assoluta precarietร . Giovanni รจ la figura complementare, immagine della comunitร che vive protesa nell’attesa del ritorno del Signore.
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Giovanni รจ il grido inesausto della Chiesa, il Maranathร che risuona in ogni eucarestia celebrata in ogni angolo della terra. Nel brano evangelico di oggi, quello che chiude e sintetizza tutto il messaggio del IV Vangelo, appare l’immagine della Chiesa, cosรฌ come l’ha pensata e voluta il Signore. Essa vive nella perenne tensione di un compimento che si manifesta giร nella storia attraverso il martirio, la fedele testimonianza della fede, ma che ancora non si รจ realizzato in pienezza. Nella domanda che Pietro rivolge a Gesรน possiamo riscontrare l’interrogativo piรน profondo che alberga nel nostro cuore.
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Perchรจ tanta sofferenza, perchรจ tante difficoltร , perchรจ questo cammino che ogni giorno s’imporpora di sangue. Anche noi guardiamo indietro, e vorremmo che anche Giovanni fosse con noi, che il grido che egli rappresenta, l’attesa di cui egli รจ segno, sia giร compiuta, che non vi sia bisogno che scorrano altri giorni nella precarietร . Il Vangelo di oggi, con un altro linguaggio, esprime quanto i discepoli chiedevano a Gesรน pochi istanti prima della sua ascensione al Cielo: “E’ questo il tempo in cui ricostruirai il Regno di Israele?”. E’ questo il tempo del compimento di ogni promessa?. E’ il desiderio indomito di poter riposare, di fermarsi in un porto sicuro, le braccia della Maddalena protese a stringere, a bloccare, a fermare Gesรน risorto.
E’ il nostro desiderio. Ma il Signore oggi ci chiama a conversione, a ricordare le sue parole, la promessa dello Spirito Santo, il Consolatore, l’Avvocato che ci accompagnerร nel difficile cammino della storia, in mezzo alle persecuzioni, ai tradimenti, fin sulla croce, il luogo preparato per noi, l’altare dove la Sapienza divina ha pensato che il Figlio possa manifestarsi ancora al mondo, perchรจ il mondo si salvi. Il Signore oggi ci invita a non fuggire dalla tensione nella quale siamo posti, il crogiuolo che purifica la fede della sua Chiesa, perchรจ ogni uomo possa accertarsi della fondatezza e della veridicitร dei fatti e delle parole che fondano la nostra speranza. La vita della Chiesa รจ tutta dentro la tensione del compimento definitivo dell’opera della salvezza.
La Chiesa รจ ad un tempo Pietro che segue Gesรน sulla via del martirio e Giovanni che prega, che supplica, che vive nell’attesa del suo ritorno. Pietro รจ la Chiesa Crocifissa, Giovanni รจ la Chiesa che non muore, che attraversa i secoli stretta alla speranza che non delude. Pietro รจ la testa che guida, Giovanni รจ il popolo che, nell’amore, vive ogni giorno la fede che spera il Cielo. Pietro sparge il sangue, Giovanni รจ la vittoria dello stesso amore che spinge Pietro dove la sua carne non vorrebbe. Tutto questo รจ la Chiesa, tutto questo รจ la nostra comunitร , tutto questo รจ la nostra vita in Cristo. Comprendiamo allora l’urgenza quotidiana dello Spirito Santo, lo Spirito che testimonia al nostro spirito che siamo figli di Dio, coeredi di Cristo; lo Spirito che sigilla in noi la fedeltร di Dio.
Lo Spirito che ci conduce nelle vie della precarietร attraverso la pazienza che ci apre gli occhi della fede e ci mostra come un meraviglioso piano d’amore di Dio quello che alla carne sembra solo confusione, paura, incompiutezza. Lo Spirito Santo che fa di Pietro e Giovanni due aspetti dell’unica Chiesa, lo stesso Spirito che, per cosรฌ dire, riunisce in noi la sequela di Pietro e la speranza di Giovanni. Lo Spirito che ci dona la pazienza di Dio, modellando in noi il cuore di Dio. Nell’Omelia alla messa di inizio pontificato il Papa Benedetto XVI esprimeva bene quanto abbiamo detto: “…Proprio cosรฌ Egli si rivela come il vero pastore: โIo sono il buon pastoreโฆ
Io offro la mia vita per le pecoreโ, dice Gesรน di se stesso (Gv 10, 14s). Non รจ il potere che redime, ma lโamore! Questo รจ il segno di Dio: Egli stesso รจ amore. Quante volte noi desidereremmo che Dio si mostrasse piรน forte. Che Egli colpisse duramente, sconfiggesse il male e creasse un mondo migliore. Tutte le ideologie del potere si giustificano cosรฌ, giustificano la distruzione di ciรฒ che si opporrebbe al progresso e alla liberazione dellโumanitร . Noi soffriamo per la pazienza di Dio. E nondimeno abbiamo tutti bisogno della sua pazienza. Il Dio, che รจ divenuto agnello, ci dice che il mondo viene salvato dal Crocifisso e non dai crocifissori.
Il mondo รจ redento dalla pazienza di Dio e distrutto dallโimpazienza degli uomini”. In Gesรน Pietro e Giovanni trovano l’unitร nella complementarietร : non esiste un pastore senza la pazienza colma di speranza di Giovanni; non esiste la pazienza senza il martirio di Pietro. E’ questo il compimento terreno della missione della Chiesa, della nostra missione: la pazienza piena di speranza del Pastore che รจ divenuto Agnello. E l’agnello รจ Gesรน Cristo vivo nella Chiesa suo corpo in ogni generazione.
Gesรน Cristo vivo in noi ogni giorno nello Spirito Santo. Accostiamoci allora alla Pentecoste con il desiderio ardente dello Spirito Santo, nella preghiera inesausta perchรฉ Dio lo doni alla sua Chiesa, lo faccia scendere, copioso, su ciascuno di noi, perchรฉ metta ordine nella nostra vita, perchรฉ ci faccia, secondo la sua volontร , agnelli come Pietro, pieni di speranza nell’attesa come Giovanni. Perchรฉ lo Spirito Santo ci faccia cristiani, di Cristo; anzi, di piรน, che lo Spirito Santo faccia di ciascuno di noi Cristo stesso in questa generazione.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Gv 21, 20-25
Dal Vangelo secondoย Giovanni
In quel tempo, Pietro si voltรฒ e vide che li seguiva quel discepolo che Gesรน amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: ยซSignore, chi รจ che ti tradisce?ยป. Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesรน: ยซSignore, che cosa sarร di lui?ยป. Gesรน gli rispose: ยซSe voglio che egli rimanga finchรฉ io venga, a te che importa? Tu seguimiยป. Si diffuse perciรฒ tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesรน perรฒ non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: ยซSe voglio che egli rimanga finchรฉ io venga, a te che importa?ยป.
Questi รจ il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza รจ vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesรน che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
