Una suora all’inferno – Lettere dal carcere a Gervasia Asioli

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ยซAbbiamo celle da tre posti con dentro anche nove, dieci detenuti, รจ disumano. Io sono per l’indulto. Ci vogliono le pene alternative, altro che carcere! Ho conosciuto brigatisti, truffatori, ladri, assassini, pedofili, rapinatori, e io assolvo tutti, buoni e cattivi. A giudicarci ci penserร  Gesรน nell’aldilร ยปย suor Gervasia Asioli.

Bologna, 27 agosto 2025 – Chi era davvero suor Gervasia Asioli, la โ€œsuora postinaโ€ di Rebibbia, la โ€œmamma dei detenutiโ€, come la chiamavano in tanti? A rispondere รจ il nuovo volume in uscita per Marietti1820 venerdรฌ 5 settembre, Una suora allโ€™inferno. Lettere dal carcere a suor Gervasia Asioli, che raccoglie unโ€™eccezionale selezione di lettere scritte da carcerati โ€“ pluriomicidi, ex terroristi, boss mafiosi, detenuti comuni โ€“ a una religiosa radicalmente diversa da ogni stereotipo.

Curato da Gabriele Moroni ed Emanuele Roncalli, conย prefazione della magistrata e deputata Simonetta Matone, il libro apreย uno squarcio inedito sulla spiritualitร  e sullโ€™umanitร  reclusa nelle celle italiane tra gli anni Settanta e i primi Duemila. Nelle lettere, spesso strazianti, a volte poetiche o intrise di sarcasmo, emerge il ritratto di una donna capace di vivere il Vangelo accanto ai piรน dimenticati: non giudicava, non chiedeva cosa avessero fatto. Si preoccupava solo di alleviarne le sofferenze.
Religiosa delle orsoline, insegnante in scuole dโ€™รฉlite, Gervasia lasciรฒ la cattedra per dedicarsi completamente a emarginati, tossicodipendenti, rom e detenuti. Ogni sabato si recava in carcere, spesso in autostop, per portare sigarette, vangeli, parole, abbracci. E riceveva centinaia di lettere: confessioni intime, racconti di disperazione, desideri di riscatto. A volte anche solo uno sfogo.

Tra i mittenti figurano nomi che hanno segnato la cronaca giudiziaria e politica italiana: Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, Vincenzo Andraous, Gilberto Cavallini, Domenico Papalia, e molti altri.ย Ma accanto alle firme note ci sono le voci anonime dei โ€œsepolti viviโ€ dei braccetti dโ€™isolamento, dei carcerati di Trani, dellโ€™Asinara, di Ariano Irpino.ย Dalle loro righe emerge unโ€™umanitร  frantumata, in cerca di redenzione.

ยซNelle lettere dei detenuti si leggono preghiere, riflessioni su Dio, sulla giustizia, sulla colpa, ma anche poesie, disegni, pensieri sulla vita fuori โ€“ spiegano i curatori Moroni e Roncalli โ€“.ย Questo carteggio รจ il ritratto di una relazione potente tra chi ha sbagliato e chi non ha mai smesso di guardarli come personeยป. Una relazione fondata sulla fiducia e sulla misericordia, come testimonia una delle lettere-testamento di suor Gervasia: ยซRingrazio tutti, chiedo perdono e perdono tutti. Viva simpatia e un poโ€™ di umorismo che ci fa toccare e accettare i limiti. Credo che siamo piรน deficienti che cattivi: Dio ci vuol beneยป.

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Tra i documenti piรน toccanti, le missive dal 41-bis, le lettere di chi ha partecipato agli scioperi della fame, i racconti dei suicidi in cella, le parole di chi ha perso tutto e trova nella religiosa lโ€™unico appiglio. Fioravanti scrive: ยซSicuramente quel ragazzo non conosceva una suora Gervasiaโ€ฆยป, dopo lโ€™impiccagione di un giovane compagno di detenzione. E ancora: ยซOgni alba che spunta รจ sempre una bella giornata. Anche nella peggiore delle carceri dellโ€™uomoยป.

La prefazione firmata daย Simonetta Matoneย โ€“ย magistrata di sorveglianza negli anni Ottantaย โ€“ย offre uno sguardo diretto sulla relazione tra lei e suor Gervasia: ยซFu lei a farmi conoscere storie estreme e drammatiche che mi hanno accompagnata per tutta la vita.ย Era una suora rivoluzionaria. Politicamente scorretta. Cristiana militanteยป.

A 15 anni dalla sua morte,ย Una suora allโ€™infernoย restituisce voce e dignitร  ai detenutiย e illumina la figura di una donna capace di vivere fino in fondo le parole evangeliche: โ€œEro carcerato e mi avete visitatoโ€.

Il libro non รจ solo un documento storico e sociale, ma una testimonianza spirituale viva e scomoda, un invito a guardare oltre le sbarre.

Gli autori

Gabriele Moroni milanese della provincia, inviato del Giorno ha seguito molti dei piรน importanti avvenimenti di cronaca dagli Anni Ottanta a oggi. Ha pubblicato numerosi libri, fra cui Ustica: la tragedia e l’imbroglio (Edizioni Memoria 2004, con Sandro Bruni), Le Bestie di Satana. Voci dallโ€™incubo (Mursia 2006), Il calcio malato. Indagini e segreti del racket delle scommesse (Mursia 2014). Ha curato l’autobiografia di Graziano Mesina Io, Mesina (Periferia 1993, con Gabriella Banda).

Emanuele Roncalliย bergamasco, รจ stato per lunghi anni caposervizio dellโ€™Eco di Bergamo, ha seguito dagli anni Novanta in poi i piรน importanti casi di cronaca nera e giudiziaria. Nel 2020 ha ricevuto il Premio Natale Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana) per lโ€™intervista a Piero Nava, supertestimone dellโ€™omicidio del magistrato Rosario Livatino. รˆ collaboratore e commentatore di programmi Rai, Mediaset e Sky. Ha pubblicato, fra gli altri,ย Tutto il mondo รจ la mia famiglia. Lettere ai cari e risposte da cuore a cuore di Giovanni XXIIIย (San Paolo 2022),ย Santi insieme. Giovanni XXIII-Giovanni Paolo IIย (Cairo 2014).

Fonte: comunicato stampa MARIETTI1820 mariettieditore.it

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