Custodire voci e volti umani

Negli ecosistemi comunicativi odierni, la tecnologia influenza le interazioni in modo mai conosciuto prima โ€“ dagli algoritmi che selezionano i contenuti nei feed di notizie fino allโ€™intelligenza artificiale che redige interi testi e conversazioni. Il genere umano ha oggi possibilitร  impensabili solo pochi anni fa. Ma sebbene questi strumenti offrano efficienza e ampia portata, non possono sostituire le capacitร  unicamente umane di empatia, etica e responsabilitร  morale. La comunicazione pubblica richiede giudizio umano, non solo schemi di dati. La sfida รจ garantire che sia lโ€™umanitร  a restare lโ€™agente guida. Il futuro della comunicazione deve assicurare che le macchine siano strumenti al servizio e al collegamento della vita umana, e non forze che erodono la voce umana.

Abbiamo grandi opportunitร . Allo stesso tempo, i rischi sono reali. Lโ€™intelligenza artificiale puรฒ generare contenuti accattivanti ma fuorvianti, manipolatori e dannosi, replicare pregiudizi e stereotipi presenti nei dati di addestramento, e amplificare la disinformazione simulando voci e volti umani. Puรฒ anche invadere la privacy e lโ€™intimitร  delle persone senza il loro consenso. Unโ€™eccessiva dipendenza dallโ€™IA indebolisce il pensiero critico e le capacitร  creative, mentre il controllo monopolistico di questi sistemi solleva preoccupazioni circa la centralizzazione del potere e le disuguaglianze.

รˆ sempre piรน urgente introdurre nei sistemi educativi lโ€™alfabetizzazione mediatica, alla quale si aggiunge anche lโ€™alfabetizzazione nel campo di IA (MAIL ovvero Media and Artificial Intelligence Literacy). Come cattolici possiamo e dobbiamo dare il nostro contributo, affinchรฉ le persone โ€“ soprattutto i giovani โ€“ acquisiscano la capacitร  di pensiero critico e crescano nella libertร  dello spirito.

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