Buongiorno ragazzi e buona domenica. Oggi il Vangelo ci presenta la storia di un uomo cieco dalla nascita che ha riacquistato la vista grazie allโintervento di Gesรน. Se ci fermiamo al semplice racconto, potremmo concludere con queste poche battute la nostra spiegazione del Vangelo. Ma ormai tutti sappiamo che non possiamo fermarci a questo evento che chiamiamo โmiracoloโ perchรฉ Gesรน, con questo SEGNO, vuole aprire il nostro cuore alla VERITAโ che vuole offrirci.
Ed รจ per questo che ci mettiamo insieme alla scoperta di questa VERITร che per noi รจ come un vero tesoro.
Il Vangelo di oggi inizia con questa solenne dichiarazione di Gesรน: โFinchรฉ io sono nel mondo, sono la luce del mondoโ. Certo, Gesรน รจ la luce vera che illumina ogni uomo, lo abbiamo ascoltato piรน volte nel tempo di Natale ma anche durante lโanno liturgico. Gesรน รจ la luce che รจ venuto a illuminare ogni uomo, รจ venuto a vincere il buio delle tenebre del male. Ecco perchรฉ il protagonista รจ un cieco. Il cieco non vede nulla, vive al buio. Ed รจ triste vivere al buio. Avete mai conosciuto qualcuno che vive cosรฌ?
Gesรน รจ la luce che viene a donare luce a chi vive nel buio. Per fare questo, il racconto di oggi ci mostra una specie di โcamminoโ o meglio di โscopertaโ che lโuomo cieco compie nella conoscenza di Gesรน! Conoscere Gesรน significa aprirsi alla luce. La scoperta della fede, il fidarci del Signore, รจ un cammino che dobbiamo compiere tutti. La fede cresce con noi, โcamminaโ con noi. Non รจ qualcosa che, una volta accolta, la possiamo mettere dentro un cassetto. Se facciamo questo, la fede muore! Perchรฉ la fede รจ come la vita e, come ogni vita, ha bisogno di nutrimento e di cura per rimanere tale. Il Vangelo di oggi ci insegna come.
Il fatto avviene a Gerusalemme, che non รจ una grande cittร soprattutto al tempo di Gesรน. E in una piccola cittadina, quando succede qualcosa, tutti gli abitanti sono coinvolti. La guarigione del cieco diventa cosรฌ come un sasso gettato in uno stagno che crea dei cerchi concentrici sullโacqua, sempre piรน grandi.
Accade sempre cosรฌ davanti a un fatto straordinario! Tutti vogliono capire, vogliono sapere, tutti vogliono dire il loro parere, si interrogano i testimoni, si danno delle risposte, ecc. Vi siete resi conto che รจ proprio quello che avviene in questo racconto del Vangelo di Giovanni?
In effetti piรน che sapere come sono andate le cose, quello che ci riferisce lโevangelista somiglia di piรน a un processo nei confronti di Gesรน, un vero e proprio interrogatorio al cieco perchรฉ si dubita della guarigione ottenuta, perchรฉ si vuole contestare la guarigione di Gesรน compiuta in giorno di sabato. Giorno, come tutti sappiamo, consacrato al riposo.
Ecco allora le tante domande che la folla rivolge al cieco per capire davvero come sono andati i fatti. Il cieco guarito risponde: โL’uomo che si chiama Gesรน ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: Va’ a Sรฌloe e lร vati! Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vistaโ. Il cieco sanato, di Gesรน, conosce solo il nome, non sa da dove viene, lo considera un guaritore, un uomo dai poteri straordinari.
Ciรฒ che dice il cieco non รจ sufficiente a spiegare lโaccaduto e per questo lo conducono davanti alle autoritร religiose, a quegli uomini che conoscono bene la legge di Dio, la TORAH, affinchรฉ possa spiegare loro come รจ avvenuta la guarigione.
Il problema che si pone davanti a questi esperti della legge di Dio รจ grande perchรฉ Gesรน, come abbiamo detto, compiendo questo segno in giorno di sabato, trasgredisce la legge. Il giorno del riposo doveva essere rigorosamente osservato: non bisognava fare alcun lavoro! E fare un poโ di fango con la saliva veniva considerato, da questi dottori della legge, un lavoro proibito.
Noi capiamo bene che questo modo di pensare รจ sbagliato. Infatti il Padre, Dio, non puรฒ che essere contento della luce, della vista che Gesรน dona al cieco, anche se in giorno di sabato. Abbiamo ascoltato piรน volte lโinsegnamento del maestro: โIl sabato รจ stato fatto per lโuomo e non lโuomo per il sabato! (Mc 2,27)โ. Come dire che al primo posto della legge di Dio cโรจ lโuomo, il suo benessere, poi viene la regola.
Ma le autoritร religiose sono chiuse, sono cieche, non vedono e decidono che questo uomo, Gesรน, non รจ amico di Dio perchรฉ, pur compiendo segni straordinari, trasgredisce la legge.
Il cieco perรฒ non si lascia condizionare perchรฉ il dono che ha ricevuto รจ troppo grande! La luce donata ai suoi occhi diventa luce anche per il suo cuore. Capisce che una persona come Gesรน non puรฒ che essere vicina a Dio per compiere segni cosรฌ straordinari e allora, senza paura, afferma che secondo lui questo Gesรน รจ un PROFETA.
Vi ricordate chi sono i profeti vero? Sono coloro che parlano a nome di Dio, che sono in comunione con lui. Ecco allora un passo avanti nella scoperta per lโuomo che prima era cieco! Allโinizio per lui Gesรน era un uomo, un guaritore, ora dice che รจ un profeta, uno che รจ vicino a Dio, che agisce in nome di Dio!
Questa dichiarazione, naturalmente, non piace agli uomini di legge i quali coinvolgono i genitori del cieco affinchรฉ dicano come stanno i fatti. Questi perรฒ, presi da paura, preferiscono tacere, preferiscono non coinvolgersi nellโaccaduto.
Sarร capitato anche a voi, nella vostra classe, che di fronte a un episodio spiacevole, per la paura di essere puniti, qualcuno abbia preferito dire che non ha visto, che non cโera! Non รจ sempre facile dire la veritร , ma รจ sempre necessario!
I dottori della legge sono certi: dichiarano che Gesรน รจ un peccatore e cercano di convincere anche il cieco guarito. Lโuomo rifiuta di pensare questo di Gesรน, e cosรฌ viene espulso dalla sinagoga.
ร un gesto terribile, รจ come una scomunica, รจ come dirgli โtu non appartieni piรน e non vivi piรน nella fede del popolo di Israele!โ.
Forse qualcuno di voi avrร fatto anche questa amara esperienza di essere mandato via da un gruppo di amici. ร una esperienza dolorosa, faticosa. Qui il dolore รจ ancora piรน grande perchรฉ lโuomo viene escluso dal poter entrare nel tempio per pregare e lodare il Signore.
Ma Gesรน, saputo questo, lo va a cercare. Dal loro incontro scaturisce un dialogo che รจ il cuore, il centro di tutto il racconto. Proviamo a riascoltare questo dialogo.
Quando Gesรน lo trovรฒ, gli disse: ยซTu, credi nel Figlio dell’uomo?ยป. Egli rispose: ยซE chi รจ, Signore, perchรฉ io creda in lui?ยป. Gli disse Gesรน: ยซLo hai visto: รจ colui che parla con teยป. Ed egli disse: ยซCredo, Signore!ยป.
Ecco la vera scoperta: lโuomo guarito riconosce in Gesรน il figlio di Dio, lo chiama Signore, un titolo che si dava solo a Dio. Con questa frase esprime la sua fede, il suo credo.
La fede รจ un legame, perchรฉ รจ lโincontro con Qualcuno che impariamo a conoscere nel tempo, nellโarco della nostra vita. La fede cresce, cammina con noi. Siamo chiamati a fare questa scoperta.
La nostra ricerca la facciamo ogni domenica, insieme, ascoltando la Parola di Dio e nutrendoci del suo Corpo, la facciamo al catechismo, la facciamo praticando gli insegnamenti di Gesรน nella vita di tutti i giorni.
Un ragazzo, una ragazza che crede si vede dal comportamento, dalla gioia, dalla disponibilitร nei confronti di tutti. Un ragazzo, una ragazza di fede, si accorge dei bisogni dellโaltro perchรฉ la luce del Vangelo di Gesรน orienta i suoi passi nel bene. Il giorno del nostro battesimo, tra i segni che ci vengono dati, cโรจ anche una candela che il papร accende al cero Pasquale, segno di Cristo risorto. Quella luce non va mai spenta, va sempre alimentata perchรฉ segna il nostro legame col Signore, con la sua grazia. La preghiera, lโascolto della Parola, lโamore verso tutti sono questo alimento che non deve mai mancare.
Buona domenica
Fonte: omelie.org



