Continua il capitolo 13 di Matteo con una serie di parabole a grappolo che ci raccontano Il regno di Dio. Questa parabola che abbiamo giร ascoltato domenica รจ la similitudine della rete che viene gettata in mare e raccoglie i pesci, quelli commestibili e quelli non commestibili.
I primi vengono salutati dalle grida da applausi, i secondi vengono gettati via perchรฉ ritenuti non commestibili e l’immagine della separazione tra il buono e il cattivo tra ciรฒ che รจ conforme al regno di Dio รจ ciรฒ che non รจ conforme. Ma questa separazione tocca solo a Dio. Questa รจ la finalitร della parabola: nessuna di noi si puรฒ aggiudicare il diritto di fare una cernita tra chi รจ buono o chi รจ cosiddetto cattivo.
Nella vita dobbiamo saper convivere. Il tempo in cui viviamo รจ il tempo della Misericordia di Dio su tutti… poi verrร il giudizio che tocca a Dio solo, e questo รจ un grande peso che ci viene scrollato dalle spalle. ร pesante giudicare gli altri perchรฉ con la misura con cui giudichiamo saremo giudicati anche noi : un grande sollievo sapere che solo Dio puรฒ e deve giudicare e il suo giudizio รจ fondato sull’amore.
Anche questa รจ una bella notizia. impariamo a saper convivere con chi รจ diverso da noi, con chi la pensa diversamente da noi, con chi agisce diversamente da noi, e convivere significa rispettare e accogliere… a volte non condividere ciรฒ che l’altro dice o fa… sapendo che l’altro รจ sempre un mio fratello.
Oggi chiedo al Signore questa grazia.
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A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternitร Vincenziana Tiberiade
