Siamo al capitolo quarto di Marco che stiamo leggendo e questa pagina ci dice che i discepoli si trovano ad un punto cruciale della loro sequela di Gesรน. Non รจ un fatto di empatia, di simpatia, verso questo Profeta che si sta rivelando un grande taumaturgo, guaritore, liberatore. I discepoli sono affascinati, sono elettrizzati dalla presenza di Gesรน ma questa scena che si consuma in un mare in tempesta li pone di fronte alla vera identitร di Gesรน e al senso della loro sequela, infatti la scena si chiude con la domanda dei discepoli: Ma chi รจ costui che addirittura ha il potere di comandare le forze della natura e queste gli obbediscono?
Quindi non solo รจ capace di liberare dagli spiriti impuri, di guarire dalle malattie, ma anche la natura gli obbedisce. Chi รจ dunque Costui? questa รจ la domanda che Marco fa risuonare almeno nei primi 8 capitoli del suo Vangelo. Una primaย riflessione per noi la colgo nel fatto che i discepoli prendono Gesรน, dice il testo, sulla barca cosรฌ come era per fare la traversata del lago di Tiberiade. Ecco prendere Gesรน cosรฌ com’รจ nella barca che รจ la tua vita รจ di capitale importanza per la vita di Fede. Un Gesรน cosรฌ comeย รจ presentato dai Vangeli, non il Gesรน che io mi sono immaginato, il Dio che mi sono costruito, il fantasma di un Dio che รจ stato partorito dalla mia mente e dalle mie paure! Prendere Gesรน nella propria vita con le sue esigenze e con la sua bellezza ma anche con la profonditร di un rapporto che ti cambia la vita che ti rivoluziona il cuore.
Questo significa prendere Gesรน cosรฌ com’รจ: lasciarsi afferrare da Gesรน nella sua Parola che ci scardina la vita, senza “se e senza ma”… senza edulcorazioni del Vangelo. Un secondo punto di riflessione che questa Parola ci offre รจ proprio la posizione di Gesรน nella barca. Gesรน non รจ un pescatore, la barca รจ guidata da Pietro dai suoi compagni perchรฉ sono del mestiere. Allora Gesรน si rifugia a poppa, รจ stanco, e si addormenta. Questa immagine ci fa capire che Gesรน ci lascia il timone della nostra vita e si fida di noi. Ma รจ sempre lรฌ con noi, anche se noi non ce ne rendiamo conto, anche se non interviene soprattutto quando siamo in difficoltร .
Ci sembra di dimenarci da soli nelle tenebre nelle nostre paure, delle difficoltร che sembrano superiori alle nostre forze, eppure Gesรน รจ lรฌ, รจ presente e che l’unica ancora di salvezza รจ lui che dobbiamo interpellare perchรฉ venga in nostro aiuto.ย La certezza che Egli รจ con noi:questa รจ la fede che qui Gesรน richiede e quindiย il rimprovero ai discepoli: perchรฉ non avete ancora fede? E l’ultima considerazione รจ proprio sulla signoria di Dio anche sulle forze della natura. In questo caso il vento forte, il mare agitato, rappresentano le forze del male che possono attaccare l’umanitร come per esempio questa pandemia.
Invocare il Signore perchรฉ ponga fine a queste forze che possono distruggere, portare alla morte l’uomo, avendo la certezza che Dio puรฒ fare questo. La paura ci dice Gesรน oggi, รจ cattiva consigliera. Chi vive con Cristo non ha mai paura… O se ne avverte la presenza, sa neutralizzarla con la sua fede. Lo dice bene Gesรน :chi ha fede non ha paura. Affronta ogni difficoltร con Cristo che รจ presente nella sua vita, sta dietro le quinte, pronto a soccorrerci. A Lui sta a cuore che non moriamo. Ma deve stare a cuore anche a noi. Per questo dobbiamo ogni giorno affrontare la “traversata” di quelle 24 h prendendo la Parola di Gesรน con noi, l’unica che puรฒ farci concludere la giornata nella pace.
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Qualsiasi cosa sia accaduto.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternitร Vincenziana Tiberiade
