Il problema non รจ che Dio non mandi i suoi inviati.
Il problema รจ che non li riconosciamo.
Gesรน รจ chiaro: Elia รจ giร venuto, ma non lโhanno riconosciuto.
Giovanni Battista era lรฌ, sotto i loro occhi. Parlava, ammoniva, indicava lโAgnello.
Eppure lo hanno scambiato per un disturbatore, un fanatico, uno scomodo da eliminare.
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Dio non si presenta come ce lo aspettiamo.
Arriva senza etichette, senza titoli, senza protezioni.
E spesso arriva attraverso persone che non ci piacciono, che non confermano le nostre idee, che disturbano le nostre sicurezze religiose.
Gli scribi aspettavano Eliaโฆ
ma quando Elia รจ arrivato, non era allโaltezza delle loro aspettative.
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Quante volte facciamo lo stesso?
Aspettiamo profeti, ma rifiutiamo chi ci dice la veritร .
Aspettiamo segni, ma disprezziamo i piccoli segni quotidiani.
Aspettiamo Dio, ma non ascoltiamo chi Lui ci manda.
E Gesรน aggiunge qualcosa di sconvolgente:
โCosรฌ anche il Figlio dellโuomo sta per soffrire da parte loro.โ
Chi non riconosce gli inviati di Dio, finisce per rifiutare Dio stesso.
Prima si elimina il profeta, poi si crocifigge il Figlio.
Il criterio non รจ la fedeltร alle attese religiose, ma la capacitร di riconoscere lo Spirito.
Dio parla fuori dai nostri schemi, spesso attraverso voci fragili, ferite, scomode.
La domanda vera del Vangelo di oggi non รจ:
โDio manda ancora profeti?โ
ma:
โIo sono capace di riconoscerliโฆ o li sto giร rifiutando?โ
Perchรฉ Elia puรฒ essere giร passato accanto a noi.
E noi, presi dalle nostre certezze, potremmo non averlo nemmeno salutato.
Sr Palmarita Guida
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternitร Vincenziana Tiberiade
