Pasqua! E finalmente possiamo ritornare a cantare il nostro Alleluia. Quello che abbiamo contemplato e celebrato รจ il dono dei doni, la pienezza di un amore totalmente gratuito e assolutamente privo di condizioni. E per quanto questo possa sembrarci strano, le cose stanno esattamente cosรฌ: quel Gesรน di Nazaret, che con le sue parole e i suoi gesti ha fatto vedere la bellezza e lโintensitร di un Dio molto oltre ogni umana immaginazione, si รจ spinto davvero fino allโestremo. Dove per estremo intendo proprio il suo essersi fatto dono per un gruppo di irriducibili increduli, traditori, codardiโฆ
Penso a Pietro. Sรฌ, certamente, il Pietro che la Prima lettura ci fa incontrare รจ un apostolo convinto e convincente, ma lo stesso Pietro incontrato nel Vangelo lo vediamo alle prese con un sepolcro vuoto, con teli posati in un angolo, un sudario e tanta confusione (nella testa e nel cuore).
Giร โฆ Pietro: figura di chi non corre dietro a una croce, di chi non ha sempre la forza di riconoscere Dio. Pietro che, sรฌ, alle parole di Maria di Magdala, corre; anche se la sua sembra essere una corsa rallentata. Una certa filmografia ce lo fa vedere appesantito anche dallโetร rispetto al giovane Giovanni. Eppure chissร davanti allโannuncio di quel sepolcro vuoto che cosa sarร scattato nel suo cuore. Cosa avrร ricordato in quel momento del maestro? Forse a rallentare la corsa piรน dellโetร avrร pesato la delusione o la rabbia verso se stesso: per aver rinnegato, per non aver seguitoโฆ Lui che avrebbe dato la vita per Gesรน di Nazaret.
Eppure, che bello oggi poter accostare il Pietro testimone con il Pietro confuso eโฆ non ancora credente. Giร โฆ non ancora credente: perchรฉ il suo รจ un ยซvedereยป diverso da quello di Giovanni. โIl discepolo che Gesรน amavaโ vede e crede; infatti con quel verbo ยซvideยป abbinato โallโaltro discepoloโ lโevangelista ci dice un di piรน. Quello che noi traduciamo con ยซvideยป รจ un vero e proprio contemplare; mentre il verbo abbinato a Pietro รจ ยซosservareยป, per vedere, per capire.
Eccolo Pietro: testimone da una parte e non ancora credente dallโaltra. Perchรฉ lโuno non esiste senza lโaltro, e proprio per questo Pietro diventa testimone credibile di colui che si รจ fatto salvezza, che ha inchiodato con se stesso ogni colpa sul legno della croce; che ha sconvolto ogni attesa, ogni equilibrio, ogni logica; che ha dato fiducia a un debole, ha confermato un traditore, ha chiamato uno dalla testa dura.
Gesรน รจ Signore e dร la vita davvero a tutti: questo รจ il grande annuncio di Pasqua.ย E nessuno ne puรฒ restare escluso.ย La Pasqua ci raggiunge anche quando i nostri occhi non riescono a vedere risurrezione, ma solo assenza. La risurrezione ci attraversa anche quando non riusciamo a vedere altro se non spazi vuoti, macerie, segni di qualcosa ormai passato.
Possa la voce di Maria di Magdala, scossa dallโassenza, tirarci fuori dalle nostre zone di comodo standby. Possa chi nella notte vede pietre rimosse, correre con coraggio per svegliare i sonni piรน stanchi e rassegnati. Molti di noi vivranno questa Pasqua come Maria, altri come Giovanni, altri ancora come Pietro. Ma proprio ognuno di questi tre apostoli, con i suoi tempi e le sue risposte, ci dice che la Pasqua รจ possibile per tutti noi, sempre.
Buona Pasqua di risurrezione!
Leggi la preghiera per questa domenica.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com



