ยซDistruggete questo tempio e in tre giorni lo farรฒ risorgereยป Gv 2,19
ยซSegniยป: รจ una delle parole piรน presenti nel brano evangelico che la III domenica di Quaresima ci propone. Alle nostre spalle, liturgicamente, la Trasfigurazione. Davanti a noi lโincontro tra Gesรน e Nicodemo. E qui, con Gesรน, siamo a Gerusalemme per celebrare insieme la Pasqua dei Giudei: memoriale di salvezza, segno dei segni. Dio si fa presenza presso il suo popolo e lo conduce fuori dalla schiavitรน, fuori da ogni legame, fuori da ogni disperazione.
Apre la via al popolo e chiude la via ai nemici. Illumina la notte per gli oppressi e oscura il giorno per gli oppressori. ร questo ciรฒ che in Gerusalemme si sta per celebrare. Eppure chi dovrebbe ricordare, raccontare, ringraziare รจ distratto da riti, da regole, da purificazioniโฆ fino al punto di snaturare il luogo dellโincontro con Dio. E il segno dei segni perde forza. Il segno dei segni, la Presenza, viene indebolita, oscurata, piegata ai tanti segni di cui per natura abbiamo bisogno. Statuette, medaglie, atti di purificazione, obbedienze strenue, offerte insindacabili, sacrifici. E non che siano sbagliati, ma non sono la Presenza, e anzi possono offuscarla. Soprattutto quando li trasformiamo in segni. Quando li leghiamo incondizionatamente alla nostra fede.
Gesรน, scrive lโevangelista Giovanni qualche versetto prima di questo brano, a Cana ha iniziato a compiere i suoi molti segni. E continua a farlo anche ora a Gerusalemme. Mentre tutti chiedono segni per credere, lui lega la fede ad un unico grande segno: il suo corpo offerto, la sua vita spezzata. ร da quel segno che tutto puรฒ trovare il suo senso e la sua forza. ร nel suo dono totale che ogni frammento diventa una storia, ogni piccolo segno un evento di liberazione e non piรน di schiavitรน.
Oggi, il Vangelo chiede a ognuno di noi di fare questo passaggio: non piรน cercatori di segni. Non piรน mendicanti di certezze. A ognuno di noi รจ chiesto semplicemente di seguire lโunico, fragile e destabilizzante segno: la Vita distrutta risorge.
- Pubblicitร -
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Tempio dellโAmore
Gesรน di Nazaret,
tempio di Dio,
volto dellโOnnipotente,
insegnaci a credere nella tua presenza,
a scoprire nel tuo dono il dono del Padre,
a vedere nelle tue parole e gesti
la sua tenerezza.
Insegnaci a credere
non in ciรฒ che cerchiamo,
ma in ciรฒ che ci doni.
In te, sciolti da ogni vincolo
e liberati da ogni idolo,
rendici tempio dellโAmore. Amen.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.comCANALE YOUTUBE
PAGINA FACEBOOK
