Quanto ne avremmo bisogno! Quanto avremmo bisogno di parlare ogni lingua possibile per raccontare le grandi opere di Dio, soprattutto una, la piรน inedita e sorprendente: Gesรน! Non mi sono sbagliata, intendo proprio dire Gesรน. ร lui la piรน straordinaria โopera di Dioโ. Lui, il non-creato, รจ stato generato per noi, perchรฉ la vita di Dio, il suo soffio, la sua generativitร ci raggiungesse, ci penetrasse e facesse esplodere in noi Amore. Ditemi, non รจ forse immenso tutto questo?
Dobbiamo imparare a raccontare Gesรน, dobbiamo desiderarlo, dobbiamo lasciare spazio allo Spirito perchรฉ diventi in noi parola buona, parola che salva, parola bella che genera vita, e ci genera alla vita. ร questo il progetto di Dio, รจ questa la sua opera, iniziata al principio del tempo, quando nulla esisteva ancora, portata a compimento nella vita, nella morte e risurrezione del Figlio suo, e realizzata ogni volta che ognuno di noi si apre a lui.
Non cโรจ nulla che possa frenare lo Spirito di Dio se non noi stessi. Gesรน รจ abituato a entrare varcando porte chiuse. Sa sostare tra chi per paura preferisce posizioni di chiusura e prudenza. Sa abitare le nostre paure. Sa parlare al nostro dubbio. Sa placare le nostre inquietudini.
Non cโรจ nulla che possa bloccare noi. Non cโรจ nulla che possa impedirci di accogliere, di aprirci, di diventare casa del dono. Non cโรจ nulla che ci renda incapaci di dire il nostro sรฌ. Una cosa perรฒ รจ certa: non possiamo confrontare le risposte nรฉ possiamo indicare uno le vie allโaltra. Nessuno di noi puรฒ farsi misura per un altro. I carismi sono diversi, perchรฉ infinite sfumature ha la vita di Dio, e lo Spirito ci rende parte di quella vita. In Gesรน Signore continuiamo a riceverlo, e lui in noi si fa molteplicitร e differenza.
Quanto รจ bello lo Spirito, che ci rende uguali proprio perchรฉ diversi; e chiede a ognuno di noi una risposta unica, perchรฉ unico e non omologabile รจ il dono.
Lโintelligenza, la parola, la creativitร , la lentezza, la vivacitร , la pacatezza, la profonditร , il brio, lโarguzia, la determinazione, la delicatezzaโฆ e ognuno ne aggiunga di propri: sono tutti doni dello Spirito, doni non legati ad alcun merito, e per questo gratuiti, doni per il bene comune. Il bene comune, giร โฆ Che magica parola. Il bene comune. Il bene di tutti. Non il proprio, non il mio. Ma il bene di tutti, di tutti noi, perchรฉ noi siamo corpo. Per questo non possiamo essere io. Noi siamo corpo. Per questo non possiamo che vivere e far vivere. E lo Spirito in questa meravigliosa avventura รจ dalla nostra parte. Invochiamolo, lasciamogli spazio, diventiamo la sua casa!
Il tempo di Pasqua si conclude oggi, solennitร di Pentecoste, facendo risuonare per noi una promessa compiuta. Quel ยซricevete lo Spirito Santoยป, pronunciato da Gesรน per i suoi discepoli continua a essere una promessa certa anche oggi, per noi: รจ risposta a ogni nostra invocazione, รจ certezza di un dono che continuamente ci supera e ci rende nuovi. Lo Spirito di Dio, il soffio della sua vita, lโAmore che costantemente unisce il Padre e il Figlio, scorre anche in noi, tra noi, vivifica il mondo e lo rende vivo. Invochiamolo! Senza mollare mai. Oltre ogni scoraggiamento, cโรจ lui, lo Spirito Santo di Dio, capace di abitare ogni nostra timore, di dare vita in ogni situazione di morte, di risollevarci e riportarci a Dio, di renderci nuova creazione, capace di rendere visibile la straordinaria opera di Dio per noi.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com



