Qual รจ la casa di Dio? E dove cercarla? Quanto รจ destabilizzante questa domanda. Quanti inutili tentativi, quante energie impieghiamo per cercarla. La storia ne รจ piena. Anche quella personale. Abbiamo bisogno di trovarlo, abbiamo bisogno di sapere a quali porte bussare. Abbiamo bisogno di risposte che ci permettano di incontrarlo. Siamo disposti anche a costruire con le nostre stesse mani la sua casa, pur di mettere al sicuro Dio. A volte siamo presi da quella strana smania di fare qualcosa per lui, fosse per gratitudine o per carpire benevolenza.
Questo รจ ciรฒ che accade anche a Davide, e che ascoltiamo nella Prima lettura. ร ciรฒ che desidera con tutte le sue forze; e potrebbe anche essere legittimo. In fondo Davide รจ grato al suo amico e Signore, infinitamente grato. Il Signore lo ha scelto quando nessuno avrebbe puntato su di lui.
Il Signore รจ stato con lui ovunque: nei momenti di trionfo ma anche nelle sconfitte, nelle pagine della vita graffiate dal dolore. Il Signore non ha sottratto la sua predilezione neppure quando Davide ha allontanato la luce dal suo cuore. Davide ha sempre continuato a essere lโamico di Dio. Alla luce di questo, il suo desiderio รจ dunque piรน che legittimo, talmente legittimo da ricevere anche lโapprovazione del profeta Natan.
Ma per Dio le cose non sembrano funzionare nello stesso modo. A Davide ha davvero concesso molto, ma una casa no. Dio non puรฒ accettare di dimorare in una casa costruita da mani dโuomo, non puรฒ lasciarsi limitare dai nostri muri, chiudere dai nostri confini; non puรฒ coincidere con le nostre strutture.
ยซIo farรฒ a te una casaยป, questo lโannuncio di Dio.
E ciรฒ che vediamo accadere a Nazaret continua a essere il compimento di quella promessa: il Dio creatore che ha custodito Israele, lo ha benedetto, lo ha ricondotto a casa dallโesilio, il Signore dei cieli che si รจ fatto casa per il suo popolo, in Maria sceglie di abitare una casa fatta di carne, facendosi carne. Sceglie di abitare la creatura a cui egli stesso ha dato vita. Nel sรฌ di Maria, lโOnnipotente rivela se stesso donandosi, facendosi noi, superando il silenzio dei secoli per offrirsi come parola finalmente udibile da noi, da tutte e tutti noi.
Aprendoci a lui possiamo diventare come Maria, casa di Dio. E lรฌ trovarloโฆ e lรฌ trovarci.
Per gentile concessione di Sr. Mariangela, dal suo sito cantalavita.com
