Sr. Mariangela Tassielli – Commento al Vangelo di domenica 2 Ottobre 2022 per bambini/ragazzi

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Questione di fede

Ci sono volte in cui il nostro rapporto con Dio รจ stranoโ€ฆ In ciรฒ che facciamo รจ come se fosse sempre rintracciabile un certo retrogusto diย do ut des, ti do perchรฉ tu mi dia. Diamo a Dio pensando poi di poter riscattare un interesse di ritorno, e crediamo che siamo obbligati a dargli qualcosa proprio perchรฉ da lui abbiamo ricevuto tutto. Sono rare le volte, e forse rarissime le persone che tessono con Lui una relazione allโ€™insegna della normalitร , di un ยซSto con te, dalla tua parte, perchรฉ con te sto bene, perchรฉ in te ci credo, mi fido.

Stop. Anche se le cose non vanno come speravo. Anche se il mondo crolla ogni giorno di piรน. Anche se la mia vita non รจ quello che avrei sognato, io, Signore, scelgo di venirti dietro, di vivere una vita orientata dalla tua parolaยป.

Ecco, questa รจ la normalitร  che respiro quando ascolto โ€“ dal Vangelo di questa XXVII domenica โ€“ Gesรน che parla di quei servi che nulla si aspettano di ricevere dal loro padrone. Servi senza un utile da riscattare. Servi senza pretese, capaci di dare senso alla loro relazione e alla loro vita. Non che quando io pensi al mio rapporto con Dio lo pensi nei termini di una relazione servo-padrone, tuttโ€™altro!

Ma di quella relazione descritta nel Vangelo mi piace la naturalezza delle cose di ogni giorno, quella naturalezza che rende vera la relazione, rende veri i dubbi, i silenzi, le attese, le lacrime. Rende vera la notte dellโ€™incredulitร , cosรฌ come lโ€™aurora della fede. Quella naturalezza che permette alla fede di essere forte e tenace come il granello di senape, che permette al piรน piccolo tra i semi di diventare una casa dove gli uccelli trovano riparo.

Chi mi conosce, sa che la mia fede potrebbe dirsi molto asciutta, essenziale. Non invoco troppi miracoli, non seguo rivelazioni private. Eppure credo con tutto il cuore che noi, discepoli del Risorto, possiamo spostare le montagne nel suo nome. Noi possiamo davvero, per fede, aiutare un albero a germogliare in mare.

Chiediamolo, le une, gli uni per le altre, per gli altri: โ€œAccresci in noi la fede, Signore. Insegnaci a perderci nella bellezza di una relazione normale con teโ€.

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Accresci in noi la fede

Eccoci, Signore Gesรน:
con mani e cuore aperto,
veniamo a te,
perchรฉ da te
vorremmo imparare
la bellezza della fede,
la vertigine del credere.

Quello che le tue parole
e i tuoi gesti insegnano
ha poco a che fare
con la nostra normalitร .
Ma noi vogliamo credere,
Maestro Buono;
vogliamo imparare
a fidarci di Dio.
Accresci in noi la fede.
Amen.

FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com
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