
Di un fantasma visto da alcuni? Di unโenergia che i piรน sensibili (e fortunati) percepiscono? Di eventi straordinari concessi a pochi? Di che cosa la Pasqua ci rende testimoni?
Il Vangelo della III domenica di Pasqua si conclude cosรฌ: ยซDi questo voi siete testimoniยป, e si apre con i due discepoli che lasciando Gerusalemme alla volta di Emmaus raccontano agli altri ยซciรฒ che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto Gesรน nello spezzare il paneยป. In mezzo โ tra lโinizio e la fine โ cโรจ unโesperienza concreta: quella che i discepoli fanno della presenza di Gesรน. Unโesperienza segnata da paura, tensione interiore, turbamento, dubbio, incomprensione.
Gesรน, il crocifisso, morto e sparito dal sepolcro, appare ai suoi discepoli. Noi diremmo morto e risorto, perchรฉ oggi ci siamo abituati allโidea. Ma per gli Undici, e per tutti gli altri, non era cosรฌ. In quel corpo risorto avrebbero dovuto imparare a credere. E la fede per essere vera e concreta, prima di diventare affidamento, attraversa sempre lo sconvolgimento, la tensione, la paura. ร lโumano che deve imparare ad adattarsi al divino. Niente di piรน. ร il cammino della fede raccontato pur in modo diverso da tutti gli evangelisti.
Luca ha a che fare con una comunitร in qualche modo giร capace di pensare e credere a presenze sovrumane, ai ritorni di anime defunte, a una certa commistione con le divinitร . Per questo puntualizza con estrema precisione: Gesรน, dopo la morte, non ritorna come un fantasma. La sua รจ una condizione nuova, una presenza inedita. Toccare, spezzare, guardare, mangiare: questa volta รจ necessario. Non รจ la richiesta di un discepolo incredulo, ma รจ lo stesso evangelista ad accompagnare la comunitร a fare esperienza di questo nuovo Gesรน. Ecco, รจ questa esperienza che noi raccontiamo, oggi come ieri, come duemila anni fa.
ร di questo che siamo testimoni: colui che ha patito ed รจ morto davvero, noi oggi lo contempliamo risorto. E nel suo nome non possiamo seminare condanne ma perdono dei peccati, cominciando proprio da Gerusalemme, cominciando proprio lรฌ dove lโinnocente รจ stato ucciso.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Testimoni di risurrezione
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Signore risorto, incontraci,
aprici alla tua vita,
tiraci fuori dal torpore,
facci fare esperienza di te,
del tuo amore,
della tua salvezza.
Non cโรจ altra veritร
da raccontare al mondo.
Non cโรจ altro di cui lโumanitร
abbia davvero bisogno.
Rendici testimoni, Signore,
di una vita risorta, trasparente,
libera e liberante:
una vita, la tua,
che dona pienezza. Amen.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.comCANALE YOUTUBE
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