Sogni Francecani – Commento al Vangelo di domenica 15 Marzo 2020

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Se tu conoscessi il dono di Dio!

La meraviglia della preghiera si rivela proprio lร , presso i pozzi dove andiamo a cercare la nostra acqua: lร  Cristo viene ad incontrare ogni essere umano; egli ci cerca per primo ed รจ lui che ci chiede da bere. Gesรน ha sete; la sua domanda sale dalle

profonditร  di Dio che ci desidera. Che lo sappiamo o non lo sappiamo, la preghiera รจ l’incontro della sete di Dio con la nostra sete. Dio ha sete che noi abbiamo sete di lui.

Tu gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva.

La nostra preghiera di domanda รจ paradossalmente una risposta. Risposta al lamento del Dio vivente: โ€œEssi hanno abbandonato me, sorgente d’acqua viva, per scavarsi cisterne screpolateโ€ (Geremia 2,13).

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Sono parole del Catechismo della Chiesa Cattolica nella IV parte dedicata alla preghiera (n. 2560-2561). Eccolo il cuore del vangelo di questa III Domenica di Quaresima: pensavamo di esserci incontrati assetati del Signore e della sua Parola e scopriamo che in quanto a sete vince Lui. Viene infatti a cercarci ai nostri pozzi, come con la donna del Vangelo.

Il pozzo e lโ€™acqua che fornisce รจ da sempre luogo di vita, luogo simbolico di sogni e promesse di una sete finalmente estinta, nella bibbia รจ spesso luogo di incontri amorosi. Lโ€™idea che abbiamo del pozzo รจ quella di poter trovarci unโ€™acqua che finalmente ci quieti dallโ€™arsura del vivere, ci disseti una volta per tutte: che dia appunto unโ€™acqua definitiva. Come suona forte questa parola in queste settimane cosรฌ carenti di sicurezza, di libertร , di incontri, di abbracci e di baciโ€ฆ Cosa cโ€™รจ di veramente definitivo in questa situazione? Gesti fino a ieri spontanei e liberi oggi diventano qualcosa da cui riguardarsi, astenersi, scansarsi se qualcuno ancora tentasse lโ€™approccio. La paura del contagio fatta di distanza, guanti e mascherina ci rinchiude in casa aumentando la percezione di una sete di relazioni e libertร  che ci secca la gola! Lโ€™economia sembra andare verso un baratro che smorza la speranzaโ€ฆ Dove trovare allora questโ€™acqua definitiva? Se solo andiamo indietro di pochi giorni – a parte la vita sempre un poโ€™ precaria – viaggiavamo dentro un mondo che sembrava protetto. Ora siamo sopra il traballare del tutto. Che cosa abbiamo di cosรฌ definitivo adesso? La vita ci sembrava ovvia e ci accontentavamo a tratti di bere anche cose che non ci dissetavano realmente. Solo fermandoci ce ne accorgiamo, solo vivendo lโ€™incontro a questo pozzo accanto a Gesรน comprendiamo che noi non riusciamo da soli a procurarci questโ€™acqua! Il Signore lo sa e in questa domenica ci parla di unโ€™acqua viva (diversa dalle acque morte), di unโ€™acqua che Lui puรฒ darci se sostiamo a quel pozzo per conoscerlo e lasciarci dire da lui chi siamo davvero noi.

Gesรน, affaticato per il viaggio, si รจ fermato al pozzo, รจ solo, sceglie una situazione abbordabile, favorisce alla donna una confidenza intima (a meno di un metro di distanza!). Quali sentimenti avrร  provato la donna che andava a prendere acqua a quellโ€™ora insolita vendendolo? Lui attacca dicendo โ€œdammi da bereโ€, rompendo molti schemi culturali e convinzioni assodate nella donna, quasi contaminandosi rivolgendole quella parola. Lei ribatte con le sue categorie e inizia cosรฌ un dialogo serrato in cui la donna intuisce la profonditร  di Gesรน che da presenza indiscreta si fa via via sempre piรน appassionante tanto che ne approfitta rivolgendogli domande sempre piรน fondamentali in lei. Lโ€™incontro e il dialogo schietto con Gesรน aiutano la donna a pescare nel pozzo del suo intimo ciรฒ che le sta piรน a cuore, ciรฒ che davvero conta. Forse anche questa โ€œquaresima/quarantenaโ€ che viviamo puรฒ essere per noi occasione di dialogo con Gesรน su ciรฒ che conta e ciรฒ che possiamo lasciare andare (come la brocca che ormai non serve piรน e viene lasciata lรฌ).

Da unโ€™acqua che le risolva il problema di venire al pozzo (un Dio con soluzioni facili) al cogliere lo sguardo di veritร  sulla sua vita mai veramente legata a qualcuno (sinceritร  circa la sua vita affettiva) fino ad arrivare ad osare domande definitive per avere risposte definitive: ma Dio dove lo si incontra? E qui mi pare che la Parola arrivi al cuore di queste settimane, dove orfani dei luoghi di culto e della Comunione alla Messa, ci troviamo a ricevere questo luogo in cui siamo ora come โ€œchiesaโ€ e la Parola ascoltata e condivisa come il pane che fa la comunione tra noi. Non รจ sostitutivo del Pane Eucaristico che speriamo di tornare presto a spezzare insieme, ma il Signore ci dice che non siamo abbandonati a noi stessi. Lui รจ qui, a questo nostro pozzo, ci parla e fa la comunione con noi e tra di noi. A questi pozzi della solitudine di oggi il Risorto viene ad incontrarci per dirci che il Padre cerca chi stia in relazione con lui nella veritร  che lo Spirito rende possibile.

In Gesรน seduto a questo pozzo รจ Dio che ci dice: ho sete di te.


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