“Quale gioia, quando mi dissero: “Andremo alla casa del Signore”. E ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme!” (Sal 122, 1-2). Quale Geusalemme? C’รจ sulla terra una cittร con questo nome, ma รจ l’ombra dell’altra Gerusalemme. Che fortuna c’รจ a stare nella Gerusalemme di quaggiรนche non รจ riuscita a resistere ed รจ caduta in rovina? (…)
Non รจ la Gerusalemme di quaggiรน quella di cui parla colui che ha tanto amore, tanto ardore, tanto desiderio di giungere a Gerusalemme “nostra madre”, che l’apostolo Paolo dice essere “nostra dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei cieli” (Ga 4.26; 2Co 5,1). (…) “O Gerusalemme, sia pace sulle tue mura, sicurezza nei tuoi baluardi!” (v. 7).
Cioรจ la tua fortezza e la tua stabilitร , sono il tuo amore, “l’amore forte come la morte” (Ct 8, 6). (…) Infatti l’amore distrugge ciรฒ che siamo stati, affinchรฉ diventiamo ciรฒ che non eravamo. (…)
E’ questa morte che era all’opera in colui che diceva: “il mondo per me รจ stato crocifisso, come io per il mondo” (Ga 6,14). E’ di questa morte che parla lo stesso apostolo quando dice: “Voi infatti siete morti e la vostra vita รจ ormai nascosta con Cristo in Dio” (Col 3, 3). Sรฌ, “l’amore forte come la morte”. Se l’amore รจ forte, รจ potente, ha una grande forza, รจ la forza stessa. (…)
La tua pace sia dunque la tua forza, Gerusalemme; la tua pace sia nel tuo amore.
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Fonte: ยซVangelo del Giornoยป รจ un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.
