ย Dio ha stabilito il tempo per le sue promesse ed ha stabilito il tempo per adempiere ciรฒ che aveva promesso. Il tempo delle promesse fu quello che va dai Profeti fino a Giovanni Battista; quello, invece, che di lร procede in avanti fino alla fine, รจ il tempo dell’adempimento delle promesse.
Ed รจ fedele Dio, il quale si รจ fatto nostro debitore, non perchรฉ ha ricevuto qualcosa da noi, ma perchรฉ a noi ha promesso cose tanto grandi. Gli parve poco la promessa, ed allora volle obbligarsi anche per iscritto e ci rilasciรฒ, per cosรฌ dire, il documento autografo di queste sue promesse, perchรฉ, quando avesse cominciato a soddisfarle, noi potessimo riscontrare in tale scrittura l’ordine secondo cui sarebbero state soddisfatte.
Il tempo, dunque, delle profezie costituiva – come tante volte abbiamo detto – l’annuncio delle promesse. Dio ci ha promesso la salvezza eterna, la vita beata e senza fine con gli Angeli, l’ereditร incorruttibile (1Pt 1,4), la gloria eterna, la gioia di vedere il suo volto, la sua santa abitazione nel cielo e, con la risurrezione dai morti, la certezza senza piรน il timore di morire. Tutto questo costituisce, per cosรฌ dire, la sua promessa finale, dove giร si dirige ogni nostro sforzo e dove, quando vi saremo giunti, non avremo piรน nulla da ricercare o da esigere.
E neppure ha omesso, nelle sue promesse e nei suoi preannunci, di dirci in che ordine si giunga a quel che avverrร alla fine. Difatti, ha promesso agli uomini la divinitร , ai mortali l’immortalitร , ai peccatori la giustificazione, ai disperati la glorificazione.
Fonte: ยซVangelo del Giornoยป รจ un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.
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Elรฌa รจ giร venuto, e non l’hanno riconosciuto.
