San [Padre] Pio da Pietrelcina – Commento al Vangelo del 16 Febbraio 2020

Lo Spirito Santo ci dice: Non lasciate il vostro spirito soccombere alla tentazione e alla tristezza, perché la gioia del cuore è vita dell’anima. La tristezza non giova a nulla e causa la morte spirituale.

Succede a volte che le tenebre della prova soverchino il cielo della nostra anima; ma sono proprio luce! Grazie ad esse infatti, voi credete persino nell’oscurità; lo spirito si sente sperso, teme di non vedere più, di non capire più.

Eppure è proprio il momento in cui il Signore parla e si rende presente all’anima; e questa ascolta, intende e ama nel timore di Dio. Per « vedere » Dio, non aspettate il Tabor (Mt 17,1) quando già lo contemplate sul Sinai (Es 24,18). Andate avanti nella gioia di un cuore sincero e spalancato.

E se vi è impossibile mantenere questa gioia, almeno non perdete coraggio e conservate tutta la vostra fiducia in Dio.

Fonte: «Vangelo del Giorno» è un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.


Perché questa generazione cerca un segno?
Dal Vangelo secondo Marco Mc 8, 11-13   In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno». Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva.   Parola del Signore

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