Liturgia di mercoledì 17 Febbraio 2021

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Messa del Giorno

Mercoledì delle Ceneri

Colore Liturgico Viola

Antifona

u ami tutte le creature, o Signore, 
e nulla disprezzi di ciò che hai creato;
tu chiudi gli occhi sui peccati degli uomini, aspettando il loro pentimento,
e li perdoni, perché tu sei il Signore nostro Dio. (Cfr. Sap 11,24.23.26)
 
Si omette l’atto penitenziale, perché è sostituito dal rito di imposizione delle ceneri.
 Benedizione e imposizione delle ceneri.

Dopo l’omelia, il sacerdote, stando in piedi, dice a mani giunte:

Fratelli e sorelle, supplichiamo Dio nostro Padre perché con l’abbondanza della sua grazia
benedica queste ceneri, che poniamo sul nostro capo in segno di penitenza.

Dopo un breve momento di preghiera silenziosa, prosegue con le braccia allargate:

O Dio, che hai pietà di chi si pente e doni la tua pace a chi si converte,
ascolta con paterna bontà
le preghiere del tuo popolo
e benedici questi tuoi figli
che riceveranno l’austero simbolo delle ceneri,
perché, attraverso l’itinerario spirituale della Quaresima,
giungano completamente rinnovati
a celebrare la Pasqua del tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
R. Amen.
 Oppure:

O Dio, che non vuoi la morte dei peccatori ma la conversione,
ascolta benigno la nostra preghiera e benedici queste ceneri,
che stiamo per imporre sul nostro capo
riconoscendo che noi siamo polvere e in polvere ritorneremo;
l’esercizio della penitenza quaresimale ci ottenga il perdono dei peccati
e una vita rinnovata a immagine del tuo Figlio risorto.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
R. Amen.

E, senza nulla dire, asperge le ceneri con l’acqua benedetta.
I fedeli si presentano al sacerdote ed egli impone a ciascuno le ceneri, dicendo:

Convertitevi e credete nel Vangelo.

Oppure:

Ricordati, uomo, che polvere tu sei e in polvere ritornerai.

Colletta

O Dio, nostro Padre,
concedi al popolo cristiano
di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione,
per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza
il combattimento contro lo spirito del male.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Prima Lettura

Laceratevi il cuore e non le vesti.

Dal libro del profeta Gioele
Gl 2,12-18

Così dice il Signore:
«Ritornate a me con tutto il cuore,
con digiuni, con pianti e lamenti.
Laceratevi il cuore e non le vesti,
ritornate al Signore, vostro Dio,
perché egli è misericordioso e pietoso,
lento all’ira, di grande amore,
pronto a ravvedersi riguardo al male».
Chi sa che non cambi e si ravveda
e lasci dietro a sé una benedizione?
Offerta e libazione per il Signore, vostro Dio.
 
Suonate il corno in Sion,
proclamate un solenne digiuno,
convocate una riunione sacra.
Radunate il popolo,
indite un’assemblea solenne,
chiamate i vecchi,
riunite i fanciulli, i bambini lattanti;
esca lo sposo dalla sua camera
e la sposa dal suo talamo.
Tra il vestibolo e l’altare piangano
i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano:
«Perdona, Signore, al tuo popolo
e non esporre la tua eredità al ludibrio
e alla derisione delle genti».
Perché si dovrebbe dire fra i popoli:
«Dov’è il loro Dio?».
 
Il Signore si mostra geloso per la sua terra
e si muove a compassione del suo popolo.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale
Dal Sal 50 (51)

R. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto. R.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mia labbra
e la mia bocca proclami la tua lode. R.

Seconda Lettura

Riconciliatevi con Dio… Ecco ora il momento favorevole.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
2Cor 5,20 -6,2

Fratelli, noi, in nome di Cristo, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta . Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.
 
Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti:
«Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso».
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!

Parola di Dio

Acclamazione al Vangelo

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore. (Cfr. Sal 94,8)

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Vangelo

Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,1-6.16-18
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
 
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
 
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
 
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Parola del Signore

Sulle offerte

Con questo sacrificio, o Padre,
iniziamo solennemente la Quaresima
e invochiamo la forza di astenerci dai nostri vizi
con le opere di carità e di penitenza
per giungere, liberati dal peccato,
a celebrare devotamente la Pasqua del tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Antifona alla comunione

Chi medita giorno e notte la legge del Signore,
porterà frutto a suo tempo. (Cfr. Sal 1,2-3)

Oppure:
Prega il Padre tuo, che é nel segreto,
e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. (Mt 6,6)

Dopo la comunione

Questo sacramento che abbiamo ricevuto, o Padre,
ci sostenga nel cammino quaresimale,
santifichi il nostro digiuno
e lo renda efficace per la guarigione del nostro spirito.
Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo

Il diacono o, in sua assenza, lo stesso sacerdote può invitare i fedeli con queste parole o con altre simili:

Inchinatevi per la benedizione.
Quindi il sacerdote, rivolto verso il popolo, stendendo le mani, dice:

A questo popolo che riconosce la tua grandezza dona con bontà,
o Dio, lo spirito di penitenza, perché nella tua misericordia
ottenga di giungere all’eredità promessa a chi si converte.
Per Cristo nostro Signore.

MARTIROLOGIO

Santi sette fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria: Bonfilio, Bartolomeo, Giovanni, Benedetto, Gerardino, Ricovero e Alessio. Prima mercanti a Firenze, di comune accordo, sul monte Senario, si consegnarono nelle mani della beata Maria, istituendo l’Ordine sotto la regola di sant’Agostino. Vengono commemorati insieme nel giorno in cui si tramanda che Alessio, il più longevo, sia morto centenario.

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