don Luigi Maria Epicoco – Novena a San Giuseppe – Ottavo Giorno

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“Il respiro si fa corto. Gli occhi cominciano a non vedere bene. Siamo giunti al capolinea Giuseppe. Tutto il tuo lavoro, tutto il tuo amore, tutta la tua vita sta giungendo all’ultimo grande passo, quello della morte. Gesù si avvicina al tuo letto e decide di prenderti fra le sue braccia.

Ti solleva come un bambino. Quando si diventa anziani si torna un po’ bambini. Poggi la tua testa sul suo petto. Senti i battiti del suo cuore. Maria piange e ti sorride. Ti bacia la fronte, e d’un tratto ti accorgi quale grande onore hai avuto a passare la tua vita occupandoti di loro due. Glielo dici. Tu Giuseppe hai rinunciato ai tuoi sogni e Dio ti ha regalato il Suo sogno. Ti senti un po’ in colpa perché vorresti avere un po’ paura.

E’ giusto avere un po’ paura della morte. Ma come si può avere paura morendo fra le braccia di Gesù e Maria? Nei secoli la tua morte sarebbe stata ricordata come una “morte santa”, la prima. Gesù si avvicina al tuo orecchio e ti sussurra che ti vuole bene. Poi come un dolce comando ti dice: “Vai pure papà”.

E il tuo respiro prende il volo verso il cielo. A Dio Giuseppe. A Dio…

Grazie per la tua vita e per il tuo Si”.

 Salve Custode del Redentore
e Sposo della Vergine Maria.
A te Dio affidò il Suo Figlio.
In te Maria ripose la Sua fiducia.
Con te Cristo diventò uomo.
O beato Giuseppe,
mostrati padre anche per noi,
e guidaci nel cammino della vita.
Ottienici Grazia, Misericordia e Coraggio,
e difendici da ogni male. Amen

don Luigi Maria Epicoco

San Giuseppe, è lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù, e nella Bibbia è definito come uomo Giusto. Fu dichiarato patrono della Chiesa universale dal beato Pio IX l’8 dicembre 1870.
La Novena è una preghiera devozionale che va ad incidere sul rapporto di amicizia che ciascuno di noi può e deve avere con i santi del cielo.

San Giuseppe si può “pregare” quindi per chiedere aiuto sul lavoro, in famiglia, sulle case e per una buona morte.

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La novena a San Giuseppe è da recitare per nove giorni consecutivi a partire dal 10 marzo (in preparazione alla festa di San Giuseppe del 19 marzo) o dal 22 aprile (in preparazione alla festa di San Giuseppe Lavoratore del 1 maggio) o tutte le volte che si desidera esprimere la propria devozione a San Giuseppe o si desidera chiedere una grazia al Signore per intercessione del Santo o per dire grazie a San Giuseppe per le grazie già ricevute.
Le novene devono essere recitate per nove giorni consecutivi senza interruzioni; se un giorno ci si dimenticasse di recitarle, è necessario ricominciare da capo, non perché siano formule magiche, ma per esercitare la nostra costanza e fedeltà nella preghiera. (Fonte)