Piotr Zygulski – Commento al Vangelo del 8 Dicembre 2019

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La seconda domenica di Avvento questโ€™anno รจ lโ€™8 dicembre; per questo motivo รจ stato concesso alle diocesi italiane di poter utilizzare nelle celebrazioni eucaristiche i testi liturgici della solennitร  dellโ€™Immacolata Concezione. Questo dogma, strettamente legato alla dottrina agostiniana del peccato originale, non ha fondamenti espliciti nei brani evangelici, sempre essenziali nel menzionare Maria, della cui infanzia tutto si tace.

In questa solennitร  si legge il vangelo dellโ€™annunciazione dellโ€™angelo a Maria, narrato solamente da Luca. Nel passo che precede quello odierno si raccontava la straordinaria annunciazione dellโ€™angelo Gabriele a Zaccaria sino alla nascita di Giovanni, il futuro Battezzatore; Zaccaria viene invitato a ยซnon temereยป (me phobou, Lc 1,13) e lui esplicita la sua perplessitร  dovuta allโ€™etร  avanzata sua e della moglie Elisabetta.

Per una persona eccezionale, unโ€™annunciazione eccezionale

Con un abile parallelismo, lโ€™evangelista costruisce la narrazione teologica dellโ€™annunciazione a Maria, mostrandone unโ€™eccezionalitร  ancora maggiore rispetto a quanto avvenuto con gli anziani Zaccaria ed Elisabetta, questโ€™ultima menzionata al termine per imparentare le due scene.

Per entrambe le occasioni, Luca dice che lโ€™angelo Gabriele โ€“ quello del ยซtempo della fineยป (Dn 8,17), cioรจ della pienezza della storia โ€“ non semplicemente โ€œappareโ€ ma viene precisamente inviato (apostellล) da Dio.

Nel vangelo di oggi, perรฒ, รจ direttamente Maria, la vergine, a ricevere nella ยซcittร ยป di Nazareth โ€“ un piccolo villaggio di un centinaio di abitanti, mai menzionato prima nella Bibbia โ€“ la lieta notizia della propria gravidanza non solo di un uomo ยซgrande davanti al Signoreยป (Lc 1,15), ma proprio del ยซFiglio dellโ€™Altissimoยป (Lc 1,32).

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Il saluto che lโ€™angelo riserva a Maria รจ maggiore di quello che era stato rivolto a Zaccaria: Zaccaria rimase chiuso in sรฉ stesso e incapace di comunicare perchรฉ, nonostante la rassicurazione, non credette allโ€™angelo; non ne fece direttamente esperienza sino allโ€™approvazione del nome โ€œineditoโ€ Giovanni, scelto da Elisabetta sulla base dellโ€™annuncio dellโ€™angelo. Maria invece, vivendo il suo stupore โ€“ si precisa per le โ€œparoleโ€ dellโ€™angelo, e non tanto per lโ€™angelo in sรฉ โ€“ con lo Spirito che era in lei, decide di mettersi in cammino, di aprirsi, di comunicare.

Le tinte sfumate sono caratteristiche dello stile lucano, che nondimeno attinge al repertorio del Primo Testamento; come, ad esempio, il riferimento al โ€œfare ombraโ€ (episkiazรณ) dellโ€™Altissimo, in Lc 1,35, che rievoca Es 40,35 (ยซla nube dimorava su di essa [la tenda del convegno]ยป) e i Sal 90,4 (ยซti coprirร  con le sue penneยป) e 139,8 (ยซproteggi il mio capoยป).

Cosรฌ come tutto sembra compimento anche delle profezie di Natan sul re Davide, dove si parla della stabilitร  eterna del suo ยซtronoยป (2Sam 7,13.15-16) e del fatto che Dio assicura: ยซIo gli sarรฒ padre ed egli mi sarร  figlioยป (2Sam 7,14), rendendo quellโ€™uomo ยซgrande, poichรฉ una casa farร  a te il Signoreยป (2Sam 7,9).

Il compimento implica un certo rovesciamento: se Davide ha il titolo onorifico di โ€œfiglio di Dioโ€ in quanto re di Israele, Gesรน ha un ruolo messianico in quanto Figlio di Dio, ma in unโ€™accezione ancora piรน forte rispetto a quello riservato al suo predecessore, concepito piรน ordinariamente da un uomo e da una donna. In questo modo, seguendo la creativitร  dello Spirito, anche lo stesso evangelista fonde in questo dialogo speciale il tema messianico e lโ€™eccezionale novitร  che si sprigiona dallโ€™interezza dellโ€™evento cristiano, superando addirittura la grandezza del profeta Giovanni Battista e quella del re Davide.

Dio fa il primo passo

Lโ€™uditorio ellenistico di Luca conosceva i semidei della mitologia greca, nati da donne o ninfe messe incinte dagli dรจi dellโ€™Olimpo; per evitare fraintendimenti, pertanto, come abbiamo visto, la teologia dellโ€™incarnazione dellโ€™evangelista preferisce ricollegarsi e confrontarsi con i modelli biblici.

Se giร  Paolo scriveva ai Romani che Gesรน รจ discendente di Davide e dichiarato Figlio di Dio per mezzo dello Spirito Santo (Rm 1,3-4), Luca โ€“ seguendo la tradizione della verginitร  di Maria โ€“ permette di precisare che Gesรน รจ Figlio di Dio da sempre, e non da un momento della sua vita, sia esso la risurrezione o il battesimo, come avrebbero sostenuto i cosiddetti โ€œadozionistiโ€.

Il centro di tutto ciรฒ รจ pertanto cristologico, nel senso che si sottolinea che Gesรน scaturisce proprio dallโ€™Eterno Dio, la cui Potenza รจ pienamente allโ€™opera nella storia di Israele, rappresentata anche come โ€œfigura corporativaโ€ da Maria; nome tra lโ€™altro piuttosto diffuso allโ€™epoca, dal momento che era portato da ben due delle mogli di Erode Antipa.

In quella scena non erano presenti testimoni e tutto si svolge nellโ€™intimitร  del dialogo tra Maria e lโ€™inviato di Dio: in quellโ€™incontro la donna acquista consapevolezza che il primo passo nella sua storia lo ha giร  compiuto Dio, lui solo รจ allโ€™origine, lui solo ha scelto di visitarla, prima che lei potesse visitare Elisabetta. รˆ tuttavia un passo indietro, un ritirarsi, un farci spazio perchรฉ noi possiamo fargli spazio nella gratitudine. A Maria infatti spetta la libertร  di rispondere con la sua vita che accoglie la vita stessa, dono libero dellโ€™Altissimo.

Egli ora desidera farsi personalmente e compiutamente presente nella storia, nella piccolezza e nella gioia piรน grande condivisa tra il cielo e la terra. Cosรฌ il dato fisiologico della verginitร  di Maria โ€“ tutta desiderosa di portare a compimento la vita propria e altrui โ€“ รจ per Luca il segno che rafforza la realtร  fondamentale di Gesรน che, da sempre, รจ in grembo allโ€™eternitร  di Dio, prima di affidarsi alla custodia mariana. Essa puรฒ dare carne a questa grandezza che germoglia nella sua feconditร .

Maria la puรฒ rendere pienamente umana: per questo Dio scommette sulla sua libertร  consapevole di fare unโ€™esperienza tangibile di pienezza, perchรฉ tutta la sua Parola, nella sua interezza, possa essere connaturale a noi.

Dio si fida della capacitร  dellโ€™uomo e della donna di amare concretamente: questa realtร , se accolta con tutto il nostro corpo, genera stupore, mette in cammino la nostra umanitร  e diffonde ovunque gioia, perchรฉ Dio desidera essere integralmente presente in mezzo a noi.

Nodi esegetici

Invito a soffermarsi su tre punti:

1. Come rendere il saluto dellโ€™angelo? Se la Vulgata traduce ยซAve, gratia plenaยป, lโ€™edizione precedente della CEI del 1974 recitava ยซTi saluto, o piena di graziaยป; ora invece troviamo ยซRallรจgrati, piena di graziaยป (Lc 1,28). Luca scrive chaire kecharitลmenฤ“, con unโ€™allitterazione molto elegante in lingua greca tra le due parole; anzichรฉ lโ€™ebraico shalลm, lโ€™evangelista sceglie il saluto greco piรน comune chaire, che ha una sfumatura gioiosa (chara significa appunto gioia).

Tra lโ€™altro, nella traduzione del Primo Testamento della LXX, in lingua greca, รจ spesso associato alla โ€œFiglia di Sionโ€, che rappresenta la comunitร  dei fedeli, invitata a fare festa proprio per il fatto che Dio รจ dalla sua parte, รจ presente in mezzo a lei e le manderร  il re tanto atteso.

La seconda parte del saluto โ€“ kecharitลmenฤ“, grammaticalmente un participio perfetto medio-passivo โ€“ ha una sfumatura di un qualcosa nel passato che ha dato vita a un cambiamento che perdura nel presente.

Charis รจ la grazia, nel senso di graziositร : bellezza, bontร , benevolenza, gentilezza, dono, benedizione, ma pure gratitudine; ecco allora che kecharitลmenฤ“ sottolinea che, nella gratuitร , lo sguardo bello e buono di Dio ha investito Maria, lโ€™ha riempita, lโ€™ha trasformata.

Tutto lโ€™amore di Dio ha reso quella donna una persona diversa: la madre di Dio stesso, cioรจ della Parola di Dio che porta nel suo ventre, che inizia a prendere le forme di quella nuova realtร  โ€“ Gesรน รจ propriamente la grazia โ€“ radicalmente altra eppure cosรฌ intimamente legata a lei. Lโ€™esegeta Gรฉrard Rossรฉ traduce: ยซRallegrati, trasformata dalla graziaยป.

2. Ci sono esegeti che speculano sulla differenza tra le reazioni di Zaccaria (ยซcome posso conoscere questo?ยป, Lc 1,18) e Maria (ยซcomโ€™รจ possibile?ยป, Lc 1,34), sostenendo che, nella prima, vi sarebbe la pretesa di un segno, mentre, nella seconda, si tratterebbe solamente di curiositร . Ciรฒ non significa affatto che Maria non sapesse che per avere figli รจ necessario unirsi al marito, nรฉ che avesse fatto chissร  quale โ€œvoto di verginitร โ€ segreto, come ipotizzato dai testi apocrifi.

Queste battute devono essere intese come funzionali alla narrazione, con uno schema piuttosto diffuso in racconti veterotestamentari che iniziano con unโ€™apparizione, proseguono con la reazione di paura umana (in questo caso viene detto anche a Maria di ยซnon temereยป, benchรฉ non avesse timore), poi viene offerto un messaggio (annuncio di una nascita, nome e missione del figlio), lโ€™uomo pone unโ€™obiezione e, infine, il segno risponde alle perplessitร .

Per un altro esempio, si pensi alla terra e alla discendenza promesse in Gn 15 ad Abramo, che domanda: ยซSignore mio Dio, come potrรฒ sapere che ne avrรฒ il possesso?ยป.

Nel caso di Luca con Maria, esplicitare che non ha avuto rapporti sessuali โ€“ tradizione (forse di origine siriana) conosciuta anche da Matteo, ma non da Paolo, nรฉ da Marco nรฉ nellโ€™ambiente giovanneo โ€“ dovrebbe riuscire a fare ancora piรน spazio allโ€™intervento di Dio nella storia e a preparare la rivelazione dello Spirito (in ebraico la Ruah, di genere femminile) non tanto quale inseminatore biologico maschile, quanto potenza divina creativa che accompagna il Figlio dallโ€™origine sino alla Chiesa.

ย 3. ยซEcco la Serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaยป (Lc 1,38). Il titolo โ€œservo del Signoreโ€ รจ attribuito ai grandi personaggi del Primo Testamento che hanno servito Dio nel suo Popolo. In questo modo lโ€™evangelista Luca colloca Maria tra di essi, accanto ai profeti, al re Davide, a Mosรจ e ad Abramo. Insomma, non รจ una risposta di rassegnata remissivitร ; tuttโ€™altro: รจ la gioiosa consapevolezza della responsabilitร  della missione storica che รจ chiamata a portare a compimento. Insomma, per una traduzione dinamica in lingua corrente proporrei: ยซChe onore! Non vedo lโ€™ora, lo desidero tanto e sono pronta!ยป.

Commento a cura di:

Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia allโ€™Universitร  di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Universitร  di Perugia e in Ontologia Trinitaria allโ€™Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente รจ dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร  dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.


Letture della
II DOMENICA DI AVVENTO โ€“ ANNO A
IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA โ€“ Solennitร 
Colore liturgico: VIOLA

Prima Lettura

Porrรฒ inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.Dal libro della Gรจnesi

Gen 3,9-15.20

[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamรฒ e gli disse: ยซDove sei?ยป. Rispose: ยซHo udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perchรฉ sono nudo, e mi sono nascostoยป. Riprese: ยซChi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?ยป. Rispose l’uomo: ยซLa donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiatoยป. Il Signore Dio disse alla donna: ยซChe hai fatto?ยป. Rispose la donna: ยซIl serpente mi ha ingannata e io ho mangiatoยป.

Allora il Signore Dio disse al serpente:

ยซPoichรฉ hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici!

Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrรฒ inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerร  la testa e tu le insidierai il calcagnoยป.

L’uomo chiamรฒ sua moglie Eva, perchรฉ ella fu la madre di tutti i viventi.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 97 (98)

R. Cantate al Signore un canto nuovo, perchรฉ ha compiuto meraviglie.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perchรฉ ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si รจ ricordato del suo amore,
della sua fedeltร  alla casa d’Israele. R.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.

Seconda Lettura

In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesรฌni
Ef 1,3-6.11-12

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesรน Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.

In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella caritร ,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesรน Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontร ,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.

In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinatiย – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontร ย –
a essere lode della sua gloria,
noi, che giร  prima abbiamo sperato nel Cristo.

Parola di Dio

Vangelo

Ecco, concepirai un figlio e lo darai alla luce.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittร  della Galilea, chiamata Nร zaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ยซRallรจgrati, piena di grazia: il Signore รจ con teยป.

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: ยซNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesรน.

Sarร  grande e verrร  chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darร  il trono di Davide suo padre e regnerร  per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrร  fineยป.

Allora Maria disse all’angelo: ยซCome avverrร  questo, poichรฉ non conosco uomo?ยป. Le rispose l’angelo: ยซLo Spirito Santo scenderร  su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirร  con la sua ombra. Perciรฒ colui che nascerร  sarร  santo e sarร  chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla รจ impossibile a Dioยป.

Allora Maria disse: ยซEcco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaยป. E l’angelo si allontanรฒ da lei.

Parola del Signore

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