A una domanda in genere non ci si aspetta in risposta un’altra domanda. Eppure รจ ciรฒ che fanno i due discepoli โ innanzitutto discepoli del Battista โ a Gesรน, il quale aveva domandato loro che cosa cercassero. Non tanto “chi”, bensรฌ “che cosa”: quale desiderio muove la loro ricerca, cosa li attrae, a cosa aspirano.
Perรฒ i discepoli sono davvero precipitosi; per il momento non sono in grado di affrontare il quesito. Si buttano a chiedere la residenza di Gesรน. Il lettore del prologo del Quarto Vangelo dovrebbe giร sapere la risposta: la sua, piรน che una dimora rigida, รจ una tenda collocata in noi. Ma anche noi cerchiamo di non essere troppo precipitosi, e seguiamo l’invito a venire e a vedere. Per comprendere che la tenda di Dio รจ smontabile e rimontabile, il primo passo รจ smontarci noi.
Il “venire” รจ quel desiderio che si fa cammino: per capire cosa ci smuove, occorre seguire il percorso e identificare la direzione. Una volta scoperta si puรฒ vedere: la stessa strada, ma con una maggiore consapevolezza; la stessa dimora, ma con un coinvolgimento attivo, dall’interno. Non piรน una curiositร anagrafica o una coordinata geografica, ma un “luogo” dove รจ bello stare. Anzi, รจ proprio lรฌ che indica quel desiderio.
La domanda di Gesรน e quella dei discepoli, nel cammino, diventano risposta vissuta, pronta per essere testimoniata. Ma guai a imporre quella testimonianza, a farla studiare irrigidita a memoria, a insegnarla al di fuori dell’esperienza che con-duce, che guida insieme, che si fa un mutuo accompagnarsi sino allo sguardo fisso.
Cioรจ ti fa scoprire sulla tua pelle che ciรฒ che ti ha smosso, che ti ha fatto uscire, che ti ha messo in cammino, per quanto di coccio tu sia, รจ pur sempre l’amore che qualcuno ti ha donato e che in fin dei conti non ti ha mai abbandonato.
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Commento a cura di:

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
Abbiamo trovato il Messia.
