Commento a cura di:

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
Benedicendo Giuseppe e Maria, Simeone culmina la sua profezia accennando a un qualcosa di violento e scandaloso. Quel bimbo รจ la pietra scartata su cui si puรฒ inciampare, ma รจ anche la pietra che diviene testata d’angolo.
ร lรฌ per far cadere approfittatori, prepotenti e prevenuti. ร lรฌ soprattutto per rialzare, per risorgere, per farci risorgere nella nostra conversione. Di fronte a lui, come in un chiaroscuro, i ragionamenti emergono per contrasto. Menziona il cuore, perchรฉ era considerato la sede del pensiero, della mente, della testa. Tutte le doppiezze vengono recise con violenza: le ostilitร , le resistenze, i rifiuti chiaramente vengono a galla.
Passano per la limpidezza di un corpo che ha scelto โ contro ogni voce ostile โ di accogliere. Il contrasto รจ bruciante, tagliente, trafiggente. Lรฌ sta il dolore di chi si coinvolge carnalmente nella misericordia proposta da Gesรน: nella propria carne soffre ogni rifiuto come se fosse rivolto a sรฉ, perchรฉ nulla ha rifiutato di ciรฒ che si affaccia su di noi.
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Ogni insulto a esseri umani, ogni maltrattamento di esseri senzienti, ogni ferita verso la creazione รจ una mutilazione del nostro corpo. Avendo scelto come Maria di legarci al Cristo, condividiamo lo stesso destino del rifiuto, della caduta e della Resurrezione dell’intero universo.
