La preghiera del fariseo non รจ da disprezzare, tutt’altro. E allora perchรฉ il peccatore fu giustificato “a differenza” dell’uomo giusto e devoto?
Forse, come ipotizza Amy Jill-Levine, quel termine potrebbe essere tradotto con “accanto a” o “a causa di”: entrambi furono giustificati, e anzi il peccatore ladro โ che non esprime nemmeno un cenno di pentimento โ lo fu grazie al bene dell’onesto fariseo. Insomma: le parole del fariseo giusto non andrebbero lette come un vanto arrogante e ipocrita, ma piuttosto come espressione della sua aperta gratitudine.
Non era una parabola moralistica โ anche se lo diventรฒ pochi anni dopo โ ma piuttosto sulla solidarietร , la riconoscenza e l’intercessione. Come il male di uno puรฒ ripercuotersi su molti, cosรฌ il bene di un fariseo onesto puรฒ andare ad aiutare persino un disonesto pubblicano.
ยซSe lโinterpretazione non fa nascere in noi ulteriori domande, se non ci incita a continuare a discutere su quel tema, se crea unโimmagine pulita e ordinata, dobbiamo tornare indietro e rileggere la storiaยป โ scrive la Levine โ ยซla parabola ci deve turbare. Se la ascoltiamo e non ci sentiamo turbati c’รจ qualcosa che non quadra nella nostra morale [โฆ]. Se lo facciamo, potremmo avvicinarci di piรน a Gesรนยป.
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia e in Filosofia ha conseguito il dottorato in Ontologia Trinitaria – Teologia all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI). ร socio ordinario dell’Associazione Teologica Italiana. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain”. ร docente nelle scuole secondarie della Liguria e di Teologia Fondamentale all’ISSRM di Foggia. ร un Piccolo Fratello dell’Accoglienza.
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
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