Oggi contemplo quel tacere eloquente dei discepoli, quando Gesรน domandรฒ loro di esplicitare di cosa avessero discusso. ร un silenzio che mostra consapevolezza, vergogna, ammissione di colpa. Resto lรฌ.
Rimango un poco sui miei errori, sulla mia lingua che non ho tenuto a freno quando avrei dovuto, sulle persone che ho calpestato nel mio parlare in vario modo ponendomi in una luce migliore rispetto a loro.
E noto che nondimeno Gesรน non rimprovera esplicitamente i discepoli per essersi contesi il primato, nรฉ irride il loro desiderio di essere primi. Non alimenta sensi di colpa paralizzanti; giร in quel tacere esprimono tutta la loro tristezza di aver ragionato in modo lontano dalla buona notizia, la quale preferisce gli ultimi ai primi.
Ecco allora che Gesรน si limita ad annunciarla ancora una volta, con un esempio pratico concreto di vera accoglienza degli ultimi. Non รจ impossibile accoglierli, e quindi non รจ neppure impossibile accogliere la pienezza di Dio che abita proprio in mezzo a quegli ultimi.
Chi ama gli ultimi per primo, quello ha il vero primato: chi per amore fa un passo indietro, perchรฉ l’altro possa farne uno avanti a noi.
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Commento a cura di:

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.
