Piotr Zygulski – Commento al Vangelo del 22 Novembre 2020

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Commento a cura di:

Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia allโ€™Universitร  di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Universitร  di Perugia e in Ontologia Trinitaria allโ€™Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente รจ dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร  dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.


Ho conosciuto non troppo tempo fa una signora che si diceva molto devota a Gesรน Eucaristia, non si perdeva una adorazione nรฉ una messa feriale. Era in crisi per la sospensione delle celebrazioni lo scorso lockdown. โ€œNon posso piรน incontrare il mio Gesรน!โ€. Il suo parroco le ha chiesto perchรฉ non venisse magari una volta alla Caritas, per incontrarlo nei poveri, che sono triplicati in questo momento difficile. โ€œEh no, sai, non so, non mi fido, non si lavano, puzzano…โ€.

Insomma, alla fine quella donna ha ammesso di non riuscire a riconoscere Gesรน nei poveri. โ€œNel tabernacolo sรฌ, ma nei poveri non ci credo tanto…โ€. Tutta quell’Eucaristia rimaneva chiusa lรฌ. La sua non era fame di comunione intima, quanto piuttosto di ostie, di riti, di qualcosa che poteva scomodarla esternamente sino al punto di restare in ginocchio per un quarto d’ora intero. Ma senza neppure regalare un cenno di sorriso al bisognoso in fila per il suo pacco alimentare.

In fondo il suo era un Gesรน di comodo, come quello di un crocifisso di plastica o d’oro appeso al collo, senza un minimo gemito della carne. L’Evangelo questa domenica raggiunge anche lei e tutti noi: se siamo allenati a incontrare Gesรน e a riconoscerlo in Chiesa, a maggior ragione lo troviamo in ogni fragilitร , debolezza, bisogno umano autentico. Paradossalmente gli amici non cristiani riescono a vedere meglio di tanti credenti l’ipocrisia di chi si costruisce un Gesรน di comodo, disincarnato, staccato dalla vita.

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Se Gesรน affascina tanti, ancora oggi, รจ per questa richiesta scomoda di incontrarlo non tanto in Chiesa, quanto piuttosto in quei piccoli dei quali ha proclamato la benedizione. Sono loro che davvero regnano nel Regno. Gesรน regna in loro: nei piccoli, nei deboli, dei poveri. Questa sarebbe tra l’altro la lezione della carne del Crocifisso: non aver paura della carne del fratello, perchรฉ lรฌ incontri compiutamente il perdono di Dio.

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