La liturgia oggi ci propone la festa di San Matteo apostolo ed evangelista. Eppure nella chiesa cattolica oggi, proprio per rendere meglio ragione della sua testimonianza, si ammette senza timore che il Matteo apostolo al banco delle imposte รจ un altro Matteo rispetto a quel Matteo che lo ha descritto, nella pagina di vangelo, al banco delle imposte. Abbiamo quindi una festa duplice, al quadrato: Matteo apostolo e Matteo evangelista; nondimeno il secondo si richiama al primo, legati da una forte consonanza spirituale.
Il vangelo matteano รจ il piรน attento alla continuitร con le tradizioni, con le profezie e con la vita dell’intero popolo di Israele. Al contempo vive una progressiva consapevolezza che proprio dalle sue frontiere, da chi ne รจ ai margini, da chi รจ stanco e oppresso sta nascendo qualcosina di nuovo. Lรฌ tutti i popoli convergeranno da ogni dove. Gesรน รจ soprattutto in servizio in questa periferia del Popolo ebraico, perchรฉ chi per qualche motivo era messo ai suoi margini ora possa sentirsi partecipe assieme agli altri.
E cosรฌ rende finalmente giusti anche molti degli ingiusti: curandoli, fasciando le loro ferite, sanando le ingiustizie che hanno generato. Non ci sia spazio per le gelosie: la sua convivialitร a pranzo e a cena non รจ mondanitร , bensรฌ una infermeria โ un โospedale da campoโ, direbbe papa Francesco โ rivolta ai bisognosi, anche e soprattutto se ricchi materialmente. Essi necessitano solamente di uno sguardo proprio rivolto a loro o di una parola pronunciata con intensitร per potersi decidere in una relazione sana e santa, non ammorbata da logiche di potere egoistico.
Commento a cura di:

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
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