Mentre gli altri ne ignorano il nome, ma perlomeno lo identificano con l’estrema sofferenza dei profeti Elia e Giovanni Battista, i cristiani fanno presto a dire โCristoโ, ma il loro stereotipo spesso offusca la realtร dell’identitร di Gesรน.
ร il caso di Pietro, che risponde in modo corretto, ma catechistico, alla domanda su chi sia Gesรน: appunto, il Cristo. Eppure nella prospettiva dell’evangelista Marco il discepolo Pietro non si merita alcuna lode, alcun incarico speciale, alcuna ricompensa per la sua attestazione. Non vuole che Pietro si monti la testa per una definizione azzeccata.
Dal punto di vista formale puรฒ essere ineccepibile, ma in sostanza? Cosa intende in pratica con questa parola che, in teoria, tutti i cristiani conoscono? ร solo una ruffianata per far contento Gesรน o ci si crede davvero alla completa umanitร di Gesรน, accettando tutte le sfaccettature dolorose della vita, a partire dalle quali fiorisce il Risorto?
Dobbiamo riconoscere che svariati amici atei, agnostici, o che non si dicono cristiani nรฉ conoscono il termine โMessia/Cristoโ, possono offrirci occhi per guardare alla realtร da un’altra prospettiva, piรน personale e meno definitoria, meno scontata, che non si scandalizza per la tenerezza, per la fragilitร , per la sofferenza.
Non queste, bensรฌ sono le facili risposte pronte a rivelarsi un grave ostacolo al godimento dello sguardo di Dio sugli uomini. Incarnata invece nel dialogo della vita, la sostanza della relazione che viviamo con Gesรน splenderร veramente nella forma di ciรฒ che testimoniamo.
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Commento a cura di:

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
Tu sei il Cristo …. Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.
