l misterioso “segno di Giona” viene interpretato dall’evangelista Luca come strettamente legato alla predicazione della Parola di Dio, e quindi nuovamente all’ascolto e alla messa in pratica. ร infatti come vedevamo giร nei brani dei giorni precedenti: il buon samaritano, Marta e Maria, i pregiudizi che ostacolano l’ascolto e la beatitudine per chi vive la Parola.
Qui la provocazione รจ per coloro che chiedono altri miracoli prima di decidersi a cambiare vita. A loro non basta la predicazione di Salomone, che destรฒ l’attrazione persino della Regina del Sud. A loro non basta la predicazione di Giona, che fu segno per gli abitanti di Ninive. A loro non basta neppure la predicazione di Gesรน.
Notiamo anche qui pertanto un atteggiamento di chiusura, di sfida, di pregiudizio. Di fronte a chi non vuol proprio sentire, anche Gesรน fa ben poco. Di fronte alle trappole delle false alternative preimpostate, Gesรน decisamente si sottrae. Non scende ai loro giochi, non soddisfa la loro voglia di spettacoli eclatanti, non si lascia strumentalizzare. Ha mostrato tutto quando era necessario; ora non piรน. Si rifiuta di dare altri segni che comunque non sarebbero mai neppure visti da chi ha gli occhi foderati di prosciutto.
Porta solamente la Parola di Dio: porta cioรจ la sua persona, sรฉ stesso, un uomo piรน grande del profeta Giona, che nondimeno fu sufficiente per la conversione di un’intera cittร . Porta sรฉ stesso, in grado di alitare lo Spirito Santo sull’intero universo.
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Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
