โMadre della Chiesaโ non รจ un nuovo strano devozionismo mariano che si aggiungerebbe a tanti altri, bensรฌ l’occasione per riflettere sulla Chiesa che siamo, che viviamo, che amiamo, a volte a fatica e con dolore. Il Quarto Vangelo raffigura la nascita della Chiesa non solamente con il brano del Cenacolo che abbiamo letto ieri, ma giร prima, sotto la Croce, nel reciproco accogliersi tra diversitร che si donano l’un l’altra nell’amore: un uomo e una donna, una madre e un figlio, una affinitร elettiva e una biologica.
C’รจ una profonda unitร che puรฒ darsi solamente nella pluralitร ospitata, accolta, amata. Questo รจ il germoglio della Chiesa: un dono che viene alimentato dalla vita che sempre zampilla dal costato di Cristo in Croce. Nell’Ora della prova piรน dolorosa qualcuno ha deciso di restare sino in fondo. E, nonostante tutto, ha scelto il coraggio di accogliere e di farsi accogliere. Ecco perchรฉ la Chiesa รจ vera se osa la diversitร , se osa l’intimitร , se osa l’ospitalitร spalancando le porte della propria casa nel momento decisivo.
La Donna, stando sotto la Croce, diventa crocevia di tutto ciรฒ: di antico e nuovo, di cristianesimo e giudaismo, di istituzione e carisma. Lo spazio vuoto che custodisce generativamente questa diversitร nell’unitร dello Spirito รจ tutta per noi. Per questo ha un volto personale: รจ Donna e, nel suo silenzio accogliente, accoglie consapevolmente la possibilitร di essere Madre. Madre dell’unico Dio che muore per amore e quindi Madre del trafitto Corpo di Cristo, che รจ la nostra syn-agoga, ciรฒ che ci riunisce insieme: ekklesรญa, Chiesa.
Madre proprio per noi, chรฉ viviamo la sua accoglienza diventando Chiesa: diventando Maria.
Commento a cura di:

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Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
