Papa Francesco – Visita Pastorale a Loppiano (Firenze)

Data:

- Pubblicitร  -

INCONTRO CON LA COMUNITร€ DEL MOVIMENTO DEI FOCOLARI

DISCORSO DEL SANTO PADRE

Sagrato del Santuario Maria Theotokos a Loppiano (Firenze)
Giovedรฌ, 10 maggio 2018

https://youtu.be/9Gsl3uOLIIQ

Cari Fratelli Vescovi,
Autoritร ,
e tutti voi,

grazie per la vostra accoglienza! Vi saluto tutti e ciascuno, e ringrazio Maria Voce per la sua introduzioneโ€ฆ chiara, tutto chiarissimo! Sรฌ vede che ha le idee chiare!

Sono molto contento di trovarmi oggi in mezzo a voi qui a Loppiano, questa piccola โ€œcittร โ€, nota nel mondo perchรฉ รจ nata dal Vangelo e del Vangelo vuole nutrirsi. E per questo รจ riconosciuta come propria cittร  di elezione e di ispirazione da tanti che sono discepoli di Gesรน, anche da fratelli e sorelle di altre religioni e convinzioni. A Loppiano tutti si sentono a casa!

- Pubblicitร  -

Ho voluto venire a visitarla anche perchรฉ, come sottolineava colei che ne รจ stata lโ€™ispiratrice, la serva di Dio Chiara Lubich, vuole essere unโ€™illustrazione della missione della Chiesa oggi, cosรฌ come lโ€™ha tracciata il Concilio Ecumenico Vaticano II. E mi rallegro di dialogare con voi per mettere sempre piรน a fuoco, in ascolto del disegno di Dio, il progetto di Loppiano a servizio della nuova tappa di testimonianza e annuncio del Vangelo di Gesรน a cui lo Spirito Santo oggi ci chiama.

Io conoscevo le domande, si capisce! E adesso rispondo alle domande. Le ho inserite qui tutte.

Prima Domanda

Padre Santo buongiorno, abbiamo appena sentito Maria Voce parlare di una legge di Loppiano: lโ€™amore scambievole, il comandamento nuovo del Vangelo. E in questi anni lo abbiamo preso molto sul serio e abbiamo cercato di far sรฌ che non fosse soltanto un impegno privato, ma un impegno collettivo, di tutti. Che su questo impegno di vivere lโ€™amore scambievole, si fondasse Loppiano; tanto รจ vero che, ancora nel 1980, un poโ€™ di anni fa, quando eravamo un poโ€™ piรน giovani, e tante persone cโ€™erano allora – e sono qui oggi -, Chiara ci ha proposto di fare un vero e proprio patto: cioรจ di scriverlo questo impegno, e di firmarlo. E questo lo rinnoviamo ogni giorno, e lo proponiamo alle persone che vengono, fosse anche per un giorno solo, perchรฉ รจ solo cosรฌ che si diventa cittadini di Loppiano.

Santo Padre, vivere il comandamento nuovo รจ il punto di partenza della nostra vita cristiana e ne รจ anche il punto di arrivo: il traguardo a cui vogliamo tendere.

Dopo il periodo della fondazione vissuto con Chiara, ci troviamo adesso a vivere una fase nuova. รˆ forse passato per qualcuno il tempo dellโ€™entusiasmo; รจ senzโ€™altro piรน difficile individuare le vie da percorrere per dare incarnazione alla profezia degli inizi. Come vivere, Santo Padre, questo momento?

Papa Francesco

La prima domanda me la ponete voi, โ€œpionieriโ€ di Loppiano, che per primi, piรน di 50 anni fa, e poi via via nei decenni successivi, vi siete lanciati in questa avventura, lasciando le vostre terre, le vostre case e i vostri posti di lavoro per venire qui a spendere la vita e realizzare questo sogno. Prima di tutto grazie, grazie per quello che avete fatto, grazie per la vostra fede in Gesรน! รˆ Lui che ha fatto questo miracolo, e voi [avete messo] la fede. E la fede lascia che Gesรน operi. Per questo la fede fa miracoli, perchรฉ lascia il posto a Gesรน, e Lui fa miracoli uno dietro lโ€™altro. La vita รจ cosรฌ!

A voi โ€œpionieriโ€, e a tutti gli abitanti di Loppiano, mi viene spontaneo ripetere le parole che la Lettera agli Ebrei rivolge a una comunitร  cristiana che viveva una tappa del suo cammino simile alla vostra. Dice la Lettera agli Ebrei: ยซRichiamate alla memoria quei primi giorni: dopo aver ricevuto la luce di Cristo, avete dovuto sopportare una lotta grande e penosa [โ€ฆ]. Infatti [โ€ฆ] avete accettato con gioia di essere privati delle vostre sostanze, sapendo di possedere beni migliori e duraturi. Non abbandonate la vostra franchezza – la vostra parresia, dice -, alla quale รจ riservata una grande ricompensa. Avete solo bisogno di perseveranza – di hypomonรฉ, รจ la parola che usa, cioรจ portare sulle spalle il peso di ogni giorno -, perchรฉ, fatta la volontร  di Dio, otteniate ciรฒ che vi รจ stato promessoยป (10,32-36).

Sono due parole-chiave, ma nella cornice della memoria. Quella dimensione โ€œdeuteronomicaโ€ della vita: la memoria. Quando, non dico un cristiano, ma un uomo o una donna, chiude la chiave della memoria, incomincia a morire. Per favore, memoria. Come dice lโ€™autore della Lettera agli Ebrei: ยซRichiamate alla memoria quei primi giorniโ€ฆยป. Con questa cornice di memoria si puรฒ vivere, si puรฒ respirare, si puรฒ andare avanti, e portare frutto. Ma se tu non hai memoriaโ€ฆ I frutti dellโ€™albero sono possibili perchรฉ lโ€™albero ha delle radici: non รจ uno sradicato. Ma se tu non hai memoria, sei uno sradicato, una sradicata, non ci saranno dei frutti. Memoria: questa รจ la cornice della vita.

Ecco due parole-chiave del cammino della comunitร  cristiana in questo testo: parresia e hypomonรฉ. Coraggio, franchezza, e sopportare, perseverare, portare il peso di ogni giorno sulle spalle.

Parresia, nel Nuovo Testamento, dice lo stile di vita dei discepoli di Gesรน: il coraggio e la sinceritร  nel dare testimonianza della veritร  e insieme la fiducia in Dio e nella sua misericordia. Anche la preghiera deve essere con parresia. Dire le cose a Dio โ€œin facciaโ€, con coraggio. Pensate a come pregava il nostro padre Abramo, quando ha avuto il coraggio di chiedere a Dio di โ€œcontrattareโ€ sul numero dei giusti in Sodoma: โ€œE se fossero trenta?… E se fossero venticinque?… E se fossero quindici?…โ€ Quel coraggio di lottare con Dio! E il coraggio di Mosรจ, il grande amico di Dio, che gli dice in faccia: โ€œSe tu distruggi questo popolo, distruggi anche meโ€. Coraggio. Lottare con Dio nella preghiera. Ci vuole parresia, parresia nella vita, nellโ€™azione, e anche nella preghiera.

La parresia esprime la qualitร  fondamentale nella vita cristiana: avere il cuore rivolto a Dio, credere nel suo amore (cfr 1Gv 4,16), perchรฉ il suo amore scaccia ogni falso timore, ogni tentazione di nascondersi nel quieto vivere, nel perbenismo o addirittura in una sottile ipocrisia. Tutti tarli che rovinano lโ€™anima. Occorre chiedere allo Spirito Santo la franchezza, il coraggio, la parresia โ€“ sempre unita al rispetto e alla tenerezza โ€“ nel testimoniare le opere grandi e belle di Dio, che Lui compie in noi e in mezzo a noi. E anche nelle relazioni dentro la comunitร  occorre essere sempre sinceri, aperti, franchi, non paurosi nรฉ pigri nรฉ ipocriti. No, aperti. Non stare in disparte, per seminare zizzania, mormorare, ma sforzarsi di vivere da discepoli sinceri e coraggiosi in caritร  e veritร . Questo seminare zizzania, voi sapete, distrugge la Chiesa, distrugge la comunitร , distrugge la propria vita, perchรฉ avvelena anche te. E quelli che vivono di chiacchiericcio, che vanno sempre mormorando uno dellโ€™altro, a me piace dire โ€“ lo vedo cosรฌ โ€“ che sono dei โ€œterroristiโ€, perchรฉ sparlano degli altri; ma sparlare di qualcuno per distruggerlo รจ fare come il terrorista: va con la bomba, la butta, distrugge, e poi se ne va tranquillo. No. Aperti, costruttivi, coraggiosi in caritร .

E poi lโ€™altra parola: hypomonรฉ, che possiamo tradurre come il sotto-stare, sopportare. Il rimanere e imparare ad abitare le situazioni impegnative che la vita ci presenta. Lโ€™Apostolo Paolo con questo termine esprime la costanza e la fermezza nel portare avanti la scelta di Dio e della vita nuova in Cristo. Si tratta di tenere ferma questa scelta anche a costo di difficoltร  e contrarietร , sapendo che questa costanza, questa fermezza e questa pazienza producono la speranza. Cosรฌ dice Paolo. E la speranza non delude, (cfr Rm 5,3-5). Questo mettitelo nella testa: la speranza non delude mai! Mai delude! Per lโ€™Apostolo il fondamento della perseveranza รจ lโ€™amore di Dio versato nei nostri cuori col dono dello Spirito, un amore che ci precede e ci rende capaci di vivere con tenacia, serenitร , positivitร , fantasiaโ€ฆ e anche con un poโ€™ di umorismo, persino nei momenti piรน difficili. Chiedete la grazia dellโ€™umorismo. รˆ lโ€™atteggiamento umano che piรน si avvicina alla grazia di Dio. Lโ€™umorismo. Ho conosciuto un santo prete, impegnato fino ai capelli di cose da fare โ€“ andava, andavaโ€ฆ โ€“ ma mai smetteva di sorridere. E poichรฉ aveva questo senso dellโ€™umorismo, quelli che lo conoscevano dicevano di lui: โ€œMa questo รจ capace di ridere degli altri, di ridere di sรฉ stesso e anche di ridere della propria ombra!โ€ Cosรฌ รจ lโ€™umorismo!

La Lettera agli Ebrei invita inoltre a ยซrichiamare alla memoria quei primi giorniยป, cioรจ a riaccendere nel cuore e nella mente il fuoco dellโ€™esperienza da cui tutto รจ nato.

Chiara Lubich ha sentito da Dio la spinta a far nascere Loppiano โ€“ e poi le altre cittadelle che sono sorte in varie parti del mondo โ€“ contemplando, un giorno, lโ€™abbazia benedettina di Einsiedeln, con la sua chiesa e il chiostro dei monaci, ma anche con la biblioteca, la falegnameria, i campiโ€ฆ Lรฌ, nellโ€™abbazia, Dio รจ al centro della vita, nella preghiera e nella celebrazione dellโ€™Eucaristia, da cui scaturisce e si alimenta la fraternitร , il lavoro, la cultura, lโ€™irradiazione in mezzo alla gente della luce e della energia sociale del Vangelo. E cosรฌ Chiara, contemplando lโ€™abbazia, รจ stata spinta a dar vita a qualcosa di simile, in forma nuova e moderna, in sintonia col Vaticano II, a partire dal carisma dellโ€™unitร : un bozzetto di cittร  nuova nello spirito del Vangelo.

Una cittร  in cui risalti innanzitutto la bellezza del Popolo di Dio, nella ricchezza e varietร  dei suoi membri, delle diverse vocazioni, delle espressioni sociali e culturali, ciascuno in dialogo e a servizio di tutti. Una cittร  che ha il suo cuore nellโ€™Eucaristia, sorgente di unitร  e di vita sempre nuova, e che si presenta agli occhi di chi la visita anche nella sua veste laica e feriale, inclusiva e aperta: con il lavoro della terra, le attivitร  dellโ€™impresa e dellโ€™industria, le scuole di formazione, le case per lโ€™ospitalitร  e gli anziani, gli ateliers artistici, i complessi musicali, i moderni mezzi di comunicazioneโ€ฆ

Una famiglia in cui tutti si riconoscono figli e figlie dellโ€™unico Padre, impegnati a vivere tra loro e verso tutti il comandamento dellโ€™amore reciproco. Non per starsene tranquilli fuori dal mondo, ma per uscire, per incontrare, per prendersi cura, per gettare a piene mani il lievito del Vangelo nella pasta della societร , soprattutto lร  dove ce nโ€™รจ piรน bisogno, dove la gioia del Vangelo รจ attesa e invocata: nella povertร , nella sofferenza, nella prova, nella ricerca, nel dubbio.

Il carisma dellโ€™unitร  รจ uno stimolo provvidenziale e un aiuto potente a vivere questa mistica evangelica del noi, e cioรจ a camminare insieme nella storia degli uomini e delle donne del nostro tempo come โ€œun cuore solo e unโ€™anima solaโ€ (cfr At 4,32), scoprendosi e amandosi in concreto quali โ€œmembra gli uni degli altriโ€ (cfr Rm 12,5). Per questo Gesรน ha pregato il Padre: ยซperchรฉ tutti siano uno come io e te siamo unoยป (Gv 17,21), e ce ne ha mostrato in Sรฉ stesso la via fino al dono completo di tutto nello svuotamento abissale della croce (cfr Mc 15,34; Fil 2,6-8). รˆ quella spiritualitร  del โ€œnoiโ€. Voi potete fare a voi stessi, e anche agli altri, per scherzare, un test. Un prete che รจ qui โ€“ piรน o meno nascosto โ€“ lo ha fatto a me questo test. Mi ha detto: โ€œMi dica, padre, qual รจ il contrario dellโ€™ โ€˜ioโ€™, lโ€™opposto dellโ€™ โ€˜ioโ€™? E io sono caduto nel tranello, e subito ho detto: โ€˜Tuโ€™. E lui mi ha detto: โ€œNo, il contrario di ogni individualismo, sia dellโ€™io sia del tu, รจ โ€˜noiโ€™. Lโ€™opposto รจ noiโ€. รˆ questa spiritualitร  del noi, quella che voi dovete portare avanti, che ci salva da ogni egoismo e ogni interesse egoistico. La spiritualitร  del noi.

Non รจ un fatto solo spirituale, ma una realtร  concreta con formidabili conseguenze โ€“ se lo viviamo e se ne decliniamo con autenticitร  e coraggio le diverse dimensioni โ€“ a livello sociale, culturale, politico, economicoโ€ฆ Gesรน ha redento non solo il singolo individuo, ma anche la relazione sociale (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 178). Prendere sul serio questo fatto significa plasmare un volto nuovo della cittร  degli uomini secondo il disegno dโ€™amore di Dio.

Loppiano รจ chiamata a essere questo. E puรฒ cercare, con fiducia e realismo, di diventarlo sempre meglio. Questo รจ lโ€™essenziale. E da qui bisogna sempre di nuovo ripartire.

Questa รจ la risposta alla prima domanda: ripartire sempre, ma da questa realtร , che รจ viva. Non dalle teorie, no, dalla realtร , da come si vive. E quando la realtร  si vive autenticamente, รจ proprio un anello di questa catena che ci aiuta ad andare avanti.

Domanda n. 2

Buongiorno Papa Francesco! Sono Xavier e vengo dalla Colombia. Prima di tutto La ringrazio per il suo amore concreto al nostro popolo che soffre e per la speranza che ci dร . Sto studiando per conseguire una laurea magistrale in Scienza economica e politica nellโ€™Istituto Universitario Sophia che ha sede qua a Loppiano.

Caro Papa Francesco, saluto allโ€™Assemblea Generale dei Focolari (2014) ci hai invitati a โ€œfare scuolaโ€ per โ€œformare uomini e donne nuovi sulla misura dellโ€™umanitร  di Gesรนโ€. Loppiano vuole essere una โ€œcittร -scuolaโ€ dove non sono i ruoli, nรฉ le differenze di etร  o di cultura, ma solo lโ€™amore fra noi che riesce a edificare ogni altro. Vogliamo che sia Gesรน, Dio-con-il-suo-Popolo, a educarci e a inviarci nel mondo. Quale contributo fresco e creativo pensa che possano sviluppare le scuole di formazione presenti qua a Loppiano e una realtร  accademica come โ€œSophiaโ€ per costruire leadership che riesca ad aprire nuove strade?

Papa Francesco:

A Loppiano si vive lโ€™esperienza di camminare insieme, con stile sinodale, come Popolo di Dio. E questa รจ la base solida e indispensabile di tutto: la scuola del Popolo di Dio dove chi insegna e guida รจ lโ€™unico Maestro (cfr Mt 23,10) e dove la dinamica รจ quella dellโ€™ascolto reciproco e dello scambio dei doni fra tutti.

Da qui possono attingere nuovo impulso, arricchendosi con la fantasia dellโ€™amore e aprendosi alle sollecitazioni dello Spirito e della storia, i percorsi di formazione che sono fioriti a Loppiano dal carisma dellโ€™unitร : la formazione spirituale alle diverse vocazioni; la formazione al lavoro, allโ€™agire economico e politico; la formazione al dialogo, nelle sue diverse espressioni ecumeniche e interreligiose e con persone di diverse convinzioni; la formazione ecclesiale e culturale. E questo a servizio di tutti, con lo sguardo che abbraccia tutta lโ€™umanitร , cominciando da chi in qualunque modo รจ relegato nelle periferie dellโ€™esistenza. Loppiano cittร  aperta, Loppiano cittร  in uscita. A Loppiano non ci sono periferie.

รˆ una grande ricchezza poter disporre a Loppiano di tutti questi centri di formazione. รˆ una grande ricchezza! Vi suggerisco di dare ad essi nuovo slancio, aprendoli su piรน vasti orizzonti e proiettandoli sulle frontiere. รˆ essenziale, in particolare, mettere a punto il progetto formativo che connetta i singoli percorsi che toccano piรน in concreto i bambini, i giovani, le famiglie, le persone delle varie vocazioni. La base e la chiave di tutto sia il โ€œpatto formativoโ€, che รจ alla base di ognuno di questi percorsi e che ha nella prossimitร  e nel dialogo il suo metodo privilegiato. E qui cโ€™รจ una parola che anche per me รจ chiave: โ€œprossimitร โ€. Non si puรฒ essere cristiano senza essere prossimo, senza avere una atteggiamento di prossimitร , perchรฉ la prossimitร  รจ quello che ha fatto Dio quando ha inviato il Figlio. Prima Dio lโ€™aveva fatto quando guidava il popolo di Israele e domandava al popolo: โ€œDimmi, tu hai visto un altro popolo che abbia gli dรจi cosรฌ vicini come io ti sono vicino?โ€. Cosรฌ domanda Dio. La vicinanza, la prossimitร . E poi, quando invia il Figlio a farsi piรน vicino โ€“ uno di noi โ€“, a farsi piรน prossimo. Questa parola รจ chiave nel cristianesimo e nel vostro carisma. Prossimitร .

Bisogna poi educarsi a esercitare insieme i tre linguaggi: della testa, del cuore e delle mani. Bisogna cioรจ imparare a pensare bene, a sentire bene e a lavorare bene. Sรฌ, anche il lavoro, perchรฉ esso โ€“ come scriveva don Pasquale Foresi, che ha svolto un ruolo centrale nella realizzazione del disegno di Loppiano โ€“ ยซnon รจ soltanto un mezzo per vivere, ma รจ qualcosa dโ€™inerente al nostro essere persona umana, e quindi anche un mezzo per conoscere la realtร , per capire la vita: รจ strumento di formazione umana reale e effettivaยป.ย  รˆ importante questo – i tre linguaggi – perchรฉ noi abbiamo ereditato dallโ€™illuminismo questa idea – non sana – che lโ€™educazione รจ riempire di concetti la testa. E quanto piรน sai, sarai migliore. No. Lโ€™educazione deve toccare la testa, il cuore e le mani. Educare a pensare bene, non solo a imparare concetti, ma a pensare bene; ย educare a sentire bene; educare a fare bene. In modo che questi tre linguaggi siano interconnessi: che tu pensi quello che senti e fai, tu senti quello che pensi e fai, tu fai quello che senti e pensi, in unitร . Questo รจ educare.

Attestano lโ€™incisivitร  e la proiezione su vasta scala di questo promettente impegno due delle realtร  sorte a Loppiano negli ultimi anni: il Polo imprenditoriale โ€œLionello Bonfantiโ€, centro di formazione e diffusione dellโ€™economia civile e di comunione; e lโ€™esperienza accademica di frontiera dellโ€™Istituto Universitario Sophia, eretto dalla Santa Sede, di cui una sede locale โ€“ me ne rallegro vivamente โ€“ sarร  presto attivata in America Latina.

รˆ importante che a Loppiano vi sia un centro universitario destinato a chi โ€“ come dice il suo nome โ€“ cerca la Sapienza e si pone come obiettivo la costruzione di una cultura dellโ€™unitร . Cultura dellโ€™unitร . Non ho detto dellโ€™uniformitร . No. Lโ€™uniformitร  รจ il contrario dellโ€™unitร ! Esso rispecchia, a partire dalla sua ispirazione fondativa, le linee che ho tracciato nella recente Costituzione apostolica Veritatis gaudium, invitando a un rinnovamento sapiente e coraggioso degli studi accademici. E questo per offrire un contributo competente e profetico alla trasformazione missionaria della Chiesa e alla visione del nostro pianeta come unโ€™unica patria e dellโ€™umanitร  come un unico popolo, fatto di tanti popoli, che abita una casa comune.

Avanti, avanti cosรฌ!

Domanda n. 3

Loppiano non vuole rimanere chiusa in se stessa, vuole contribuire a costruire un mondo piรน unito. Allora qui con noi oggi, Santo Padre, ci sono alcuni amici migranti, che hanno dovuto lasciare le case, le loro case, i Paesi delle loro origini ma hanno trovato a Loppiano la loro casa.

Buongiorno Santo Padre, veniamo dalla Costa Dโ€™Avorio, dal Mali, dal Camerun, dalla Nigeria, e dopo un lungo viaggio dai nostri Paesi siamo arrivati in Italia e poi trasferiti a Loppiano. Per piรน di un anno abbiamo vissuto fianco a fianco, siamo di diversi Paesi, lingue e tradizioni, religioni musulmane e cristiane di diverse Chiese. Si puรฒ immaginare che non รจ stata facile la vita nella nostra casa. La vita di Loppiano ci ha aiutati a superare le difficoltร  e vederci fratelli. โ€œRicominciareโ€ รจ stata una parola che ci ha aiutato molto. Colgo lโ€™occasione per ringraziare tutte le autoritร  italiane che ci hanno accolto. Per noi essere qui e poterle leggere questo saluto e ringraziarla รจ un grande onore. Lei รจ nelle nostre preghiere.

Santo Padre, negli oltre 50 anni di vita di Loppiano, Chiara Lubich ne ha dato diverse definizioni: Cittร  Vangelo e Cittร  scuola, Cittร  sul monte e Cittร  della gioia, Cittร  del dialogo e Mariapoli, Cittร  di Maria: sono tutte espressioni che hanno accompagnato e continuano ad accompagnare i nostri passi. E allora oggi vorremmo chiedere anche a Lei, Santo Padre, una parola. Che ci dica qual รจ la nostra โ€œmissioneโ€ nella tappa della nuova evangelizzazione ma anche che risposta possiamo dare alle sfide del nostro tempo come occasione di crescita per tutti?

Papa Francesco

Voglio alzare lo sguardo verso lโ€™orizzonte e invitarvi ad alzarlo insieme con me, per guardare con fedeltร  fiduciosa e con creativitร  generosa al futuro che comincia giร  oggi.

La storia di Loppiano non รจ che aglโ€™inizi. Voi siete aglโ€™inizi. รˆ un piccolo seme gettato nei solchi della storia e giร  germogliato rigoglioso, ma che deve mettere radici robuste e portare frutti sostanziosi, a servizio della missione di annuncio e incarnazione del Vangelo di Gesรน che la Chiesa oggi รจ chiamata a vivere. E questo chiede umiltร , apertura, sinergia, capacitร  di rischio. Dobbiamo usare tutto questo: umiltร  e capacitร  di rischio, insieme, apertura e sinergia.

Le urgenze, spesso drammatiche, che ci interpellano da ogni parte non possono lasciarci tranquilli, ma ci chiedono il massimo, confidando sempre nella grazia di Dio.

Nel cambiamento di epoca che stiamo vivendo – non รจ unโ€™epoca di cambiamento, ma un cambiamento di epoca – occorre impegnarsi non solo per lโ€™incontro tra le persone, le culture e i popoli e per unโ€™alleanza tra le civiltร , ma per vincere tutti insieme la sfida epocale di costruire una cultura condivisa dellโ€™incontro e una civiltร  globale dellโ€™alleanza. Come un arcobaleno di colori in cui si dispiega a ventaglio la luce bianca dellโ€™amore di Dio! E per far questo occorrono uomini e donne โ€“ giovani, famiglie, persone di tutte le vocazioni e professioni โ€“ capaci di tracciare strade nuove da percorrere insieme. Il Vangelo รจ sempre nuovo, sempre. E in questo tempo pasquale la Chiesa tante volte ci ha detto che la Risurrezione di Gesรน ci porta giovinezza e ci fa chiedere questa rinnovata giovinezza. Sempre andare avanti con creativitร .

La sfida รจ quella della fedeltร  creativa: essere fedeli allโ€™ispirazione originaria e insieme essere aperti al soffio dello Spirito Santo e intraprendere con coraggio le vie nuove che Lui suggerisce. ย Per me – e consiglio a voi di farlo – lโ€™esempio piรน grande รจ quello che possiamo leggere nel Libro degli Atti degli Apostoli: guardare come loro sono stati capaci di restare fedeli allโ€™insegnamento di Gesรน e avere il coraggio di fare tante โ€œpazzieโ€, perchรฉ ne hanno fatte, andando dappertutto. Perchรฉ? Sapevano coniugare questa fedeltร  creativa. Leggete questo testo della Scrittura, non una volta, due, tre quattro, cinque o sei volte, perchรฉ lรฌ troverete la strada di questa fedeltร  creativa. Lo Spirito Santo, non il nostro buon senso, non le nostre capacitร  pragmatiche, non i nostri modi di vedere sempre limitati. No, andare avanti con il soffio dello Spirito.

Ma come si fa a conoscere e a seguire lo Spirito Santo? Praticando il discernimento comunitario. E cioรจ riunendosi in assemblea attorno a Gesรน risorto, il Signore e Maestro, per ascoltare ciรฒ che lo Spirito oggi ci dice come comunitร  cristiana (cfr Ap 2,7) e per scoprire insieme, in questa atmosfera, la chiamata che Dio ci fa udire nella situazione storica in cui ci troviamo a vivere il Vangelo.

Occorre lโ€™ascolto di Dio fino a sentire con Lui il grido del Popolo, e occorre lโ€™ascolto del Popolo fino a respirarvi la volontร  a cui Dio ci chiama. I discepoli di Gesรน debbono essere dei contemplativi della Parola e dei contemplativi del Popolo di Dio.

Siamo chiamati tutti a diventare degli artigiani del discernimento comunitario. Non รจ facile farlo, ma dobbiamo farlo se vogliamo avere questa fedeltร  creativa, se vogliamo essere docili allo Spirito. รˆ questa la strada perchรฉ anche Loppiano scopra e segua passo passo la via di Dio a servizio della Chiesa e della societร .

* * * * *

Prima di concludere, ancora un grazie a tutti voi per lโ€™accoglienza e la festa!

E insieme unโ€™ultima cosa che mi sta a cuore dirvi. Siamo qui raccolti di fronte al Santuario di Maria Theotokos. Siamo sotto lo sguardo di Maria. Anche in questo cโ€™รจ una sintonia tra il Vaticano II e il carisma dei Focolari, il cui nome ufficiale per la Chiesa รจ Opera di Maria.

21 novembre 1964, a conclusione della terza Sessione del Concilio, il beato Paolo VI ha proclamato Maria โ€œMadre della Chiesaโ€. Io stesso ne ho voluto istituire questโ€™anno la memoria liturgica, che sarร  celebrata per la prima volta il prossimo 21 maggio, lunedรฌ dopo la Pentecoste.

Maria รจ la Madre di Gesรน ed รจ, in Lui, la Madre di tutti noi: la Madre dellโ€™unitร . Il Santuario a Lei dedicato qui a Loppiano รจ un invito a metterci alla scuola di Maria per imparare a conoscere Gesรน, a vivere con Gesรน e di Gesรน presente in ciascuno di noi e in mezzo a noi.

E non dimenticatevi che Maria era laica, era una laica. La prima discepola di Gesรน, sua madre, era laica. Cโ€™รจ unโ€™ispirazione grande qui. ย E un bellโ€™esercizio che possiamo fare, io vi sfido a farlo, รจ prendere [nel Vangelo] gli episodi della vita di Gesรน piรน conflittuali e vedere โ€“ come a Cana, per esempio โ€“ come Maria reagisce. Maria prende la parola e interviene. โ€œMa, padre, [questi episodi] non sono tutti nel Vangeloโ€ฆโ€. E tu immagina, immagina che la Madre era lรฌ, che ha visto questo… Come avrebbe reagito Maria a questo? Questa รจ una vera scuola per andare avanti. Perchรฉ lei รจ la donna della fedeltร , la donna della creativitร , la donna del coraggio, della parresia, la donna della pazienza, la donna del sopportare le cose. Guardate sempre questo, questa laica, prima discepola di Gesรน, come ha reagito in tutti gli episodi conflittuali della vita del suo figlio. Vi aiuterร  tanto.

E non dimenticatevi di pregare per me perchรฉ ne ho bisogno. Grazie!

Link al video completo

Altri Articoli
Related

Liturgia della Parola in LIS di giovedรฌ 25 dicembre 2025

Le letture della Notte di Natale in LIS (Lingua...

Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2025 โ€“ Sussidio Avvento CEI – Messa della Notte

ยซUn bambino รจ nato per noiยป (Is 9,1-6) Tutta la...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

padre Ezio Lorenzo Bono – Commento al Vangelo di lunedรฌ 22 dicembre 2025

UN CANTO NEL GREMBO I. Cosa succede quando una donna...