Papa Francesco – Regina Coeli del 15 aprile 2018 – Il testo, il video e il file mp3

Data:

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SANTA MESSA DELLA DIVINA MISERICORDIA

Regina Coeli

Piazza San Pietro
III Domenica di Pasqua, 15 aprile 2018

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Al centro di questa terza domenica di Pasqua cโ€™รจ lโ€™esperienza del Risorto fatta dai suoi discepoli, tutti insieme. Ciรฒ รจ evidenziato specialmente dal Vangelo che ci introduce ancora una volta nel Cenacolo, dove Gesรน si manifesta agli Apostoli, rivolgendo loro questo saluto: ยซPace a voi!ยป (Lc 24,36). Eโ€™ il saluto del Cristo Risorto, che ci dร  la pace: ยซPace a voi!ยป Si tratta sia della pace interiore, sia della pace che si stabilisce nei rapporti tra le persone. Lโ€™episodio raccontato dallโ€™evangelista Luca insiste molto sul realismo della Risurrezione. Gesรน non รจ un fantasma. Infatti, non si tratta di unโ€™apparizione dellโ€™anima di Gesรน, ma della sua reale presenza con il corpo risorto.

https://youtu.be/0TbdzwDS2sA

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Gesรน si accorge che gli Apostoli sono turbati nel vederlo, che sono sconcertati perchรฉ la realtร  della Risurrezione รจ per loro inconcepibile. Credono di vedere un fantasma; ma Gesรน risorto non รจ un fantasma, รจ un uomo con corpo e anima. Per questo, per convincerli, dice loro: ยซGuardate le mie mani e i miei piedi โ€“ fa vedere loro le piaghe โ€“: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io hoยป (v. 39). E poichรฉ questo non sembra bastare a vincere lโ€™incredulitร  dei discepoli. Il Vangelo dice anche una cosa interessante: era tanta la gioia che avevano dentro che questa gioia non potevano crederla: โ€œNo, non puรฒ essere! Non puรฒ essere cosรฌ! Tanta gioia non รจ possibile!โ€. E Gesรน, per convincerli, disse loro: ยซAvete qui qualche cosa da mangiare?ยป (v. 41). Essi gli offrono del pesce arrostito; Gesรน lo prende e lo mangia davanti a loro, per convincerli.

Lโ€™insistenza di Gesรน sulla realtร  della sua Risurrezione illumina la prospettiva cristiana sul corpo: il corpo non รจ un ostacolo o una prigione dellโ€™anima. Il corpo รจ creato da Dio e lโ€™uomo non รจ completo se non รจ unione di corpo e anima. Gesรน, che ha vinto la morte ed รจ risorto in corpo e anima, ci fa capire che dobbiamo avere unโ€™idea positiva del nostro corpo. Esso puรฒ diventare occasione o strumento di peccato, ma il peccato non รจ provocato dal corpo, bensรฌ dalla nostra debolezza morale. Il corpo รจ un dono stupendo di Dio, destinato, in unione con lโ€™anima, ad esprimere in pienezza lโ€™immagine e la somiglianza di Lui. Pertanto, siamo chiamati ad avere grande rispetto e cura del nostro corpo e di quello degli altri.

Ogni offesa o ferita o violenza al corpo del nostro prossimo, รจ un oltraggio a Dio creatore! Il mio pensiero va, in particolare, ai bambini, alle donne, agli anziani maltrattati nel corpo. Nella carne di queste persone noi troviamo il corpo di Cristo. Cristo ferito, deriso, calunniato, umiliato, flagellato, crocifissoโ€ฆ Gesรน ci ha insegnato lโ€™amore. Un amore che, nella sua Risurrezione, si รจ dimostrato piรน potente del peccato e della morte, e vuole riscattare tutti coloro che sperimentano nel proprio corpo le schiavitรน dei nostri tempi.

In un mondo dove troppe volte prevalgono la prepotenza contro i piรน deboli e il materialismo che soffoca lo spirito, il Vangelo di oggi ci chiama ad essere persone capaci di guardare in profonditร , piene di stupore e di gioia grande per avere incontrato il Signore risorto. Ci chiama ad essere persone che sanno raccogliere e valorizzare la novitร  di vita che Egli semina nella storia, per orientarla verso i cieli nuovi e la terra nuova. Ci sostenga in questo cammino la Vergine Maria, alla cui materna intercessione ci affidiamo con fiducia.

Dopo il Regina Coeli:

Cari fratelli e sorelle,

oggi, a Vohipeno, in Madagascar, viene proclamato beato il martire Luciano Botovasoa, padre di famiglia, coerente testimone di Cristo fino al dono eroico della vita. Arrestato e ucciso per aver manifestato la sua volontร  di rimanere fedele al Signore e alla Chiesa, rappresenta per tutti noi un esempio di caritร  e di fortezza nella fede.

Sono profondamente turbato dallโ€™attuale situazione mondiale, in cui, nonostante gli strumenti a disposizione della comunitร  internazionale, si fatica a concordare unโ€™azione comune in favore della pace in Siria e in altre regioni del mondo. Mentre prego incessantemente per la pace, e invito tutte le persone di buona volontร  a continuare a fare altrettanto, mi appello nuovamente a tutti i responsabili politici, perchรฉ prevalgano la giustizia e la pace.

Con dolore ho ricevuto la notizia dellโ€™uccisione dei tre uomini rapiti alla fine di marzo al confine tra Ecuador e Colombia. Prego per loro e per i loro familiari, e sono vicino al caro popolo ecuadoriano, incoraggiandolo ad andare avanti unito e pacifico, con lโ€™aiuto del Signore e della sua Santissima Madre.

Affido alla vostra preghiera le persone, come Vincent Lambert, in Francia, il piccolo Alfie Evans, in Inghilterra, e altre in diversi Paesi, che vivono, a volte da lungo tempo, in stato di grave infermitร , assistite medicalmente per i bisogni primari. Sono situazioni delicate, molto dolorose e complesse. Preghiamo perchรฉ ogni malato sia sempre rispettato nella sua dignitร  e curato in modo adatto alla sua condizione, con lโ€™apporto concorde dei familiari, dei medici e degli altri operatori sanitari, con grande rispetto per la vita.

Saluto con affetto tutti voi, pellegrini provenienti dallโ€™Italia e da tante parti del mondo: le famiglie, i gruppi parrocchiali, le scuole, le associazioni. Saluto in particolare i fedeli della California; come pure quelli di Arluno, Pontelongo, Scandicci, Genova-Pegli e Vibo Valentia; i bambini della Scuola โ€œFiglie di Gesรนโ€ di Modena e il gruppo โ€œAmici di Paolo VIโ€ di Pescara.

A tutti auguro una buona domenica. E per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!

 

 

Fonte: Radio Vaticana via FeedRss
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