Papa Francesco – Omelia del 1setembre 2014 a Santa Marta

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OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO

Lunedì, 1 settembre 2014

Papa Francesco, nella messa del mattino celebrata a Casa Santa Marta, ha ripreso le sue omelie dopo la pausa estiva, spiegando che non si annuncia il Vangelo con parole sapienti ma con umiltà, perché la forza della Parola di Dio è Gesù stesso e solo chi ha un cuore aperto lo accoglie.

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Commentando le letture del giorno, il Papa spiega cosa sia la Parola di Dio e come accoglierla. San Paolo ricorda ai Corinzi di aver annunciato il Vangelo non basandosi su discorsi persuasivi di sapienza:

“Paolo dice: ‘Ma, io non sono andato da voi per convincervi con argomenti, con parole, anche con belle figure … No. Io sono andato in altro modo, con un altro stile. Sono andato sulla manifestazione dello Spirito e della Sua potenza. Perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio’. Così, la Parola di Dio è una cosa diversa, una cosa che non è uguale a una parola umana, a una parola sapiente, a una parola scientifica, a una parola filosofica … no: è un’altra cosa. Viene in un altro modo”.

E’ quanto accade con Gesù, quando commenta le Scritture nella Sinagoga di Nazareth, dove era cresciuto. I suoi conterranei, inizialmente, lo ammirano per le sue parole ma poi s’infuriano e cercano di ucciderlo: “Sono passati da una parte all’altra – spiega il Papa – proprio “perché la Parola di Dio è una cosa diversa rispetto alla parola umana”. Infatti, Dio ci parla nel Figlio, “cioè, la Parola di Dio è Gesù, Gesù stesso” e Gesù “è motivo di scandalo. La Croce di Cristo scandalizza. E quella è la forza della Parola di Dio: Gesù Cristo, il Signore. E come dobbiamo ricevere la Parola di Dio? Come si riceve Gesù Cristo. La Chiesa ci dice che Gesù è presente nella Scrittura, nella Sua Parola”. Per questo – afferma il Papa – è così importante “leggere durante la giornata un passo del Vangelo”:

“Perché, per imparare? No! Per trovare Gesù, perché Gesù è proprio nella Sua Parola, nel Suo Vangelo. Ogni volta che io leggo il Vangelo, trovo Gesù. Ma come ricevo questa Parola? Eh, si deve ricevere come si riceve Gesù, cioè con il cuore aperto, con il cuore umile, con lo spirito delle Beatitudini. Perché Gesù è venuto così, in umiltà. E’ venuto in povertà. E’ venuto con l’unzione dello Spirito Santo”.

“Lui è forza – ha proseguito il Papa – è Parola di Dio perché è unto dallo Spirito Santo. Anche noi, se vogliamo ascoltare e ricevere la Parola di Dio, dobbiamo pregare lo Spirito Santo e chiedere questa unzione del cuore, che è l’unzione delle Beatitudini. Un cuore come è il cuore delle Beatitudini”:

“Ci farà bene oggi, durante la giornata, domandarci: ‘Ma, come ricevo, io, la Parola di Dio? Come una cosa interessante? Ah, il prete oggi ha predicato questo … ma che interessante! Che saggio, questo prete!’, o la ricevo così, semplicemente perché è Gesù vivo, la Sua Parola? E sono capace – attenti alla domanda! – sono capace di comprare un piccolo Vangelo – costa poco, eh? – comprare un piccolo Vangelo e portarlo in tasca, portarlo in borsa e quando posso, durante la giornata, leggere un passo, per trovare Gesù lì? Queste due domande ci faranno bene. Il Signore ci aiuti”.

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