Papa Francesco a Genova – Incontro con i giovani della Missione Diocesana

Data:

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VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE FRANCESCO A GENOVA

INCONTRO CON I GIOVANI DELLA MISSIONE DIOCESANA

DISCORSO DEL SANTO PADRE

Santuario della Madonna della Guardia
Sabato, 27 maggio 2017

 

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Prima della Preghiera a Nostra Signora della Guardia

Papa Francesco:

Vi invito a pregare la Madonna in silenzio: ognuno Le dica quello che ha nel cuore. Eโ€™ la nostra mamma, la Madre di Gesรน, nostra Madre. In silenzio, ognuno Le dica quello che sente nel cuore.

[Preghiera a Nostra Signora della Guardia]

[Saluto del cardinale Bagnasco]

Chiara Parodi

Santitร , che bello averLa qua! Nella Sua esortazione apostolica Evangelii gaudium, Lei ha invitato tutta la Chiesa a uscire. Su suggerimento del nostro Cardinale, abbiamo avviato la missione โ€œGioia pienaโ€, per riprendere le parole che Gesรน disse nel Vangelo di Giovanni: โ€œVi ho detto queste cose perchรฉ la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia pienaโ€ (15,11). Le chiediamo una benedizione su di noi, sui ragazzi che abbiamo incontrato e che incontreremo e anche un consiglio su come essere missionari verso i nostri coetanei che vivono situazioni difficili di dolore e che sono vittime della droga, dell’alcool, della violenza e dell’inganno del maligno. Grazie! Le vogliamo bene.

Luca Cianelli

Santo Padre, Lei ha voluto che nel prossimo anno si svolgesse il Sinodo dei Vescovi dedicato ai giovani; avrร  infatti come titolo โ€œGiovani, Fede e discernimento vocazionaleโ€.

Noi pensiamo che Dio lo incontriamo nella vita di tutti i giorni, nella quotidianitร , a scuola, nel lavoro, con gli amici, nella vita di preghiera, nel silenzio della preghiera. E quindi chiediamo a Lei qualche consiglio per vivere la nostra vita spirituale e di preghiera. Grazie!

Emanuele Santolini

Ciao, Papa Francesco. Oggi le nostre vite hanno ritmi altissimi, frenetici e questo rende difficile lโ€™incontro, lโ€™ascolto e soprattutto la costruzione di relazioni vere, di condivisione vera. Cosรฌ molti di noi giovani magari non hanno il tempo o le occasioni per incontrare la persona della loro vita, la persona che Gesรน ha pensato per noi, per costruire quel grande progetto dโ€™amore che รจ il matrimonio. Puรฒ darci qualche consiglio su come riuscire a vivere una vita in pienezza e come riuscire a farlo costruendo relazioni vere, piene, sincere? Grazie.

Francesca Marrollo

Santo Padre, ogni giorno i media ci comunicano realtร  di violenza e di guerra, racconti lontani e vicini di grandi sofferenze. Molti nostri coetanei, migranti provenienti da Paesi lontani, insanguinati da egoismi, vivono oggi nelle nostre cittร  in condizioni molto difficili. Noi siamo convinti che, attraverso questi nostri fratelli e queste nostre sorelle, Dio ci sta parlando. Che cosa ci dice? Quali gesti, insieme anche alla comunitร  cristiana adulta, possiamo compiere per rispondere a queste sfide che la storia, abitata dallo Spirito Santo, oggi ci sta proponendo? Grazie!

Papa Francesco:

Buongiorno!

Io sono un poโ€™ spaventato perchรฉ Emanuele ha detto che โ€œsiamo tutti freneticiโ€โ€ฆ [ride, ridono]. Non so come rispondere. Il cardinale ha parlato del vostro amore e ha detto che il vostro amore รจ un amore turbolento e allegro. E questo รจ bello. Tra โ€œfreneticiโ€, โ€œturbolentiโ€ e โ€œallegriโ€, facciamo una bella macedonia e il risultato sarร  bello!

Eโ€™ per me una gioia incontrare voi. Eโ€™ un incontro che sempre desidero: trovare i giovani. Cosa pensano, cosa cercano, cosa desiderano, quali sfide hanno e tante cose. E voi, che non volete risposte pre-fatte, voi volete risposte concrete ma personali, non come questi abiti che si comprano prรชt-ร -porter, no. Risposte prรชt-ร -porter voi non le volete. Volete il dialogo, cose che tocchino il cuore.

Chiara, grazie per condividere questa esperienza che avete vissuto durante questโ€™anno. Sentire lโ€™invito di Gesรน รจ sempre una gioia piena. E il Signore dice anche: โ€œE questa gioia piena โ€“ nello stesso passo del Vangelo โ€“ nessuno potrร  togliervelaโ€ (cfr Gv 16,22). Nessuno ve la toglierร . Gioia. Che non รจ lo stesso di divertirsi. Sรฌ, ti fa felice, la gioia, ma non รจ superficiale. La gioia che va dentro e nasce dal cuore; e questa gioia รจ quella che voi avete vissuto in questo anno. Ti ringrazio.

Adesso, io vorrei chiedere โ€“ mi piacerebbe, ma non cโ€™รจ tempo e non si puรฒ, maโ€ฆ -: come avete sentito che questa esperienza che avete vissuto vi ha trasformati: รจ vero, questo, o sono parole? Perchรฉ โ€“ questa รจ la domanda โ€“ andare a fare missione, significa lasciarsi trasformare dal Signore? Noi, normalmente, quando viviamo queste cose, queste attivitร , come Chiara ha sottolineato bene, ci rallegriamo quando le cose vanno bene. E questo รจ buono. Ma cโ€™รจ anche unโ€™altra trasformazione, che tante volte non si vede, รจ nascosta e nasce nella vita di ognuno di noi. La missione, lโ€™essere missionari ci porta a imparare a guardare. Sentite bene questo: imparare a guardare. Imparare a guardare con occhi nuovi, perchรฉ con la missione gli occhi si rinnovano. Imparare a guardare la cittร , la nostra vita, la nostra famiglia, tutto quello che รจ attorno a noi. Lโ€™esperienza missionaria ci apre gli occhi e il cuore: imparare a guardare anche con il cuore. E cosรฌ, noi smettiamo di essere โ€“ permettetemi la parola โ€“ turisti della vita, per diventare uomini e donne, giovani che amano con impegno nella vita. โ€œTuristi della vitaโ€: voi avete visto questi che fanno fotografie di tutto, quando vengono per turismo, e non guardano nulla. Non sanno guardareโ€ฆ e poi guardano le fotografie a casa! Ma una cosa รจ guardare la realtร , e unโ€™altra รจ guardare la fotografia. E se la nostra vita รจ da turista, noi guarderemo soltanto le fotografie o le cose che pensiamo della realtร . Eโ€™ una tentazione, per i giovani, essere turisti. Non dico fare una passeggiata di qua e di lร , no, questo รจ bello! Intendo guardare la vita con occhi da turista, cioรจ superficialmente, e fare fotografie per guardarle piรน avanti. Questo vuol dire che io non tocco la realtร , non guardo le cose che succedono. Non guardo le cose come sono. La prima cosa che io risponderei, a proposito della vostra trasformazione, รจ lasciare questo atteggiamento da turisti per diventare giovani con un impegno serio con la vita, sul serio. Il tempo della missione ci prepara e ci aiuta a essere piรน sensibili, piรน attenti e a guardare con attenzione. E a tanta gente che vive con noi, nella vita quotidiana, nei posti dove noi viviamo e che, per non saper guardare, finiamo per ignorare. Quanta gente di cui possiamo dire: โ€œsรฌ, sรฌ, รจ quello, รจ quelloโ€, ma non sappiamo guardare il loro cuore, non sappiamo cosa pensano, cosa sentono, perchรฉ mai il mio cuore si รจ avvicinato. Forse ho parlato con loro tante volte, ma con superficialitร . La missione puรฒ insegnarci a guardare con occhi nuovi, ci avvicina al cuore di tante persone, e questa รจ una cosa bellissima, รจ una cosa bellissima!

E distrugge lโ€™ipocrisia. Trovare gente grande, adulti ipocriti รจ brutto, ma รจ gente grande, che faccia della propria vita quello che vuole, sa quello che faโ€ฆ Ma trovare un giovane, una giovane che incomincia la vita con un atteggiamento di ipocrisia, questo รจ suicida. Avete capito? Eโ€™ suicida. Eโ€™ non lasciare la strada del turista della vita, รจ passare facendo finta di, e non guardare il cuore della gente per parlare con autenticitร , con trasparenza.

E poi, cโ€™รจ unโ€™altra cosa: tu hai detto che la missione รจ bella e avete imparato. Ma quando io vado in missione, non รจ soltanto la decisione mia, quella che mi fa andare. Cโ€™รจ un altro che mi manda, che mi invia a fare la missione. E non si puรฒ fare missione senza essere mandato da Gesรน. Eโ€™ Gesรน stesso che ti invia, รจ Gesรน che ti spinge alla missione ed รจ lรฌ accanto a te: รจ proprio Gesรน che lavora nel tuo cuore, cambia il tuo sguardo e ti fa guardare la vita con occhi nuovi; non con occhi da turista. Avete capito?

Cosรฌ si impara che vivere chiusi, anche chiusi nel โ€œturismoโ€, non serve, non aiuta. Dobbiamo vivere in missione, il che suppone che io ascolti Colui che mi invia, che sempre รจ Gesรน, e vado dalla gente, vado dagli altri a parlare della mia vita, di Gesรน e di tante cose ma con una trasformazione della mia personalitร  che mi fa guardare in unโ€™altra maniera. E anche sentire le cose in unโ€™altra maniera. Pensiamo โ€“ per capire bene questo โ€“ quando Gesรน andava per la strada, sempre fra la gente; una volta (cfr Mc 5,25-34) Gesรน si รจ fermato e ha detto: โ€œQualcuno mi ha toccatoโ€. E i discepoli: โ€œMa, Maestro, non vedi che tutta la gente รจ attorno a te? Tutti ti toccano!โ€ โ€“ โ€œQualcuno mi ha toccatoโ€. Gesรน non si era abituato al fatto che lo toccassero. No, non era un โ€œturistaโ€: Lui capiva le intenzioni della gente e aveva capito che cโ€™era una persona che lo aveva toccato per essere guarita. E quella donna diceva a sรฉ stessa: โ€œSe io lo tocco, sarรฒ guaritaโ€. Cosรฌ noi. Dobbiamo conoscere la gente come รจ, perchรฉ abbiamo il cuore aperto e non siamo turisti tra la gente: siamo inviati e missionari.

La missione aiuta anche a guardarci tra noi, negli occhi, e riconoscere che siamo fratelli tra noi, che non cโ€™รจ una cittร  e nemmeno una Chiesa dei buoni e una cittร  e una Chiesa dei cattivi. La missione ci aiuta a non essere โ€œcatariโ€. La missione ci purifica dal pensare che cโ€™รจ una Chiesa dei puri e una degli impuri: tutti siamo peccatori e tutti abbiamo bisogno dellโ€™annuncio di Cristo, e se io quando annuncio nella missione Gesรน Cristo non penso, non sento che lo dico a me stesso, mi stacco dalla persona e io mi credo โ€“ posso credermi โ€“ puro e lโ€™altro come lโ€™impuro che ha bisogno. La missione ci coinvolge tutti, come popolo di Dio, ci trasforma: ci cambia lo sguardo, ci cambia il modo di andare nella vita, da โ€œturistaโ€ a coinvolto, e ci toglie dalla testa quellโ€™idea che ci sono gruppi, che ci sono nella Chiesa i puri e gli impuri: tutti siamo figli di Dio. Tutti peccatori e tutti con lo Spirito Santo dentro che ha la capacitร  di farci santi.

Tu mi chiedevi โ€“ anche Emanuele ha chiesto lo stesso โ€“ come essere missionari verso i nostri coetanei, specialmente verso quelli che vivono in situazioni difficili, che sono vittime della droga, dellโ€™alcol, della violenza, dellโ€™inganno del maligno? Credo che la prima cosa sia amarli. Non possiamo fare nulla senza amore. Un gesto di amore, uno sguardo di amoreโ€ฆ Tu potrai fare programmi per aiutarli, ma senza amoreโ€ฆ E amore รจ dare la vita. Gesรน dice: โ€œNessuno ha un amore piรน grande di colui che dร  la vitaโ€ (cfr Gv 15,13). Lui ha dato lโ€™esempio, ha dato la vita. Amare. Se tu non te la senti, o almeno tu non hai โ€“ e dico โ€œtuโ€ ma dico a tutti, perchรฉ lei ha fatto la domanda, ma lo dico a tutti โ€“ se tu non hai il cuore disposto ad amare โ€“ il Signore ci insegna ad amare โ€“ non potrai fare una buona missione. La missione passerร  come unโ€™avventura, un turismo. Prepararsi e andare con un cuore disposto ad amare. Aiutarli ad amare. Una delle cose che io domando, non a ogni persona ma quando cโ€™รจ lโ€™opportunitร , nel confessionale, รจ: โ€œMa lei aiuta la gente? Lei dร  lโ€™elemosina?โ€ โ€“ โ€œSรฌโ€, dicono tanti. Sรฌ, perchรฉ la gente รจ buona, la gente vuole aiutare. โ€œE mi dica: quando lei dร  lโ€™elemosina, tocca la mano della persona alla quale lei dร  lโ€™elemosina, o la ritira subito?โ€. E lรฌ, alcuni non sanno cosa dire. E di piรน: โ€œQuando lei dร  lโ€™elemosina, guarda negli occhi di quel barbone che ti chiede lโ€™elemosina? O va di fretta?โ€. Amare. Amare รจ avere la capacitร  di stringere la mano sporca e la capacitร  di guardare gli occhi di quelli che sono in situazione di degrado e dire: โ€œPer me, tu sei Gesรนโ€. E questo รจ lโ€™inizio di ogni missione, con questo amore io devo andare a parlare. Se io parlo alla gente pensando: โ€œAh, questi stupidi che non sanno di religione, io darรฒ, insegnerรฒ loro come fareโ€ฆโ€. Per favore! Meglio che rimani a casa e preghi un Rosario, ti farร  meglio che andare a fare missione. Non so se avete capito la cosa.

E perchรฉ devo amare questa gente? Quelle vittime della droga, dellโ€™alcol, della violenza, dellโ€™inganno del Maligno? Dietro tutte queste situazioni che tu hai nominato, cโ€™รจ una certezza che noi non possiamo dimenticare, una certezza che ci deve rendere ย โ€œtestardiโ€ nella speranza: per fare missione bisogna essere testardi nella speranza. Non solo lโ€™amore, ma anche la speranza, e testardi. In ognuna di queste persone che sono vittime di situazioni difficili, cโ€™รจ unโ€™immagine di Dio che per diversi motivi รจ stata maltrattata, calpestata. Cโ€™รจ una storia di dolore, di ferite che noi non possiamo ignorare. E questa รจ la pazzia della fede. Quando Gesรน ci dice: โ€œSei venuto in carcere e hai trovato meโ€ โ€“ โ€œMa tu sei un pazzo!โ€: รจ la pazzia della fede. La pazzia della croce, di cui parla san Paolo; la pazzia dellโ€™annuncio del Vangelo. Lรฌ cโ€™รจ Gesรน, e questo significa imparare a guardare con gli occhi di Gesรน: come guarda Gesรน, questa gente. Come li guarda. Se Gesรน, quando ci dice โ€“ le domande che ci faranno quando andremo dallโ€™alta parte (cfr Mt 25,31-46) โ€“ ci dice che Lui era quella gente, รจ mistero di amore nel cuore di Gesรน.

[ads2]Ho avuto lโ€™occasione, una volta โ€“ in Argentina ero abituato giร  a visitare le carceri โ€“ e in unโ€™occasione ho salutato uno che aveva piรน di 50 omicidi. E io sono rimasto a pensare: โ€œMa tu sei Gesรนโ€, perchรฉ Lui ha detto che se tu vieni a trovarmi in carcere, io sono lรฌ, in quellโ€™uomo. Per essere missionari ci vuole questa pazzia della croce, questa pazzia dellโ€™annuncio evangelico: che Gesรน fa dei miracoli, che Gesรน non รจ uno stregone guaritore che guarisce. Gesรน รจ in ognuno di noi, in ognuno di noi. E forse qualcuno di voi in questo momento รจ in una situazione di peccato mortale, รจ in una situazione di lontananza, lontano da Gesรน, forseโ€ฆ Ma Gesรน รจ lรฌ, che aspetta. Eโ€™ lรฌ con te. Mai ci lascia. Se io vado con amore, non come turista, e questo mi trasforma, vado come testardo nella speranza e vado sapendo che tocco, vedo, ascolto Gesรน che lavora nel cuore di ognuno che io incontro nella missione. Capito? E a proposito di questi che tu hai menzionato, i piรน scartati della societร  โ€“ รจ importante โ€“ io ho detto di non sentirsi male per stringere la mano sporca di un barbone, di questa gente, per fare un esempioโ€ฆ

Tutti noi siamo sporchi. E se Lui mi ha salvato, dico: grazie Signore, perchรฉ anchโ€™io posso essere quella personaโ€ฆ Se io non sono finito drogato, perchรฉ Signore? Per la tua volontร . Ma se il Signore mi avesse lasciato la mano, anchโ€™io, tutti [dove saremmo finiti?] E questo รจ lโ€™amore, la grazia, che noi dobbiamo annunciare: Gesรน รจ in quelle persone. Per favore, non aggettivare le persone! Io vado a fare missione con lโ€™amore, la testardaggine della speranza, per portare un messaggio alla gente con un nome, non con aggettivi. E quante volte la nostra societร  disprezza e classifica: โ€œNo, quello รจ un ubriaco! No, io non dรฒ lโ€™elemosina a questo perchรฉ va a comprarsi un bicchiere di vino e non ha unโ€™altra felicitร , pover uomo, nella vitaโ€; โ€œEh no, questo รจ un drogatoโ€; โ€œQuesto, quello, questo, quelloโ€ฆโ€ Mai aggettivare le persone! Mettere lโ€™aggettivo alle persone puรฒ farlo soltanto Dio, soltanto il giudizio di Dio. E lo farร : nel Giudizio finale, definitivamente, su ognuno di voi: โ€œVieni, benedetto dal mio Padre, vai via maledettoโ€ฆโ€. Gli aggettivi: lo fa Lui, ma noi non dobbiamo mai aggettivare: โ€œquestoโ€ e โ€œquelloโ€, โ€œquesto, quelloโ€. Io vado alla missione per portare grande amore.

Poi in quella trasformazione โ€“ mi sono entusiasmato con la tua domanda, lโ€™avevo scritta e ho fatto delle riflessioni โ€“ noi siamo abitanti di una cultura del vuoto, di una cultura di solitudine. La gente โ€“ noi anche โ€“ dentro siamo soli e abbiamo bisogno del chiasso per non sentire questo vuoto, questa solitudine. Questa รจ la proposta del mondo e questo non ha niente a che fare con la gioia della quale abbiamo parlato. Il vuoto: se cโ€™รจ qualcosa che distrugge le nostre cittร  รจ questo isolamento. Andare in missione รจ aiutare a uscire dagli isolamenti e fare comunitร , fraternitร . โ€œMa quello non mi piaceโ€ฆโ€. โ€œQuello รจ cosรฌโ€ฆโ€. Mai aggettivare: Gesรน ama tutti. Se io vado in missione devo essere disposto a questo amare tutti. Non cโ€™รจ quella gioia piena, che era ciรฒ che tu dicevi ti dava la missione. Mentre ci sono tanti nostri fratelli con lo sguardo sfigurato da una societร  che si difende soltanto con lโ€™esclusione, isolando la gente, ignorando. Mai, se noi vogliamo essere missionari e portare il Vangelo e avere questa gioia, mai escludere, mai isolare nessuno, mai ignorare. Non so se ho risposto a qualcosa.

E grazie Luca per la tua inquietudine. Genova รจ una cittร  porto, che ha saputo ricevere storicamente tante navi e che ha generato grandi navigatori! Per essere discepolo ci vuole lo stesso cuore di un navigatore; orizzonte e coraggio. Se tu non hai orizzonte e sei incapace di guardarti anche il naso, non sarai mai un buon missionario. Se tu non hai coraggio, mai lo sarai. รˆ la virtรน dei navigatori: sanno leggere lโ€™orizzonte, andare, e hanno il coraggio per andare. Pensiamo ai grandi navigatori del XV secolo, tanti sono usciti da qua. Voi avete lโ€™opportunitร  di conoscere tutto con le nuove tecniche, ma queste tecniche di informazione ci fanno cadere in un tranello tante volte; perchรฉ invece di informarci ci saturano, e quando tu sei saturato lโ€™orizzonte si avvicina, si avvicina, e hai davanti a te un muro, hai perso la capacitร  di orizzonte. State attenti: sempre guardare quello che ti vendono! Anche quello che ti vendono nei media. La contemplazione, la capacitร  di contemplare lโ€™orizzonte, di farsi un giudizio proprio, non mangiare quello che ti servono nel piatto. Questa รจ una sfida: รจ una sfida che credo ci deve portare alla preghiera, e dire al Signore: โ€œSignore, ti chiedo un favore: per favore, non smettere di sfidarmiโ€. Sfide di orizzonti che richiedono il coraggio. Tu sei genovese? Navigatore: orizzonte e coraggio. E a tutti i genovesi lo dico: avanti! Quella preghiera che io vi proponevo: โ€œSignore, ti chiedo un favore, oggi sfidamiโ€. Sรฌ, โ€œGesรน per favore, vieni, importunami, dammi il coraggio di poter rispondere alla sfida e a teโ€. A me piace tanto questo Gesรน che disturba, che importuna; perchรฉ รจ Gesรน vivo, che ti muove dentro con lo Spirito Santo. E che bello un ragazzo o una ragazza che si lascia importunare da Gesรน; e il giovane o la giovane che non si lascia tappare la bocca con facilitร , impara a non stare con la bocca chiusa, che non รจ contento di risposte semplicistiche, che cerca la veritร , cerca il profondo, va al largo, va avanti, avanti. E ha il coraggio di farsi domande sulla veritร  e tante cose. Dobbiamo imparare a sfidare il presente. Una vita spirituale sana genera giovani svegli, che davanti ad alcune cose che oggi ci propone questa cultura โ€“ โ€œnormaleโ€ dicono, puรฒ essere, non soโ€ฆ – si domandino: โ€œQuesto รจ normale o questo non รจ normale?โ€. E tante volte โ€“ questo lo dico con tristezza โ€“ i giovani sono le prime vittime di questi venditori di fumo; fanno credere loro tante cose, mettono nella loro testa tante coseโ€ฆ Ma una delle prime forme di coraggio che voi dovete avere รจ domandarvi: โ€œMa questo รจ normale o questo non รจ normale?โ€. Il coraggio di cercare la veritร . รˆ normale che ogni giorno cresca quel senso di indifferenza? Non mi importa quello che succede agli altri; lโ€™indifferenza con gli amici, i vicini, nel quartiere, al lavoro, nella scuolaโ€ฆ รˆ normale โ€“ come ci invitava a riflettere Francesca โ€“ che molti dei nostri coetanei, migranti o provenienti da Paesi lontani, difficili, insanguinati da egoismi che conducono alla morte, vivono nelle nostre cittร  in condizioni veramente difficili? รˆ normale questo? รˆ normale che il Mediterraneo sia diventato un cimitero? รˆ normale questo? รˆ normale che tanti, tanti Paesi โ€“ e non lo dico dellโ€™Italia, perchรฉ lโ€™Italia รจ tanto generosa โ€“ tanti Paesi chiudono le porte a questa gente che viene piagata e fugge dalla fame, dalla guerra, questa gente sfruttata, che viene a cercare un poโ€™ di sicurezzaโ€ฆ รจ normale? Questa domanda: questo รจ normale? Se non รจ normale io devo coinvolgermi perchรฉ questo non succeda. Caro, ci vuole coraggio per questo, ci vuole coraggio.

Tornando ai naviganti, Cristoforo Colombo, che dicono che era dei vostri โ€“ mai si sa, ma tanti come lui o lui stesso forse sono usciti di qua โ€“, di lui dicevano: โ€œQuesto pazzo vuole arrivare di qua andando di lร โ€. Ma quello aveva fatto un ragionamento sulla โ€œnormalitร โ€ di certe cose e ha fatto una sfida grande: ha avuto il coraggio. รˆ normale che davanti al dolore degli altri il nostro atteggiamento sia chiudere le porte? Se non รจ normale, coinvolgiti. E se non hai il coraggio di coinvolgerti stai zitto e abbassa la testa e umiliati davanti al Signore, chiedi coraggio. Sfidare il presente รจ avere il coraggio di dire: โ€œCi sono cose che sembrano normali ma non sono normaliโ€. E voi, questo dovete pensare: non sono cose volute da Dio e non dovranno essere volute da noi! E questo dirlo con forza! Questo รจ Gesรน: intempestivo, che rompe i nostri sistemi, i nostri progetti. รˆ Gesรน che semina nei nostri cuori lโ€™inquietudine di farci questa domanda. E questo รจ bello: questo รจ molto bello!

Io sono sicuro che voi genovesi siete capaci di grandi orizzonti e di tanto coraggio, ma dipende da voi se volete farlo: non dipende da me. Io questa sera torno e lascio il seme. A voi lascio la sfida, o, come diciamo nella nostra terra: โ€œVi butto il guanto in facciaโ€. Voi vedrete.

Finisco con un suggerimento: ogni mattina, una semplice preghiera: โ€œSignore, ti chiedo per favore oggi non tralasciare di sfidarmi. Sรฌ, Gesรน, per favore, vieni a importunarmi un poโ€™ e dammi il coraggio di poterti rispondereโ€.

Grazie!

Voi siete qui, seduti, allโ€™ombra: qui siamo al fresco [nel Santuario]. Ma lรฌ fuori ci sono โ€“ li sentite? questi sanno fare chiasso โ€“ tanti che hanno resistito al sole, in piediโ€ฆ Un applauso a loro! Io li vedevo, li vedevo da qua. Erano tutti zitti perchรฉ ascoltavano e hanno seguito tutto. Quelli mi sembra che hanno un poโ€™ di coraggio e di orizzonti: almeno quelli; spero anche voi!

Adesso vi darรฒ la benedizione, ma prima di ricevere la benedizione salutiamo la Madonna:

โ€œAve o Mariaโ€ฆโ€

[Benedizione]

SALUTO E BENEDIZIONE AI DETENUTI

Vorrei dare anche un saluto e la benedizione a tutti i detenuti di Genova e della Liguria che hanno seguito questo incontro. Darรฒ โ€“ voi in silenzio โ€“ la benedizione a loro.

[Benedizione]

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