AUTORE: Paolo di Martino
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A pochi giorni dal Natale, la Chiesa ci invita a celebrare la festa della santa famiglia, ma diciamolo subito: non esiste โla famigliaโ. Quando parliamo di famiglie normali per favore: fissate lo sguardo su Maria e Giuseppe! Esistono โle famiglieโ, quelle fatte โdi carneโ, e sono tante e diverse tra loro. E tra queste cโรจ anche la famiglia di Gesรน.
Che strano: dopo alcuni giorni dalla nascita del Messia, Maria e Giuseppe sembrano quelli di prima. Eppure รจ un evento che avrebbe dovuto sconvolgere la loro vita.
Cosa fanno? Siccome erano stati educati allโobbedienza della Legge, portano Gesรน, il figlio di Dio, a sottomettersi alla tradizione e a diventare figlio di Abramo (lui che รจ Figlio di Dio!). Otto giorni dopo la nascita, infatti, lo portano nel tempio per la circoncisione. Quaranta giorni dopo la circoncisione, Maria e Giuseppe salgono al tempio per due distinti prescrizioni della legge: la purificazione della madre e il riscatto del figlio primogenito.
Ma non hanno capito chi รจ quel Figlio? Ma non ha capito Maria le parole dellโangelo? E Giuseppe non ha capito quel sogno? A quanto pare, no!
Maria e Giuseppe fanno tutto secondo la Legge religiosa. Per cinque volte Luca usa la parola โLeggeโ. Eโ difficile staccarsi dalle tradizioni impostateci. Lo รจ stato anche per Maria e Giuseppe. Anche loro hanno fatto fatica ad entrare nella nuova logica dโamore e la vita รจ continuata come prima.
Eโ il rischio di ogni Natale. Uno dopo lโaltro si susseguono nella nostra vita senza che il cuore sia toccato perchรฉ possiamo celebrare cento natali senza che Gesรน nasca nel nostro cuore.
Simeone, non รจ un sacerdote ma un profeta, e predice a Maria ciรฒ che sarebbe accaduto ma Maria non comprese il senso di quelle parole.
Per tre volte, nel secondo capitolo di Luca, viene detto che Maria non comprende.
Nel vangelo, Maria viene presentata in maniera ben diversa dalla Madonna Onnisciente alla quale siamo abituati a pensare.
Maria, quel giorno, non ha capito quel che le stava accadendo; Maria non capirร neppure suo figlio Gesรน. Semplicemente lo seguirร . Questo รจ il grande passaggio di Maria: da madre diventerร discepola di suo figlio.
Maria e Giuseppe hanno vissuto la stessa esperienza che vive qualsiasi genitore. Quanti dubbi, angosce per i propri figli sperando di fare sempre la scelta giusta.
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Maria si sarร chiesta: โCosa vuol dire che una spada mi trafiggerร lโanima?โ.
La spada nel Nuovo Testamento รจ lโimmagine dellโincisivitร della parola di Dio.
La prima parola che Gesรน dirร nel vangelo, sarร un rimprovero ai suoi genitori e soprattutto a sua madre. La parola di suo figlio sarร difficile da capire, le causerร dispiacere, sconforto, incomprensione e derisione.
Ben presto si renderร conto che le aspettative riposte in questo figlio si realizzeranno in maniera ben diversa da come lei pensava. Eโ lโesperienza di molti genitori.
La spada tagliente per Maria saranno le parole di Gesรน, parole che la costringeranno a cambiare, a convertirsi, a diventare figlia di suo figlio. Gesรน non sarร affatto tenero con lei: โNon sapevi che io devo occuparmi del Padre mio!โ.
Gesรน si staccherร subito e si sottrarrร dalle aspettative dei genitori; voi mi avete generato ma non siete mio padre e mia madre; mio padre e mia madre sono il Signore del cielo (padre) e della terra (madre). E Lc ancora una volta, per la terza volta, dovrร dire: โMa essi non compresero le sue paroleโ.
on solo. Quelli del suo paese non lo vorranno, lo rifiuteranno. Ad un certo punto il suo clan familiare partirร con il proposito di catturarlo. Gesรน sarร considerato matto: e questo dai suoi familiari!
E Maria? Cosa puรฒ provare una donna che vede suo figlio non compreso, odiato da tutti?
Un giorno lei e gli altri fratelli andranno da Gesรน: โGesรน, ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercanoโ . Ma Gesรน risponderร in maniera seccata: โChi รจ mia madre e chi sono i miei fratelli?โ.
Ecco la spada per Maria: rifiutata come madre deve compiere unโopera di trasformazione per rimanere โintimaโ con suo figlio.
Mi piace pensare che Maria sia stata assalita dai dubbi anche sotto la croce.
Ecco la famiglia di Nazareth, cosรฌ santa, cosรฌ simile alle nostre.
Amici, quando avete preoccupazioni, ansie, timori per i vostri figli, rivolgetevi a Maria e Giuseppe. Loro sanno cosa si prova.
Noi sappiamo ben poco della famiglia di Nazareth, della loro quotidianitร , del lavoro, delle scelteโฆ I Vangeli ci svelano pochissimo di queglโanni. I vangeli apocrifi hanno sentito il desiderio di riempire quel silenzio imbarazzante.
Non poteva iniziare prima a predicare il Regno?
Perchรฉ รจ rimasto nellโanonimato? Chissร quanti malati avrebbe potuto guarire?
Eppure I primi 30 anni della vita familiare di Gesรน con Maria e Giuseppe รจ coperta dal silenzio. Eppure, al di lร di quello che si potrebbe pensare, quel silenzio รจ una delle rivelazioni piรน affascinanti della novitร portata da Gesรน.
Eโ il silenzio della quotidianitร , della normalitร , dellโordinario.
Tutti lo attendevano e Lui cosa ha fatto? Ha passato il tempo in casa ad aiutare papaโ Giuseppe.
Ecco amici il nostro Dio. Ve lo aspettavate diverso vero?
Quel silenzio mostra che la via della santitร abita la banalitร delle nostre giornate. Eโ il tempo ordinario, e non quello festivo, il luogo decisivo della scelta.
La santitร a cui la famiglia di Nazareth ci richiama รจ quella della vita ordinaria.
Esiste una spiritualitร del pannolino, la mistica del ferro da stiro, la teologia del mercato!
Saremo credibili, se i nostri gesti quotidiani, le nostre faccende domestiche, i nostri incontri per il paese, trasuderanno di Vangelo!
Insomma saremo veri cristiani, se i nostri gesti parleranno di Lui, anche se noi staremo zitti.
Che bello vedere che Dio dร a Gesรน, come unico bagaglio per venire al mondo, una famiglia. Maria e Giuseppe rappresentano lโunica cosa che Dio reputa necessaria per questo bambino perchรฉ tutto รจ possibile nella vita di una persona quando sa di non essere sola. La famiglia รจ il luogo strutturale dellโuomo.
La bella notizia di questa domenica? Nella famiglia di Nazareth non abbiamo un modello, ma una speranza. Maria e Giuseppe sono la โbella notiziaโ che, in qualsiasi situazione siamo, tutti possiamo gioire dellโesperienza della famiglia.
