AUTORE: Paolo di Martino
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Oggi la Chiesa chiude lโanno liturgico 2019/2020 e lo fa nel migliore dei modi con la solennitร di Cristo Re dellโUniverso, una festa nata agli inzi del XX secolo per reagire ai totalitarismi politici ma che dopo il Concilio ha trovato la sua propria collocazione sia liturgica sia pastorale alla fine dellโanno liturgico . La Figura luminosa e grande di Nostro Signore considerato Alfa e Omega della Storia del mondo e della nostra Storia personale, lโattesa della Parusia finale verso la quale tutti camminiamo e la sottolineatura della partecipazione ai tre doni della profezia, dela reaglitร e del sacerdozio di Cristo da parte dellโumanitร pervadono interamente tutta la solenne e sanat liturgia di questa ultima domenica dellโanno ,in cui anche le antifone e gli Inni della Liturgia delle Ore sono particolarmente suggestivi e provocanti.
LโIntroito solenne e maestoso ma allo stesso tempo confortante ci fa contemplare il Signore Crocefisso e Risorto Vivente in eterno , con le parole dellโapocalisse che lungi dallโessere tetra e spaventosa profezia sul futuro รจ il canto della Chiesa pellegrina verso il suo Sposo che era che รจ e che verrร alla fine dei tempi.
Antifona dโingresso
LโAgnello immolato
รจ degno di ricevere potenza e ricchezza
e sapienza e forza e onore:
a lui gloria e potenza nei secoli, in eterno. (Ap 5,12; 1,6)
Certo siamo dvanati ad uno degli Introiti piรน importanti e solenni che richiama la gloria e la grazia della Pasqua che , appunto, ogni domenica si rinnova in tutta la sua potenza salfica attraverso il sacrificio che rende vivo e presente lโAgnello immolato.
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La Preghiera di Colletta ci da la chiave giusta per leggere nel presente la bellezza e la grandezza della veritร di fede che oggi celebriamo : la regalitร del Cristo Signore principio e fine di tutto il Creato, per il quale tutto viene non solo creato ma tenuto in vita , rinnovato e portato a compimento.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che hai voluto rinnovare tutte le cose
in Cristo tuo Figlio, Re dellโuniverso,
faโ che ogni creatura, libera dalla schiavitรน del peccato,
ti serva e ti lodi senza fine.
Nella sua Parola, che รจ il Verbo , Dio ci ha dato e ci ha detto tutto e non si ripete mai a noi sta lโimpegno di accogliere questa Veritร e di farla fruttificare nella nostra vita nella lode e nellโamore senza fine .
Preghiera sulle offerte
Accetta, o Padre,
questo sacrificio di riconciliazione,
e per i meriti del Cristo tuo Figlio
concedi a tutti i popoli il dono dellโunitร e della pace.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Allโoffertorio , mentre noi presentiamo i nostri poveri doni, per impetrare il perdono e la riconciliazione Dio ci viene incontro con il potere del re che รจ lโamore sacrificato e donato dal quale scaturiscono per tutti i popoli , in una dimensione universale e cosmica i doni dellโunitร e della Pace. Lungi dal voler chiedere lโistaurazione della critianitas a cui alcuni filosofi e sovrani del Medioevo aspiravano, in questa preghiera abbiamo giร delineato il regno del Signore che poi viene cantato nel Prefazio che vale la paena di riportare nella sua interezza e che illumina e spiega a solo tutto il senso mistagogico e pedagogico della festa odierna .
ร veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Tu con olio di esultanza
hai consacrato Sacerdote eterno
e Re dellโuniverso il tuo unico Figlio,
Gesรน Cristo nostro Signore.
Egli, sacrificando se stesso
immacolata vittima di pace sullโaltare della Croce,
operรฒ il mistero dellโumana redenzione;
assoggettate al suo potere tutte le creature,
offrรฌ alla tua maestร infinita
il regno eterno e universale:
regno di veritร e di vita,
regno di santitร e di grazia,
regno di giustizia, di amore e di pace.
E noi,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
lโinno della tua gloria.
Dopo tanta Luce e dopo aver contemplato il Re dellโuniverso crocefisso e risorto racchiuso sacramentalmente e realmente nellโEucaristi, che in questo giorno viene esaltata anche nellโAdorazione pubblica e solenne, la preghiera dopo la comunione ci fa chiedere di essere discepoli felici e obbbedienti e cavalieri del Vero e Unico re per diventare poi suoi fratelli nel Regno eterno che giร si apre davanti a noi se sappiamo vederlo nel nostro quotidiano e che ci chiama a riprendere spediti il cammino nel nuovo anno liturgico che si annuncia allโorizzonte con un nuovo avvento
