Paolo de Martino – Commento al Vangelo di domenica 22 Novembre 2020

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AUTORE: Paolo di Martino FONTE: Sito web SITO WEB CANALE YOUTUBE PAGINA FACEBOOK


Oggi la Chiesa chiude lโ€™anno liturgico 2019/2020 e lo fa nel migliore dei modi con la solennitร  di Cristo Re dellโ€™Universo, una festa nata agli inzi del XX secolo per reagire ai totalitarismi politici ma che dopo il Concilio ha trovato la sua propria collocazione sia liturgica sia pastorale alla fine dellโ€™anno liturgico . La Figura luminosa e grande di Nostro Signore considerato Alfa e Omega della Storia del mondo e della nostra Storia personale, lโ€™attesa della Parusia finale verso la quale tutti camminiamo e la sottolineatura della partecipazione ai tre doni della profezia, dela reaglitร  e del sacerdozio di Cristo da parte dellโ€™umanitร  pervadono interamente tutta la solenne e sanat liturgia di questa ultima domenica dellโ€™anno ,in cui anche le antifone e gli Inni della Liturgia delle Ore sono particolarmente suggestivi e provocanti.

Lโ€™Introito solenne e maestoso ma allo stesso tempo confortante ci fa contemplare il Signore Crocefisso e Risorto Vivente in eterno , con le parole dellโ€™apocalisse che lungi dallโ€™essere tetra e spaventosa profezia sul futuro รจ il canto della Chiesa pellegrina verso il suo Sposo che era che รจ e che verrร  alla fine dei tempi.

Antifona dโ€™ingresso
Lโ€™Agnello immolato
รจ degno di ricevere potenza e ricchezza
e sapienza e forza e onore:
a lui gloria e potenza nei secoli, in eterno. (Ap 5,12; 1,6)

Certo siamo dvanati ad uno degli Introiti piรน importanti e solenni che richiama la gloria e la grazia della Pasqua che , appunto, ogni domenica si rinnova in tutta la sua potenza salfica attraverso il sacrificio che rende vivo e presente lโ€™Agnello immolato.

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La Preghiera di Colletta ci da la chiave giusta per leggere nel presente la bellezza e la grandezza della veritร  di fede che oggi celebriamo : la regalitร  del Cristo Signore principio e fine di tutto il Creato, per il quale tutto viene non solo creato ma tenuto in vita , rinnovato e portato a compimento.

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che hai voluto rinnovare tutte le cose
in Cristo tuo Figlio, Re dellโ€™universo,
faโ€™ che ogni creatura, libera dalla schiavitรน del peccato,
ti serva e ti lodi senza fine.

Nella sua Parola, che รจ il Verbo , Dio ci ha dato e ci ha detto tutto e non si ripete mai a noi sta lโ€™impegno di accogliere questa Veritร  e di farla fruttificare nella nostra vita nella lode e nellโ€™amore senza fine .

Preghiera sulle offerte
Accetta, o Padre,
questo sacrificio di riconciliazione,
e per i meriti del Cristo tuo Figlio
concedi a tutti i popoli il dono dellโ€™unitร  e della pace.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Allโ€™offertorio , mentre noi presentiamo i nostri poveri doni, per impetrare il perdono e la riconciliazione Dio ci viene incontro con il potere del re che รจ lโ€™amore sacrificato e donato dal quale scaturiscono per tutti i popoli , in una dimensione universale e cosmica i doni dellโ€™unitร  e della Pace. Lungi dal voler chiedere lโ€™istaurazione della critianitas a cui alcuni filosofi e sovrani del Medioevo aspiravano, in questa preghiera abbiamo giร  delineato il regno del Signore che poi viene cantato nel Prefazio che vale la paena di riportare nella sua interezza e che illumina e spiega a solo tutto il senso mistagogico e pedagogico della festa odierna .

รˆ veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Tu con olio di esultanza
hai consacrato Sacerdote eterno
e Re dellโ€™universo il tuo unico Figlio,
Gesรน Cristo nostro Signore.
Egli, sacrificando se stesso
immacolata vittima di pace sullโ€™altare della Croce,
operรฒ il mistero dellโ€™umana redenzione;
assoggettate al suo potere tutte le creature,
offrรฌ alla tua maestร  infinita
il regno eterno e universale:
regno di veritร  e di vita,
regno di santitร  e di grazia,
regno di giustizia, di amore e di pace.
E noi,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
lโ€™inno della tua gloria
.

Dopo tanta Luce e dopo aver contemplato il Re dellโ€™universo crocefisso e risorto racchiuso sacramentalmente e realmente nellโ€™Eucaristi, che in questo giorno viene esaltata anche nellโ€™Adorazione pubblica e solenne, la preghiera dopo la comunione ci fa chiedere di essere discepoli felici e obbbedienti e cavalieri del Vero e Unico re per diventare poi suoi fratelli nel Regno eterno che giร  si apre davanti a noi se sappiamo vederlo nel nostro quotidiano e che ci chiama a riprendere spediti il cammino nel nuovo anno liturgico che si annuncia allโ€™orizzonte con un nuovo avvento

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