Sorrido sempre, leggendo dell’โalto monteโ riportato da Matteo. Chi รจ stato in Israele sa che il Tabor รจ una graziosa collina situata a soli 600 metri di altezza. Il monte nel linguaggio biblico รจ il luogo della manifestazione di Dio. Il Sinai, il Nebo, il Mรฒria, il Carmelo. Ad Abramo Dio si presenta come ยซel Shaddaiยป, il โDio delle montagneโ dicono gli ultimi studi biblici (Gen 17,1).
Insomma, il monte non รจ unโindicazione topografica ma teologica.
Mi sembra di sentirli mentre salgono al Tabor pensierosi. โMa dove stiamo andando?โ, โcosa vorrร dirci?โ, โe perchรฉ solo noi tre?โ. Le cose sostanzialmente andavano bene, fino a quando Gesรน aveva iniziato a parlare della croce. Gesรน sembra dire: โEcco chi sono! Ecco chi state seguendo! Cambiate il vostro sguardo. Non fermatevi alla superfice. Dove voi vedete solo dolore, io vedo giร i segni della gloria. Coraggio, amici miei!โ.
Capanne
Ancora una volta, Simone svolge il ruolo di satana: ยซSignore, รจ bello per noi essere qui! Se vuoi, farรฒ qui tre capanne, una per te, una per Mosรจ e una per Eliaยป.
Pietro vede Gesรน con Mosรจ (la Legge), ed Elia (i Profeti) e dice: ยซfacciamo tre capanneยป, cioรจ manifestati come Messia. Non a caso lo chiama ยซRabbiยป, maestro. Povero Pietro: anche questa volta รจ riuscito a rompere lโatmosfera che si era creata. Aveva davvero la capacitร di parlare al momento sbagliato nel posto sbagliato.
Notate lโordine dei personaggi: in un trittico di personaggi, il piรน importante รจ sempre chi รจ al centro. Per Pietro, รจ importante Mosรจ: ยซFacciamo tre capanne: una per te, una per Mosรจยป, al centro, ยซe una per Eliaยป. Per Pietro il Messia รจ chi fa osservare la Legge.
Pietro sperimenterร sulla sua pelle che non รจ possibile mettere il โvino nuovoโ portato da Gesรน negli โotri vecchiโ delle antiche strutture religiose. ร uno sposo, il Signore: avvicinarsi a lui con le consuete categorie religiose รจ come mettere del vino giovane in vecchie botti che rischiano di spaccarsi. Quando il Signore si fa sentire, ogni legge, รจ inadeguata alla novitร della sua presenza.
Amico lettore, quanto tempo sprechiamo, come Pietro, nellโadattare il messaggio rivoluzionario del vangelo alle nostre strutture cercando di comprimerlo. ร inutile illudersi: non possiamo accogliere il vino nuovo del vangelo negli otri del vecchio pensiero religioso fatto di abitudini (sante!), di qualche tradizione, e di ripetizioni automatiche.
Il rischio di un certo cristianesimo รจ di focalizzarsi su ciรฒ che io devo fare per Dio mentre il cristianesimo รจ la bella notizia di un Dio che muore per me, si dona per me.
Pietro faticherร e non poco ad accettare lโamore gratuito del maestro, lโamore folle di Dio.
Contemplazione
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Pietro รจ rapito dalla visione, vorrebbe godersi lo spettacolo, non vorrebbe piรน tornare alle preoccupazioni della vita quotidiana. Invece, di camminare, preferirebbe mettere tre tende, come noi. Cerca di catturare lโattimo, fermarsi. Invece lโuomo รจ chiamato a camminare di gloria in gloria, in una crescita continua perchรฉ lโamore (e la bellezza!) non hanno limite.
Innamorati
Questo vangelo tenta di dare una risposta alla domanda su che cosa rende veramente felici nella vita. In fondo, la trasfigurazione รจ vedere cose che si possono vedere solo con il cuore. ยซBeati i puri di cuore perchรฉ vedranno Dioยป. Amico lettore, per chi ha un cuore puro, tutto รจ puro e vede Dio in ogni cosa, anche nel dolore, perfino nella morte. โCaro Pietroโ, sembra dirgli il Signore, โguarda la croce da un altro punto di vista! Come i profeti, scruta il passaggio di Dio nella storiaโ.
Ascoltatelo
I nostri tre amici ยซfurono presi da grande timoreยป. Le esperienze estreme di gioia come quelle di dolore producono in noi paura, spavento. Anche in queste esperienze perรฒ, Dio parla. Non va ascoltata la paura, ma ciรฒ che cโรจ oltre di essa. Non vanno ascoltati i propri pensieri ma ciรฒ che li precede. Alcuni momenti della nostra vita sono delle vere e proprie trasfigurazioni. Sono lรฌ non per vivere di rimpianti ma per affrontare le inevitabili difficoltร che incontreremo.
Mentre Pietro sta parlando, in preda alla paura, ecco ยซuna nube luminosa li coprรฌ con la sua ombraยป. Sullo sfondo cโรจ la teofania rivolta sul Sinai a Mosรจ: sullโalta montagna cโera una nube che la copriva (cf. Es 19,16; 20,21; 24,15; ecc.), simbolo della presenza di Dio, che tuttavia resta nascosta. La nube passรฒ sul tabernacolo costruito da Mosรจ nel deserto e, nellโora della dedicazione del tempio, riempรฌ il Santo. Questa nube รจ la โShekinahโ, la Presenza di Dio.
Ecco allora la risposta alle parole di Pietro: non tre tende, ma la โShekinahโ di Dio.
Eโ solo Lui che dobbiamo ascoltare. Ascoltare รจ piรน del semplice sentire: significa capire, obbedire, nel senso etimologico del termine โob-audireโ, cioรจ ascoltare in piedi. Lโobbedienza cristiana, amico lettore, non ha nulla di moralistico. Ecco il motivo per cui nelle icone della trasfigurazione Mosรจ ed Elia sono rappresentati curvi verso Gesรน in atteggiamento di umiltร , di adorazione. Fare tre capanne era una proposta sbagliata: metteva sullo stesso piano Gesรน, Mosรจ ed Elia. ยซParlano i profeti, parla la legge, ma ascolta lui che รจ la voce della legge e dei profeti. Era lui che si faceva sentire per mezzo di essiยป (s. Agostino).
Mi capita sovente di ascoltare persone che mettono sullo stesso piano la Parola di Dio e la parola di un santo, di un Vescovo, di un biblista, di un veggenteโฆdel parroco! La Parola รจ molto piรน grande delle parole: le trascende.
Questo รจ lโelemento essenziale della nostra metamorfosi: spostare il baricentro della nostra vita: da me stesso a Lui. La mia trasfigurazione comincia quando smetto di ascoltare me stesso, le mie paure, le mie ansie e inizio ad ascoltare la sua voce che mi chiama a uscire da me stesso, a regalare la vita, a sognare in grande, a non avere paura. Questa รจ la grande lezione della Trasfigurazione: ricordarsi della luce quando รจ buio, e imparare ad ascoltare ciรฒ che conta nonostante la paura ci suggerisca parole senza prospettive.
Spesso siamo in cerca di visioni, rivelazioni e apparizioni. Matteo ci ricorda che ciรฒ che conta, ciรฒ che basta, รจ Gesรน, il figlio di Dio. Lโunica parola che Maria pronuncia nel Vangelo di Giovanni รจ quella che rivolge ai servi: ยซfate quello che vi dirร ยป. Cioรจ, ascoltate Lui! A noi discepoli, Maria dice sempre e solamente: ascoltatelo!
Il suo ascolto ci rende come Lui. Forse abbiamo proprio bisogno di fermarci un poโ e di ascoltare. Ascoltare Lui e non solo le chiacchiere vuote della televisione o le news di internet. Non รจ difficile. Basta scegliere, basta mettere ordine nella propria giornata e dare una gerarchia sana alle nostre prioritร .
Ottimismo
Dobbiamo ripartire dalla bellezza, dalla bellezza di Dio. Forse abbiamo smarrito la bellezza nel raccontare la fede. Abbiamo ridotto il cristianesimo a unโesperienza triste.
La bella notizia di questa domenica? Credere puรฒ essere splendido. Non sei ciรฒ che pensi di essere. Hai bisogno di guardare con uno sguardo diverso la realtร . Sei molto di piรน; la tua vera natura รจ ben altra.
Fonte: il blog di Paolo de Martino | CANALE YOUTUBE | PAGINA FACEBOOK



