Paolo de Martino – Commento al Vangelo del 10 Settembre 2023

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Una comunitร  da sogno.

Siamo nel cosiddetto discorso โ€œecclesialeโ€ perchรฉ tratta della cura pastorale verso i piรน piccoli. Chi sono i โ€œpiccoliโ€? Nella comunitร  di Matteo, composta per la maggior parte da cristiani provenienti dal giudaismo, i piccoli erano gli altri, la minoranza degli ex-pagani che non conosceva bene la legge di Mosรจ e quindi la trasgrediva piรน facilmente.

Matteo parla alla sua comunitร  dando delle regole, delle norme, dei consigli. Non vanno presi alla lettera perchรฉ sono stati scritti per uomini che hanno vissuto duemila anni fa in un determinato ambiente e in una determinata cultura, molto diversa dalla nostra. Eโ€™ il tentativo di Matteo, di tradurre in pratica, in regole, in comportamenti, lo spirito di Gesรน.

Noi dobbiamo rimanere fedeli non alle regole, che mutano nel tempo, ma allo spirito di Gesรน. Mentre le regole cambiano secondo i secoli e i tempi, lo spirito rimane per sempre.
Amico lettore, non attaccarti alle regole ma cogline lo spirito, il senso, il significato che cโ€™รจ dietro.

Fratello
Attingendo alla tradizione mosaica, la comunitร  di Matteo aveva una prassi ben precisa da seguire nei confronti di chi allโ€™interno della comunitร  compie unโ€™azione riprovevole. La prima fase di questa prassi รจ la correzione personale.

Il Levitico (19,17b) diceva: ยซRimprovera apertamente il tuo prossimo, cosรฌ non ti caricherai dโ€™un peccato per luiยป. A quel tempo era normale denunciare apertamente quello che uno faceva. Gesรน propone una cosa del tutto nuova, rivoluzionaria, contro la legge e la prassi comune.
Che cosa dunque deve fare il cristiano maturo? Ammonire il peccatore, certo, ma con molta caritร . Lo ammonisca nellโ€™ora opportuna, con umiltร  e chiarezza, coprendo la sua vergogna, non svelandola agli altri, da solo a solo. Deve farlo non perchรฉ la legge รจ stata infranta, ma perchรฉ chi ha peccato ha fatto del male a se stesso, ha scelto la via della morte e non quella della vita.

Queste parole tracciano le regole di base per la convivenza fraterna. La prima? Fa tu il primo passo, riapri il dialogo. Il vero guadagno della vita sono le relazioni buone che costruiamo. Una comunitร  si misura dalla qualitร  dei rapporti umani che si sono instaurati. Il vangelo ci chiama a pensare sempre in termini di โ€œnoiโ€. Perchรฉ devo intervenire sullโ€™altro? Perchรฉ รจ un ยซfratelloยป. Non รจ la veritร  che mi legittima, ma la fraternitร .

Amico lettore, non separare mai veritร  e amore. La veritร  senza amore porta a conflitti, guerre di religione. ยซMettere la veritร  prima della persona รจ lโ€™essenza della bestemmiaยป (S. Weil). Eโ€™ anche vero perรฒ che lโ€™amore senza veritร  non รจ feconda.

La seconda fase รจ molto piรน seria e attinge al diritto mosaico: ยซSe non ascolterร , prendi ancora con te una o due persone, perchรฉ ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoniยป. Sono chiamati in causa dei testimoni, almeno due, perchรฉ il peccato sia riconosciuto in modo autorevole e affinchรฉ il colpevole si renda conto della gravitร  della propria situazione.

La terza fase รจ la proclamazione del reato davanti a tutta la comunitร  cristiana, la Chiesa: ยซSe poi non ascolterร  costoro, dillo alla comunitร ; e se non ascolterร  neanche la comunitร , sia per te come il pagano e il pubblicanoยป. Si pensa che questa prassi faccia riferimento a qualcosa di piรน grande di una semplice offesa personale.

Qualora il peccatore non voglia ammettere il suo reato nemmeno davanti a tutta la comunitร  cristiana, scatta la scomunica. Eโ€™ questo il senso di ยซsia per te come il pagano e il pubblicanoยป: sono citate due categorie di persone che notoriamente non erano ammesse a far parte della comunitร  giudaica (qui la comunitร  cristiana mantiene ancora numerose categorie della mentalitร  ebrea).

Per quattro volte รจ ripetuto il verbo โ€œascoltareโ€. Matteo ha davanti delle situazioni complicate e sente il bisogno di dire: โ€œIn qualsiasi situazione, ci sia fra di voi lโ€™amoreโ€. Il conflitto รจ positivo, decisivo รจ come noi affrontiamo tensioni e conflitti. La crisi รจ quello spazio che ci permette di lasciare un equilibrio per raggiungerne uno piรน profondo.

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Poteri
Gesรน attribuisce alla comunitร  cristiana il potere di legare e sciogliere che aveva giร  affidato a Pietro.

Eโ€™ responsabilitร  di ogni discepolo, di tutti i credenti trasmettere la โ€œbella notiziaโ€. Il servizio (primato) di Pietro, e quindi di ciascun discepolo nella Chiesa, consiste nel vivere la fede evangelica: essere cioรจ esempio di fede per gli uomini di sempre, aiutare a far fare esperienza della fedeltร  di Dio per la sua creatura in ogni situazione, anche la piรน drammatica. Riceviamo tutti, in un certo senso, il potere delle chiavi: sciogliere legami che ci isolano nel nostro egoismo e iniziare nuovi legami di amore e di servizio che non saranno intaccati nemmeno dalla morte. รˆ su queste pietre, cioรจ su persone che hanno la fede di Pietro, che Gesรน costruisce la sua Chiesa.

Amico lettore, non pensare di cavartela sempre addossando la colpa al Papa, ai Vescovi ecc. Con il battesimo siamo tutti re, sacerdoti e profeti. Non dimenticarlo. Chiunque professi la sua fede ha questo potere, non solo Pietro. Il potere di perdonare i peccati non รจ il potere giuridico dellโ€™assoluzione ma quello di diventare una preยฌsenza trasfigurante. Terra e cielo si abbracciano in ogni discepolo.

Riuniti
Matteo sembra suggerirci che prima di giungere a soluzioni estreme, non occorre solo aver tentato ogni via possibile per recuperare il peccatore: bisogna soprattutto aver pregato a lungo e insieme.

Questo versetto รจ una promessa per tutti: ยซDove sono due o tre riuniti nel mio nome, lรฌ sono io in mezzo a loroยป. La Sua presenza รจ offerta a tutti, non รจ questione di merito (infatti, non dice โ€œdove due o tre santiโ€ฆ โ€œ). Lโ€™unica condizione รจ essere riuniti nel Suo nome. In una societร  dove lโ€™uomo รจ solo un essere sociale, il credente dice che questo non basta, che dove due o tre sono riuniti nel nome di Cristo, lรฌ cโ€™รจ Cristo stesso. Amico lettore, mi chiedo e ti chiedo: le nostre comunitร , i nostri gruppi nel nome di chi o di cosa si raccolgono? Dellโ€™abitudine? Della tradizione? O nel nome di Cristo e della sua Parola?

In queste righe credo ci sia il โ€œsognoโ€ di Gesรน. Propone uno stile di fraternitร  fatto di delicatezza, discrezione, pazienza e gradualitร . Gesรน sogna una comunitร  di fratelli e sorelle che intrecciano rapporti autentici, appassionati e fondati sul vangelo. Non basta condividere qualche ideale o condividere uno spazio geografico per dirsi comunitร  del Risorto!

La bella notizia di questa domenica? Ciรฒ che scioglierai avrร  libertร  per sempre, ciรฒ che legherai avrร  comunione per sempre perchรฉ Dio dona eternitร  a tutto ciรฒ che di piรน bello hai seminato nel mondo.

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