Ora tocca a te
Con il racconto dellโascensione termina il vangelo di Luca. In realtร si tratta di un brano cerniera poichรฉ lโopera continua con gli Atti degli Apostoli che riprende la narrazione proprio dallโascensione. Luca forza un poโ la cronologia: il suo intento รจ presentare il mistero della morte, risurrezione e ascensione come un tuttโunico, quindi inutile cercare unโesattezza cronologica (negli Atti lโascensione sarร invece collocata quaranta giorni dopo la Risurrezione).
I primi cristiani si ponevano una domanda: dovโรจ Gesรน? E sotto quale condizione? Lโascensione risponde a questa domanda. Giovanni e Matteo non ne parlano, Marco fa solo un accenno, รจ Luca lโunico che descrive veramente lโascensione, anche se nel vangelo avviene subito dopo la morte di Gesรน, mentre negli Atti avviene quaranta giorni dopo (il tempo simbolico del passaggio, della trasformazione). Nel vangelo, Luca segue il criterio letterario dellโunitร di luogo (tutto si svolge a Gerusalemme) e di tempo (tutto avviene nellโambito di una giornata). Nel vangelo, i due eventi sono inseparabilmente congiunti: Gesรน risorge dalla tomba entrando nella gloria di Dio. Eโ ovvio che Luca, nei due testi, non รจ tanto interessato a offrire la cronaca di questโavvenimento ma intende piuttosto mostrare alcuni aspetti della Pasqua di Gesรน.
Incontrare
Prima o poi, a tutti รจ sorta questa domanda: non poteva restare? Perchรฉ se nโรจ andato? Non poteva restare in mezzo a noi da risorto? Non sarebbe stato piรน bello? No, amico lettore, e meno male! Solo cosรฌ, oggi, possiamo festeggiare la presenza eterna di Cristo in mezzo a noi. Gesรน aveva bisogno di liberarsi del tempo e dello spazio per essere definitivamente presente in ogni angolo del mondo, contemporaneamente e per sempre.
Questo modo รจ la possibilitร che ogni uomo ha di poter dire: posso incontrare il risorto.
Da quel giorno in Dio cโรจ un uomo: Gesรน di Nazareth. Da quellโistante nessuno puรฒ piรน dire: โDio non conosce la sofferenzaโ oppure โche cโentra Dio con la mia vita?โ. Nessuno puรฒ dire: โDio non conosce la fatica del lavoroโ e neppure โDio non conosce la morteโ. Da quel giorno Dio sa. Da quel giorno nulla, eccetto il peccato, รจ estraneo a Dio. ยซSolo il cristianesimo ha osato situare un corpo dโuomo nella profonditร di Dioยป (R. Guardini). Che bello! Gesรน quando รจ ritornato al Padre si รจ portato dietro tutta la nostra umanitร . Sotto lo sguardo del Padre, da allora, ci sono le nostre gioie, i nostri dolori. Insomma, niente di ciรฒ che ci rende umani ora รจ sconosciuto a Dio. Tutti adesso possiamo fare esperienza di Dio, perchรฉ Lui vive in noi.
Lโascensione esprime anche il senso profondo di ogni separazione umana. Viene da pensare al finale del Piccolo Principe: ยซAnchโio oggi torno a casaโฆ e quando ti sarai consolato (ci si consola sempre) sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre mio amicoโฆ E qualche volta aprirai la finestra cosรฌ, per il piacere di farloโฆ Sarร come se ti avessi regalato, invece delle stelle, migliaia di campanelli che sanno ridereยป (A. de Saint- Exupery).
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Benedizioni
Nella Bibbia, la benedizione indica sempre una forza, unโenergia che scende dallโalto e produce vita. Fino ad ora, Gesรน, non aveva mai benedetto i suoi discepoli e mai era stato adorato da loro.
Adesso รจ il momento: ยซLi condusse fuori verso Betร nia e, alzate le mani, li benedisseยป. Ora รจ il tempo per Gesรน di benedirli, di trasmettere loro la sua forza, e per gli apostoli di riconoscerlo come Signore. Che bello: una benedizione ci ha lasciato non un giudizio. Il Signore โdice beneโ del mondo, dellโuomo, si fida di lui. Il fatto avviene a Betania, sul monte degli Ulivi, luogo da cui Gesรน era partito per la sua entrata trionfale in Gerusalemme. Fine delle apparizioni: per i discepoli รจ ora di ritornare a Gerusalemme, insomma, adesso tocca a loro. Amico lettore adesso tocca a te raccontare Dio.
Gesรน non cโรจ piรน ma i discepoli ce lโhanno nel cuore ecco perchรฉ Luca annota che ยซstavano sempre nel tempio lodando Dioยป. Non significa che stessero giorno e notte nel tempio ma che dovunque andassero percepivano la Sua presenza.
Curioso che Luca finisca il suo vangelo nello stesso luogo dove lโha iniziato. Il suo vangelo si snoda tra due scene nel tempio. Allโinizio Zaccaria, ora gli apostoli: in mezzo, il cammino di Gesรน che non amava, invece, stare nel tempio. Luca ci sta dicendo che โstare nel tempioโ vuol dire sentire, desiderare Dio. Allora, in questo senso, tutta la vita di Gesรน รจ stata uno โstare nel tempioโ. Amico lettore, puoi stare fisicamente in chiesa e non essere nel tempio di Dio come puoi stare in qualunque posto ed essere nel Suo tempio.
Curioso anche che Luca termini il suo vangelo nello stesso clima di gioia con il quale aveva iniziato: ยซTornarono a Gerusalemme con grande gioiaยป. Allโinizio del vangelo, lโangelo, nel tempio, aveva annunciato una grande gioia a Zaccaria e Maria esplose di gioia allโannuncio dellโangelo. Ora, anche gli apostoli sono felici perchรฉ si sentono amati.
Tre cose devono annunciare gli apostoli: Gesรน morto e risorto, la conversione (cioรจ cambiare modo di pensare Dio, me stesso e gli altri) e il perdono dei peccati (la parola โperdonoโ, in greco vuol dire โlasciare andareโ). Morte, resurrezione e missione sono eventi incatenati dalla rivelazione.
Siamo chiamati a essere testimoni del vangelo, narratori credibili di un incontro che ha cambiato la nostra vita (o almeno cosรฌ dovrebbe essere). Se non lo riusciamo a fare, forse รจ perchรฉ non ci ha davvero stravolto la vita. La chiamata a evangelizzare non รจ un optional nel cristianesimo o qualcosa riservato a vescovi, preti e diaconi, รจ un elemento essenziale della vita del discepolo. Lasciamo che lo Spirito ci guidi in mare aperto per essere testimoni di un amore che, diciamo, averci ribaltato la vita.
Spirito
Lโascensione รจ anche la condizione affinchรฉ possa accadere il dono dello Spirito. Gesรน si fa assente proprio perchรฉ possa entrare in scena lo Spirito. A noi, siamo sinceri, lโesperienza di unโassenza non piace perchรฉ ci fa sentire soli, ci provoca inquietudine. Siamo sempre a caccia di presenze, di certezze. Gesรน ci dร una certezza ma su un altro piano, ci dona la certezza dellโโessereโ. Ci dice chi siamo, e se sappiamo chi siamo, non abbiamo bisogno di avere altre certezze. Eโ quando smarriamo chi siamo, che vogliamo certezze: solo quando le perdiamo, siamo nella condizione ideale di aprirci allo Spirito.
Lโascensione, insomma, prepara lโarrivo di qualcun altro (lo Spirito Santo), una presenza diversa. In fondo lโAmore funziona cosรฌ: chi ama รจ disposto a fare un passo indietro affinchรฉ lโaltro diventi protagonista della sua vita, emerga con la sua diversitร e la sua specificitร . Lโascensione รจ il passo indietro di qualcuno che ci ama, un passo indietro necessario perchรฉ la Pentecoste possa davvero accadere dentro la nostra vita.
La bella notizia di questo brano? Dio ha fiducia in te, amico lettore, e sa che riuscirai a portare speranza a ogni vita che incontrerai.
Fonte: il blog di Paolo de Martino | CANALE YOUTUBE | PAGINA FACEBOOK



