Dio รจ fatto cosรฌ
Eโ stata definita โil cuore del vangeloโ o โil vangelo nel vangeloโ. Lโobiettivo di questa parabola? Far cambiare idea su Dio. Gesรน sarร messo a morte proprio perchรฉ ha presentato un volto di Dio diverso da quello sempre creduto. Vi รจ presente anche una preoccupazione pastorale: lโaccoglienza dei peccatori.
Figli
Un padre aveva due figli. Se ne va, un giorno, il piรน giovane, ma pretende lโereditร , come se il padre fosse giร morto per lui. Non doveva avere una grande opinione del padre. E cosรฌ, il padre della parabola, divide tra i due figli lโereditร (in greco cโรจ โla sua vitaโ), e lascia partire il figlio minore.
Il fratello maggiore continua la sua vita tutta casa e lavoro. Anche lui non doveva avere una bella opinione del padre: un padre padrone, al quale si deve ubbidire, ma che non si puรฒ amare. Il maggiore si sottomette per dovere, rinuncia alla sua vita per โamoreโ del padre. La diversitร tra i due รจ solo sul modo con il quale si rapportano con il padre.
I due fratelli non sโincontreranno mai. Il maggiore non lo chiamerร mai โfratelloโ ma si rivolgerร al padre dicendogli: ยซQuesto tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostituteยป. Non sentite la rabbia? E poi chi glielo ha detto che ha sperperato lโereditร con le prostitute?
Eโ la parabola del non detto, dove allโinizio nessuno parla. Per metร parabola nessuno dice niente, nessuno parla a qualcun altro (eccetto la frase iniziale del minore). La parabola cambia verso quando i personaggi iniziano a parlarsi.
Minore
Entrambi hanno una pessima idea del padre, come mediamente noi abbiamo una pessima idea di Dio.
Il primo figlio pensa che la vita sia puro divertimento ma comprende a sue spese che non รจ cosรฌ. Tocca davvero il fondo: si unisce a un pagano e fa uno dei mestieri piรน disprezzati in Israele, il guardiano di porci, bestie immonde. Allora ยซritornรฒ in sรฉยป, (prima era โfuori di sรฉโ, viveva di realtร esterne) e decide di tornare. Un proverbio rabbinico dice: ยซQuando gli Israeliti sono costretti a mangiare carrube, si convertonoยป. Si รจ pentito? No, ritorna semplicemente perchรฉ gli conviene e si prepara il discorsino per essere accolto. Non ha capito che il padre (cioรจ Dio) lascia andare il figlio (che gli augura la morte) anche se sa che si farร male. Il figlio minore non sa che a casa non lo aspetterร una punizione, ma farร lโesperienza imprevedibile del perdono gratuito.
Maggiore
Lโaltro figlio si offende per la festa in onore di suo fratello e come dargli torto. Il padre non รจ giusto nei suoi confronti. Lavora per lui da sempre senza avere mai nulla in cambio. Il figlio maggiore (che siamo noi) pensa che un giorno finalmente ci sarร il premio per tutto il lavoro che sta facendo. Insomma, Dio si ricorderร un giorno di tutte le Messe e le catechesi alle quali abbiamo partecipato.
Se ne sta dunque fuori, ed รจ il padre a uscire ancora una volta, andando incontro anche a lui.
Lo prega di entrare per partecipare alla gioia di suo fratello che ora รจ un uomo nuovo. Inutile: comโรจ possibile festeggiare suo fratello? Quando mai รจ stato festeggiato lui, rimasto fedelmente a casa?
A questo punto Luca si ferma, la parabola non ha un finale. Il primo figlio ha cambiato idea? Il secondo รจ entrato a far festa? Non lo sappiamo. Cโรจ speranza per chi ha sbagliato, ma anche per chi ha tentato di stare alle regole e si รจ accorto che non bastava per essere felici. A te la risposta amico lettore, Dio ti considera adulto, sta a te decidere se entrare o no, se andare o no.
Padre
E adesso guardiamo al padre e a quei cinque verbi da gustare al rallentatore.
ยซLo videยป: il figlio ha ancora la testa bassa per la vergogna ma non importa, il padre giร lo vede. Gli occhi di Dio cercano, piangono.
ยซEbbe compassioneยป: Dio accarezza, consola, nutre, incoraggia.
ยซGli corse incontroยป: lโamore ha fretta di abbracciare lโamato. Il padre non bada alla formalitร , e corre perchรฉ non vede lโora di accorciare la distanza che lo separa da suo figlio.
ยซGli si gettรฒ al colloยป: non si appoggia, si getta, sa che lโuomo ha bisogno di coccole, di qualcuno che lo abbracci, che lo stringa e gli dica โti voglio beneโ.
ยซLo baciรฒยป: abbracciare รจ giร molto ma baciare รจ di piรน. Dio punta in alto anche nelle affettuositร . Dio bacia lโuomo perchรฉ il bacio esprime tutto lโamore possibile, ยซรจ la parte piรน importante dellโamore, perchรฉ nel bacio cโรจ il sospiro divinoยป (A. Merini).
Il figlio comincia a pronunciare la confessione che aveva preparato, ma non riesce a portarla a termine. Non cโรจ tempo per indignarsi, perchรฉ sprecare minuti a rimproverarlo? Il padre non si preoccupa se il figlio si sia pentito, non lo lascia parlare, lo abbraccia stretto, gli impedisce gesti penitenziali ed espiatori, e cosรฌ gli dona il suo perdono gratuito. Proprio come aveva profetizzato Osea: ยซDio continua ad amare il suo popolo mentre questi si prostituisce, e, appena puรฒ, lo riabbraccia e lo riprendeยป (Os 1,2; 11,8-9).
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Festa
Ecco chi รจ Dio, un padre che ama la libertร del figlio, la provoca, la attende. Non lo lascia arrivare ma gli corre incontro, perchรฉ ha fretta di abbracciarlo. Per Dio smarrire anche un solo figlio รจ una perdita infinita, non ha figli da perdere, Dio. Eโ un padre che non rinfaccia, ma abbraccia; non sa che farsene delle nostre scuse, perchรฉ il suo sguardo non vede il peccato del figlio, guarda oltre. Nessun rimprovero, nessun rimpianto, nessun rimorso: รจ tempo di festa! Bisogna reintegrarlo in tutta la sua dignitร : ยซMettetegli lโanello al dito!ยป. E infine esce a pregare il figlio maggiore, che ha un cuore di servo e non di figlio, e tenta di spiegare e farsi capire, e alla fine non si sa se ci sia riuscito. Dio non รจ giusto, รจ di piรน: รจ esclusivamente amore, รจ misericordia.
Cโรจ da impallidire davanti a un Dio cosรฌ. Arrivati a questo punto domandati amico lettore: รจ questo il Dio in cui credi?
La bella notizia di questa domenica? Dio รจ un padre che si รจ giร messo sulle nostre tracce, scruta lโorizzonte, spera di vederci sui passi del ritorno e non vede lโora di correrci incontro, di abbracciarci e di baciarci.
Fonte: il blog di Paolo de Martino | CANALE YOUTUBE | PAGINA FACEBOOK



