Metti in circolo lโamore
La situazione iniziava a essere tesa, meglio ritirarsi in disparte. Gesรน vuole far riposare i suoi discepoli dopo averli mandati in missione e si ritira a Betsaida, fuori dal territorio giudeo, ma quando arriva, vede che la folla lo aveva preceduto. Ne prova compassione, ne soffre insieme, perchรฉ Gesรน non riusciva ad amare lo spirito di un uomo e non amarne il corpo.
Il vangelo รจ pieno di miracoli compiuti sui corpi perchรฉ in tutta la Bibbia, lโuomo non โhaโ un corpo, โรจโ un corpo spirituale. Il cristianesimo รจ la religione del corpo. Per secoli si รจ diviso materia e spirito. Tutto ciรฒ che era corpo, era ritenuto sporco, dimenticando che il corpo รจ il luogo scelto da Dio per raccontarsi. Lo spirito esiste solo in un corpo, nel corpo cโรจ tutto ciรฒ che unisce una persona alle altre: parola, sguardo, gesto, ascolto, cuore. Ecco perchรฉ ci ha donato il Suo corpo, ci ha dato tutta la sua storia.
Luca racconta la condivisione (il vangelo non parla di moltiplicazione) dei pani e dei pesci pensando alla celebrazione eucaristica delle prime comunitร . Alcuni particolari svelano questo pensiero. La moltiplicazione avviene mentre scende la sera (probabilmente la comunitร di Luca celebrava lโEucaristia domenicale proprio la sera): come non pensare al protagonista dellโepisodio dei discepoli di Emmaus? Luca ci tiene a ricordare (unico tra gli evangelisti) la suddivisione della folla in gruppi di cinquanta, probabilmente il numero massimo degli appartenenti a una comunitร . I cinque verbi utilizzati per descrivere la moltiplicazione tradiscono la prassi della celebrazione eucaristica che si celebrava nella comunitร di Luca. Inoltre curiosamente Luca fa spezzare sia i pani che i pesci: ovviamente non ha alcun senso se non consideriamo che nelle prime comunitร , il pesce fosse il simbolo di Cristo. Sin dallโinizio Luca รจ chiaro: quello che state per ascoltare, non รจ un miracolo per saziare la fame del corpo ma quella dello spirito.
Disparte
Eโ un miracolo raccontato sei volte dagli evangelisti, certamente doveva aver lasciato il segno negli apostoli.
La gente ha fame, tutti abbiamo fame: fame di senso, di felicitร , di attenzioni, di affetto. In fondo tutta la nostra vita, altro non รจ che una continua ricerca di felicitร , che colmi quella fame di senso presente nei nostri cuori. Ma รจ sera e cโรจ un problema: dove far mangiare tutta questa gente? Luca annota un particolare. Mentre le folle seguono Gesรน, i dodici gli sono lontani, gli si devono avvicinare, ma lo fanno per un motivo sbagliato: invitano Gesรน letteralmente a โmandare via la genteโ, anche se non si dice che la gente si fosse stancata di ascoltare Gesรน. Gesรน osserva la folla che รจ lรฌ per Lui, ha fame di Lui e non si gira dallโaltra parte ma chiede ai dodici di dargli una mano. Eh giร โฆ Dio fa tutto, facendo fare tutto. Gli apostoli, come noi, attendono da Dio una soluzione e invece chiede a loro di risolvere il problema. Ma che Dio รจ questo?
Numeri
Luca ricorda una serie di numeri che nella Bibbia hanno sempre un significato simbolico. Cinque pani e due pesci, cioรจ sette, il numero della totalitร , dei sacramenti: il poco, se condiviso, diventa sufficiente per tutti. Dodici, come le tribรน di Israele: il nuovo popolo devโessere fondato sulla condivisione. Cinquemila, perchรฉ la primitiva comunitร cristiana, secondo gli Atti degli Apostoli, era composta da circa cinquemila persone: per Luca questa รจ lโazione che costituisce la comunitร . Cinquanta รจ lโazione dello Spirito (Pentecoste รจ il cinquantesimo giorno).
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Spiazzante
Gesรน spiazza tutti: ยซVoi stessi date loro da mangiareยป. Eโ una frase dal doppio senso: da una parte invita gli apostoli a sfamare quella gente; dallโaltra ricorda che lโunico vero dono nella vita รจ dare se stessi. Date โvoi stessiโ a queste persone. Possiamo dare le nostre cose, i nostri soldi, il nostro tempo, ma lโunico vero dono รจ dare se stessi, fare della propria vita un dono perchรฉ รจ lโunica cosa che dร valore alla vita di un uomo.
Di per sรฉ รจ una richiesta illogica: gli apostoli hanno soltanto cinque pani e due pesci (il pane e il pesce in salamoia era il cibo che solitamente si portava quando si era in viaggio e poteva bastare per fare cena). Illogica per chi non ha fede, per chi non ragiona con il cuore che รจ lโunico modo per condividere anche ciรฒ che non si ha. Gesรน non moltiplica (non cโรจ questo verbo), non compie un gesto magico, non cerca la spettacolaritร . Il vero miracolo รจ la condivisione, รจ il pane spezzato che sazia la fame di chi ascolta la Parola. Sono pochi, cinque pani e due pesci per cinquemila uomini, ma non importa. Gesรน non calcola secondo i nostri criteri. Gesรน prende, benedice, spezza e dona: sono i verbi dellโEucaristia che indicano la circolaritร dellโamore.
Condivisione
I discepoli sono chiamati a distribuire, condividere. Luca ricorda alla sua comunitร e a noi, che non siamo i proprietari di questo pane, ma solo servi. Non sta a noi decidere chi รจ degno di prendere questo pane, di partecipare a questa mensa, a noi spetta solo distribuire. A un pio israelita risalta immediatamente unโomissione: perchรฉ Gesรน non chiede alla folla di purificarsi (rito importante nel pasto giudaico) per essere degna di mangiare questa cena? Luca sta giร anticipando la grande novitร di Gesรน di Nazareth: la religione insegnava che lโuomo doveva purificarsi per accogliere Dio, il vangelo sarร la bella notizia che accogliendo il Signore si รจ purificati.
Poco
Amico lettore, Gesรน รจ chiaro: tutto inizia da poco. Fidati di te e della vita perchรฉ tutto ciรฒ che รจ grande, un giorno รจ stato piccolo. Non ti succede mai scoraggiarti per quello che dovresti fare? Il pericolo della nostra vita รจ guardare sempre ciรฒ che abbiamo e non ciรฒ che possiamo diventare. Guardati non solo per ciรฒ che sei, ma per ciรฒ che puoi diventare.
Ecco il senso della moltiplicazione: piรน si condivide piรน le cose si moltiplicano. Eโ quello che deve essere successo: Gesรน deve aver iniziato a condividere con i suoi discepoli quello che avevano, inducendo cosรฌ la folla a fare altrettanto. Se ognuno fa la sua parte, lโimpossibile diventa possibile. Penso a tutte le risorse che ci sono nelle nostre comunitร : chi ha capacitร organizzative, chi ha abilitร canore, chi ha il dono della parola, chi sa usare il computerโฆ Pensate cosa accadrebbe se mettessimo in circolo ciรฒ che sappiamo fare. Se la societร tende a isolare, il vangelo spinge a condividere.
Eucaristia
Gesรน deciderร di rimanere in mezzo agli uomini, nel segno fragile e quotidiano del pane. Sarebbe potuto rimanere in mille modi, magari lasciandoci un segno potente e inequivocabile della sua presenza in modo da convincere tutti anche i piรน dubbiosi, invece no. Non sarebbe stato nel suo stile. Tutto il Suo corpo, la Sua storia, la Sua vita appassionata dโamore sono lรฌ, in quel fragile e insignificante pezzo di pane, da mangiare, da contemplare, da custodire.
La bella notizia di questo brano? Se accettiamo ciรฒ che siamo tutto si trasforma. Amare ciรฒ che siamo, puรฒ essere lโinizio di un nuovo miracolo.
Fonte: il blog di Paolo de Martino | CANALE YOUTUBE | PAGINA FACEBOOK



