Paolo de Martino – Commento al Vangelo del 1 Novembre 2025

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Il sogno di Dio? La tua felicitร ! Solennitร  di tutti i Santi

Una volta un ragazzo mi chiese: โ€œMa Paolo, Gesรน sognava come noi?โ€.
Mi venne perรฒ spontaneo rispondere che certamente Gesรน sognava proprio come noi e che il suo piรน grande sogno รจ che tutti gli uomini siano feliciโ€ฆcioรจ santi!

Santo, kadosh in ebraico, vuol dire โ€œaltroโ€. Dio รจ Santo perchรฉ รจ lโ€™Altro, Colui che non puoi mai prendere, controllare, conoscere. Dio รจ troppo grande. Per questo si dice che Dio รจ un mistero: non lo puoi mai catturare, afferrare o possedere. Dio si puรฒ amare, cantare, seguire, pregare, invocare, ma non comprendere.

Nella nostra testa santo uguale a perfetto. Ma la perfezione (per-ficere, fare per un motivo, per uno scopo) non รจ la santitร .

Siamo imperfetti per origine, quindi tentare di essere perfetti รจ impossibile a priori.
I farisei rispettavano tutte le 613 leggi della Legge: erano perfetti. Ma quei โ€œperfettiโ€ uccisero Gesรน.
Il santo non รจ questa figura. Basta vedere il vangelo e guardare di chi si circondava Gesรน.
Il santo รจ uno โ€œaltroโ€. Il santo รจ colui che ha la sua strada, che รจ โ€œaltraโ€, cioรจ diversa da tutte le altre strade. Lui fa la sua strada che รจ solo sua e di nessun altro.Quando ti d

icono: โ€œMa sei proprio diverso da tutti gli altri!โ€, dovresti rispondere: โ€œPer fortuna!โ€. Per fortuna che sono un pezzo unico, originale, per cui ha senso il mio esserci.
Nel nostro tempo si pensa che la felicitร  si possa produrre ma La felicitร  non si puรฒ produrre (per questo nessuno la puรฒ vendere e nessuno la puรฒ comprare): รจ il risultato di una vita riuscita.
โ€œVuoi essere felice veramente?โ€. Cammina su questa strada. Il vangelo ne propone varie.

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Nellโ€™A.T, Mosรฉ era salito sul monte Sinai e aveva dato i 10 comandamenti, che erano la legge di Dio con il suo popolo. La legge diceva cosa bisognava fare e cosa non bisognava fare. Gesรน adesso sale sul monte delle Beatitudini e dร  le 8 beatitudini. Questa รจ la nuova e definitiva legge di Dio con tutta lโ€™umanitร . Questa legge non dice cosa bisogna fare o non fare, ma come bisogna essere. Nel nostro catechismo, allora, non dovremmo insegnare tanto i 10 comandamenti ma le 8 beatitudini.

Le beatitudini ci mostrano cosa possiamo essere. Dappertutto si sentono voci che dicono: โ€œAccontentati, dโ€™altronde non si puรฒ avere tutto. Sii soddisfatto di quello che hai: lascia stare certi sogniโ€.
E, invece, le beatitudini dicono: โ€œPunta in alto, osa, vola ad alta quota perchรฉ per questo sei fatto. Questo รจ ciรฒ che Dio vuole per te e questa รจ la tua unica felicitร . Non hai nemmeno idea di cosa puoi vivere! Non hai nemmeno idea di come puoi sentirti pieno! Non hai nemmeno idea di quanto grande sia il tuo cuoreโ€.
Le beatitudini non insegnano a non avere contrasti, conflitti, perchรฉ non si puรฒ vivere senza tutto questo. Non insegnano ad evitare i conflitti ma ad entrarci; non insegnano a sottrarsi al dolore ma ad esprimerlo; non insegnano a fuggire di fronte alla paura ma a guardarla in faccia; non insegnano ad evitare i sentimenti (tutti!) ma a viverli.

Le beatitudini non sono dei comandi: โ€œDevi vivere cosรฌโ€.
Sono delle proposte: โ€œTu puoi vivere cosรฌ!โ€. Eโ€™ una possibilitร : puoi sceglierla oppure no. Scegli tu. Le beatitudini non sono una soluzione ai nostri problemi: โ€œCosa devo fare per essere un bravo cristiano?โ€. Sono un cammino.

Oggi, allora, รจ proprio la festa del sogno di Gesรน ed รจ lโ€™occasione per riscoprire che la santitร  non รจ un dono esclusivo ed elitario per i fuori classe della fede.
La santitร  รจ la vocazione comune di tutto il popolo di Dio.
Sรฌ, non meravigliarti: anche su di te Gesรน ha questo desiderio.
Il brano delle Beatitudini ci fa intuire qualcosa in piรน di questo sogno.

Noi chiamiamo โ€œbeatiโ€ quelli che dalla vita hanno avuto un sacco di fortune o che trovano sempre la strada spianata sotto i piedi, ma Gesรน รจ di tuttโ€™altro parere.
I beati sono i poveri in spirito, gli afflitti, gli affamati di giustizia, i perseguitatiโ€ฆ
E sรฌ, cari amici: questo รจ il Vangelo! Qui sta la buona notizia!
Se Gesรน avesse detto che beati sono i ricchi, i sani, i forti, che novitร  ci sarebbe stata?
Se Gesรน avesse detto che i beati sono quelli realizzati, felici e pasciutiโ€ฆ che carica profetica
ci sarebbe stata nelle sue parole?

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Le beatitudini di Gesรน sono una promessa che si compie nel momento in cui non ti metti a gareggiare con le presunte felicitร  del mondo, ma scegli il Vangelo e la sua logica.
A qualunque costo, in qualunque luogo.
Questa รจ la santitร  che Gesรน sogna per noi.
Una santitร  che si incarna e si consuma lรฌ dove siamo chiamati a vivere.A

volte mi capita di incontrare persone che vivono continuamente di evasioni: โ€œSe avessi avuto un altro marito, allora sรฌ che avrei potuto impegnarmi di piรน in questo o in quelloโ€ฆโ€, โ€œSe non avessi la mamma anziana a casa, allora sรฌ che avrei potuto fare tanto volontariatoโ€ฆโ€, โ€œSe avessi avuto altri vicini di casa, allora sรฌ che avrei potuto testimoniare diversamente la mia fedeโ€ฆโ€.

Il โ€œBeati!โ€, cioรจ felici, risuona 9 volte come un ritornello martellante e quasi inarrestabile.
Gesรน sa che รจ questo il vero e principale problema di ogni uomo: il problema della felicitร .
Chi รจ felice? Chi รจ davvero beato? Cโ€™รจ una via che porta alla felicitร ?
La risposta di Gesรน a tutti questi interrogativi spiazza e manda in tilt la mentalitร  corrente.
Ad una prima lettura superficiale, elogia la sfortuna, esalta la sfiga!!
Gesรน definisce beati, cioรจ felici, coloro che sono poveri, che piangonoโ€ฆ.
Ma scherziamo? Chi vive nella povertร  o nel pianto, chi รจ perseguitato non รจ felice
Sembra che il cristianesimo esalti il dolore, ci inviti alla sofferenza, alla sopportazione.
Non รจ cosรฌ. Dio non ama il dolore, nรฉ ci invita alla rassegnazione.

Contemplare il nostro destino, il grande progetto di bene e di salvezza che Dio ha sullโ€™umanitร  ci permette di affrontare con speranza la difficile memoria dei nostri defunti. Chi ha amato e ha perso lโ€™amore sa quanto dolore provochi la morte.
Gesรน ha una buona notizia sulla morte, su questo misterioso incontro, questo appuntamento certo per ognuno.

Siamo immensamente di piรน di ciรฒ che appariamo, piรน di ciรฒ che pensiamo di essere.
Siamo di piรน: la nostra vita, per quanto realizzata, per quanto soddisfacente non potrร  mai riempire il bisogno assoluto di pienezza che portiamo nel nostro intimo.
La bella notizia di questa festa? Proprio lรฌ dove viviamo โ€“ con quel marito o quella moglie, con quei genitori anziani o giovani, con quei vicini di casa o con quei compagni di scuola o colleghi di lavoro โ€“ siamo chiamati a far fiorire la vocazione alla santitร  che come un seme fecondo รจ stato piantato nel nostro cuore!

Fonte: il blog di Paolo de Martino | CANALE YOUTUBE | PAGINA FACEBOOK

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