Dopo tanti anni di concerti nelle chiese di Roma, spesso a San Crisogono, mi sono deciso di provare a musicare, secondo la mia sensibilità , la preghiera per eccellenza: Il Padre Nostro.
La registrazione live che sto pubblicando ora risale al 22 Novembre 2018, Festa di Santa Cecilia e non solo, anche di mia figlia Livia.
Fin dall’inizio la dedicai ad un caro amico sacerdote, allora Parroco di San Crisogono, a Trastevere e questa fu la sera durante la quale credevo di fargliela ascoltare per la prima volta.
Ma lui non c’era. Aveva avuto all’ultimo momento un impedimento imprevisto, e si era dovuto assentare.
Per cui, dopo il concerto, quando tornò gliela dovetti eseguire di nuovo.
A me piace molto. Mi rispecchia.
Quando la scrissi, avevo appena letto l’interpretazione del “Padre Nostro” di Rudolf Steiner che mi aveva colpito molto.
Quando la canto, prego. Non so se una volta o due, come diceva Sant’Agostino, ma sicuramente prego.
E ci ho impiegato una vita per non vergognarmi a farlo.
Ma solo ad una condizione, di pregare per la mia anima e non per il mio corpo.
E stasera, Sabato Santo, 11 Aprile 2020, alla vigilia di una strana Pasqua di Resurrezione, ho ritenuto che fosse giunto il momento di pubblicarla.